105

Torniamo a morire con Dark Souls: Remastered

Un Nintendo Direct a dir poco improvviso ha confermato il ritorno di Dark Souls. Cosa aspettarsi da questa remastered?

ANTEPRIMA di Aligi Comandini   —   12/01/2018

Dark Souls. Da quanti anni sentite e leggete questo nome ovunque? Da quanto tempo questo malatissimo e brillante titolo di From Software è ormai diventato parte integrante della cultura videoludica di ogni singolo giocatore? Sul serio, ormai è impossibile ignorare i Souls, e anche se tutto è partito dal notevolissimo Demon's non si può negare che la serie sia davvero esplosa solo con il suo seguito: un gioco capace di traslare tutte le migliori meccaniche congegnate dalla mente di Miyazaki in una struttura meravigliosamente contorta e brutale, e di trasformare per sempre il mondo dei videogiochi moderni. Quando un titolo riesce a provocare smottamenti simili all'interno dell'industria, il suo periodico ritorno sugli scaffali dei negozi diventa una pratica certezza, specie quando c'è dell'hardware particolarmente interessante pronto a diventare la sua nuova casa. Namco non si è quindi fatta pregare e ha annunciato giusto ieri l'arrivo di Dark Souls: Remastered per Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One e PC: una versione riveduta e corretta della creatura di From Software, che grazie alla portabilità della console ibrida Nintendo acquista completamente un altro valore. Oggi, ovviamente, noi vogliamo raccogliere qui tutte le informazioni note su questo bel ritorno, e ricordare cosa lo rende davvero un gioco imprescindibile per chiunque vada avanti a pane e videogiochi. Praise the Sun.

L'importanza della morte

Non vogliamo ovviamente buttarci in un'inutile quanto dettagliata descrizione del gioco: quasi chiunque ormai lo ha provato, e se non l'ha provato ha sicuramente incontrato qualche altro Souls-like dotato di caratteristiche simili. D'altro canto l'opera di Miyazaki ha letteralmente creato un sottogenere, poiché dopo anni di titoli incredibilmente facilitati ha osato frantumare il condizionamento mentale dei videogiocatori, costringendoli ad adattarsi a una mappa spaventosamente complessa (e ad oggi, tra le più brillanti mai create), e a nemici aggressivi e pericolosissimi. Al lancio, già la possibilità di "sbagliare strada" trovandosi in una zona di alto livello quasi immediatamente - quella delle catacombe, per chiarirci - fece esplodere una miriade di cervelli; figuriamoci poi sezioni come Blight Town e boss come il Capra Demon o Ornstein e Smough. Insomma, Dark Souls era un gioco capace di imporre le sue regole e i suoi equilibri al giocatore, non un titolo modellato attorno all'accessibilità ad ogni costo: fu per questo una importante pietra miliare nella sua generazione.

Torniamo a morire con Dark Souls: Remastered

Se un gioco è un tale capolavoro, ovviamente la sua remastered non va a toccarne i costituenti; nel caso di Dark Souls però ci piacerebbe qualche modifica, se non altro per quanto riguarda i contenuti tagliati. Anche il primo Dark, dopotutto, è stato vittima della fretta, e svariate conversazioni con personaggi importanti sono uscite martoriate dai tagli, rendendo la già oscura narrativa del gioco ancora più difficile da sviscerare (la storia viene rivelata più dalle descrizioni e dai singoli dialoghi che dagli eventi, in molti casi). Non chiediamo molto, solo qualche frase in più, capace di delineare meglio alcune delle anime sfortunate che si incontrano e renderne più comprensibili le vicende. Vi sono tanti, tantissimi comprimari splendidi in Dark Souls, il cui beffardo destino porta spesso a una tragica fine; vorremmo capire parte delle loro storie senza dover spulciare in giro sulla rete i dialoghi trovati dai dataminer, per intenderci.

Torniamo a morire con Dark Souls: Remastered

Una nuova valle di lacrime

Se nulla si sa delle modifiche contenutistiche però, non si può dire lo stesso delle specifiche tecniche, visto che Bandai Namco ha già svelato qualche informazione importante sulle varie versioni della Remastered. Su PlayStation 4 e Xbox One infatti avremo 60 FPS e 1080p mentre su PC, PlayStation 4 e Xbox One X potremo arrivare al 4k, nativo nel caso dei computer e in upscaling per le console. La versione Nintendo Switch sarà invece a 720p in modalità portatile e 1080p nel dock, in entrambi i casi tristemente non supererà i 30 frame al secondo. Tutte le versioni vanteranno però server dedicati - che dovrebbero stabilizzare sensibilmente il gioco online - la possibilità di giocare in sei contemporaneamente (il massimo era quattro nell'originale), e un sistema di password simile a quello di Dark Souls 3 per facilitare la partecipazione degli amici online. Una bella manciata di novità per chi ha amato il geniale multiplayer del gioco, che peraltro mantiene tutti i vecchi patti con i loro pro e contro.

Torniamo a morire con Dark Souls: Remastered

Altra chicca da non sottovalutare, Dark Souls: Remastered contiene in tutte le sue forme il DLC Artorias of the Abyss, osannato dalla critica all'epoca poiché persino più criptico e cattivo del gioco base, oltre che in grado di gettare luce su molti degli avvenimenti della campagna principale. Sembra poi, tornando al comparto tecnico, che vedremo un nuovo sistema di illuminazione nel gioco e texture migliorate (anche se questo secondo aspetto era quasi scontato in un'operazione di questo tipo). Difficile invece dire se ci saranno bilanciamenti delle armi per il PvP, considerando che quello del primo Dark Souls viene ancora considerato tra i più divertenti della saga ma non era certo un luminoso esempio di equilibrio e matematica ben applicata. Noi ovviamente ci speriamo, perché Dark Souls è già un titolo imprescindibile per qualunque giocatore che si rispetti e vederlo ulteriormente perfezionato in ogni suo aspetto ci renderebbe molto felici.

Rivedere Dark Souls ci scalda l'anima e l'idea di poterlo portare ovunque grazie a Nintendo Switch non può che renderci felici (anche se il timore di lanciare la console in preda alla furia è parecchio). Certo, per ora sono state rese note solo le informazioni legate alle specifiche tecniche della remastered, ma c'è comunque una lontana possibilità di vedere qualche ritocco contenutistico, che potrebbe innalzare ulteriormente un titolo già universalmente riconosciuto come capolavoro. Non resta che attendere, e vedere se questo ritorno sarà all'altezza del suo pesante nome.

CERTEZZE

  • Blight Town senza scatti
  • 60 FPS nelle versioni Xbox One, PlayStation 4 e PC
  • Illuminazione migliorata
  • Artorias of the Abyss compreso nel prezzo

DUBBI

  • 30 FPS su Switch
  • Ci saranno ritocchi contenutistici?