Settembre marca l'inizio di una nuova era per l'universo di Destiny. Il 6 settembre Bungie e Activision hanno infatti pubblicato Destiny 2, un seguito che mira a rimediare agli errori del passato e ad abbracciare un bacino d'utenza ancora più ampio del suo predecessore. Scopriamo se c'è riuscito nella nostra videorecensione.
Destiny 2 riparte da un incipit semplice ma affascinante. La Cittadella è infatti caduta dopo l'attacco dell'esercito di Dominus Ghaul e i Guardiani, privati della loro dimora sicura e della luce, si sono ritrovati soli e senza poteri. È questo l'espediente narrativo per la mancata importazione delle abilità dei proprio personaggi, che arrivano in Destiny 2 automaticamente ma, appunto, senza poteri. La narrazione di questo secondo capitolo procede poi su binari più lineari rispetto al passato, introducendo anche una maggiore profondità nella caratterizzazione dei personaggi. Il sistema di gioco rimane invece molto vicino a quello del primo Destiny. Le novità al sempre ottimo gunplay ci sono ma, nel complesso, Destiny 2 punta a migliorare le sue meccaniche senza grossi stravolgimenti.
Per approfondire questo e tutti gli altri aspetti del gioco, vi invitiamo a leggere la nostra approfondita recensione, a cura di Tommaso Valentini.