La liaison tra Nintendo e Bandai Namco per Mario Kart non è certo qualcosa di inedito: da anni le due aziende giapponesi collaborano per la versione arcade del titolo, un prodotto che dalle nostre parti non è quasi presente fatto salvo per alcune rare eccezioni, ma che in Giappone si trova con costanza nelle sale giochi e, senza magari raggiungere i picchi dei capitoli canonici, resta un titolo ben fatto e divertente. Il recente focus di Bandai Namco in direzione della VR, declinato anche nella realizzazione di speciali VR Zone dove gli utenti possono provare esperienze e giochi realizzati ad hoc per l'occasione, è stato quindi il motivo perfetto per provare anche questa nuova, interessante avventura. Mario Kart Arcade GP VR è, in fondo, esattamente come ce lo si aspetta, non è difficile immagine che portando la visuale in prima persona il colorato e velocissimo mondo del racing Nintendo ben si presti a questo tipo di variante. Noi ci siamo seduti nello speciale cabinato realizzato per il titolo, con risultati molto incoraggianti.
Dentro il kart
Il primo aspetto interessante dell'esperienza è come sono state gestite le periferiche: il cabinato a forma di kart con tanto di force feedback integrale non è certo una novità, in fondo di cose simili se ne sono viste parecchie. Più unica la scelta di creare una coppia di speciali guanti con attaccati due sensori in grado di leggere i movimenti delle mani. Questo perché nel corso della gare i tre power up presenti, il guscio, la banana e l'inedito martello, non vanno raccolti dai soliti cubi con il punto interrogativo ma acchiappati al volo, strappandoli dai palloncini a cui sono legati. È una cosa da poco ma il gusto di prendere il classico guscio verde e scagliarlo verso un avversario in un mondo immersivo come quello concesso dalla VR, è un piccolo sogno che si avvera per ogni amante della serie. Il martello è invece una introduzione intelligente perché con l'ausilio della realtà virtuale, la necessità di guardarsi attorno per trovare chi prendere a martellate spinge a utilizzare al massimo una caratteristica fondante dell'esperienza.
Per alcune meccaniche che si aggiungo, altre sono ovviamente state lasciate per strada: in particolare è stato del tutto escluso il boost, il che semplifica ovviamente molto l'esperienza. I quattro personaggi tra cui scegliere - Mario, Luigi, Peach e Yoshi, guidano inoltre lo stesso kart, mentre controllati dall'intelligenza artificiale si fanno notare anche altri volti noti, come Bowser il cui enorme mezzo di trasporto fa una certa impressione quando visto in prima persona. Interessante la scelta, almeno in questa versione, di creare un'unica pista che contiene però tematiche ed ostacoli presi da diversi tracciati storici: se si riflette su scelte come questa pensandola in ottica di un gioco venduto a prezzo pieno è chiaro che l'offerta potrebbe apparire molto limitata, ma se si considera che si parla di qualcosa di più vicino a un'esperienza da luna park, da giocare qualche volta magari in compagnia degli amici, in fondo ha anche senso la direzione intrapresa. Tra l'altro il mondo virtuale realizzato da Bandai Namco pur non lasciando esterrefatti per dettaglio o effetti, risulta comunque molto valido, fedele alla serie originale e capace, nonostante le evoluzioni, di non dare fastidio all'utente che indossa in casco Vive.
Mario Kart Arcade GP VR è lontano dalla serie che conosciamo e abbiamo imparato ad amare. Eppure in qualche modo Bandai Namco è riuscita a estrarre dall'originale il "look and feel" che milioni di utenti amano, per inserirlo in un prodotto da sala giochi divertente e leggero. Qualora vi capitasse di passare dal Giappone (o da Londra, dove aprirà presto una VR Zone), non fatevi scappare l'opportunità di provarlo.
CERTEZZE
- Buon uso della VR
- Divertente l'uso degli oggetti
- Perfetto per qualche partita con gli amici...
DUBBI
- ...ma non ha certo una grande profondità
- Anche per essere un arcade, i contenuti sono pochini
