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FIFA 18: le migliori icone di FUT a centrocampo

Dopo gli attaccanti, è tempo di centrocampo per le icone di FUT

SPECIALE di Emanuele Gregori   —   22/02/2018

La scorsa settimana abbiamo visto e analizzato in breve la storia e le carte relative ai migliori attaccanti presenti tra le icone di FIFA 18. Ora è il momento di scoprire chi sono i padroni della zona nella quale si costruisce il gioco. Abbiamo fatto le nostre scelte sempre tenendo a mente una proporzione tra la storia calcistica e il reale utilizzo in campo: vediamo chi ne è uscito vincitore.

Ronaldinho

Terzo e sicuramente non ultimo brasiliano che prenderemo in considerazione durante questi speciali, Ronaldinho può tranquillamente essere annoverato tra i più grandi artisti del calcio. Centrocampista tutto votato all'attacco, è stato in grado di segnare alcuni dei più spettacolari gol della storia di questo sport. Qualsiasi angolazione impossibile per un altro essere umano si è tramutata in una linea di tiro per questo fenomeno, in grado di nascondere la palla all'avversario come nessun altro. Ad impreziosire le sue giocate, non sono mancati assist magistrali, coadiuvati da una fantasia e una tecnica quasi impareggiabile. Capace di portare alla vittoria le squadre nelle quali ha militato in quasi ogni occasione e insignito di premi corali e individuali del più alto grado, ha lasciato un'impronta nel calcio che difficilmente sarà riproponibile. Le sue tre carte, datate 2002, 2004 e 2010, sono certamente tra le più forti da schierare a centrocampo. Nonostante un abbassamento sostanziale del valore di velocità ad 80 in quella più recente, le prime due possono contare su indici generali pazzeschi. I vari 91 in velocità, 94 in dribbling, e 90 a tiro, nonché un ottimo 80 in media di fisico, lo rendono un calciatore impareggiabile, difficile da fermare sia sulla corsa che nell'uno contro uno. Se avrete la fortuna di inserirlo nella vostra rosa, sarà l'incubo dei vostri avversari.

FIFA 18: le migliori icone di FUT a centrocampo

Diego Maradona

Maradona è un giocatore che non richiede nemmeno lo sforzo di essere introdotto. Insieme al Pelè visto nello scorso speciale, forma la coppia più famosa e importante della storia del calcio. Argentino di nome e di fatto, ha reso grande il Napoli degli anni '80. In grado di annullare qualsiasi calciatore si trovasse sul suo cammino con il suo dribbling disumano, ha segnato alcuni dei gol più famosi di questo sport, arrivando a vincere il premio per il miglior gol del secolo, assegnato proprio dalla FIFA, dopo la giocata nei mondiali del 1986 contro l'Inghilterra. Nonostante una condotta personale non esattamente eccelsa, e qualche esagerazione di troppo al termine della sua carriera, resta ancora oggi l'icona più significativa del nostro tempo, con buona pace di tutti quelli che lo hanno seguito. Le sue carte sono le più forti a centrocampo e coprono un periodo sostanzialmente breve che va dal 1982 al 1989. Con gli overall di 91, 97 e 95, è facile comprendere come quasi nessuno sia capace di sovrastarlo nel suo ruolo. La velocità, che oscilla tra l'88 e il 93 è solo la punta di diamante di un calciatore che può vantare un 97 a dribbling e e 93 a tiro, finanche a mantenere valori di passaggio e fisico che non scendono mai, rispettivamente, sotto all'87 e al 76. Inutile dire che qualsiasi avversario vi tocchi affrontare, se avrete Maradona in campo, metà del lavoro, almeno da punto di vista mentale, sarà già bello che compiuto.

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Patrick Vieira

Certamente uno dei centrocampisti che ha segnato di più la fine degli anni '90 e i primi 2000, Vieira è stato in grado di distribuire le sue capacità in tutto il campo, abbandonando l'idea del centrocampista prettamente offensivo e tornando a quelle coperture che avevano reso grande il ruolo nel decennio precedente. Dotato di una potenza fuori dal comune, è stato in grado di mettere in campo un mix perfetto di atletismo e forza fisica, coadiuvato da una tecnica difficile da credere per un giocatore della sua stazza. Le carte che lo accompagnano in FUT, datate 1997, 2002 e 2004, non spiccano all'occhio per valori generali altissimi: 88 la prima, 91 la seconda e 86 la terza, ma è il complesso ad essere strabiliante. Parliamo di un giocatore che, nella sua carta migliore, non ha un solo indicatore inferiore all'80, salendo fino ai 90 in difesa e 91 in fisico. Affiancati ad un ottimo 83 di velocità e un pazzesco 85 in dribbling, è facile capire come spesso il valore generale non sia tutto. Schierarlo in campo significa avere tre giocatori in uno, in grado di coprire qualsiasi ruolo, recuperare palloni e lanciare la controffensiva nel migliore dei modi. Non fatevi ingannare quindi da quel semplice numerino, un po' come i voti alla fine delle recensioni. Uomo avvisato, mezzo salvato.

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Jari Litmanen

Senza dubbio il miglior giocatore finlandese di sempre, Litmanen vanta ancora oggi il record di presenze e gol segnati con la propria nazionale. Giocatore al soldo del grande Ajax di van Gaal, è stato anche il primo finlandese a vincere una Champions League nel 1995, proprio con la squadra di Amsterdam. In grado di creare spazi dove non esistono per nessun altro, si è guadagnato il soprannome di "Merlino", divenendo un vero e proprio mago del centrocampo. Le sue carte, suddivise nelle annate 1994, 1999 e 2002, nascondono le sue vere potenzialità. Gli overall di 90, 88 e 85 possono ingannare. Se schierato come centrocampista offensivo, Litmanen è facilmente considerabile un attaccante aggiunto, in grado di far fruttare il suo dribbling ed un tiro che, attestandosi sull'89, rilancia la sua carta tra l'olimpo dei trequartisti. Scordatevi allo stesso tempo di considerarlo utile al recupero di palloni o alla copertura, i valori che non superano il 36 in difesa, lo rendono quasi un attaccante puro, utile a spaccare le difese avversarie, ma non certo a tenere la vostra ben salda.

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Lothar Matthäus

Concludiamo la carrellata con un altro vero centrocampista completo. Matthäus, giocatore baciato dalla fortuna con doti eccellenti in qualsiasi campo, è stato in grado di vincere un Pallone d'Oro e il primissimo titolo di FIFA World Player of the Year. Schierato dal Bayern di Monaco durante la seconda metà degli anni '80, si è poi trasferito al soldo dell'Inter di Trapattoni, vincendo il primo scudetto dei nerazzurri dopo quasi dieci anni. Nonostante una carriera di club straordinaria, non ha disdegnato il suo apporto alla propria nazionale (Germania dell'Ovest prima e Germania poi), diventando il giocatore con più presenze nella storia del suo paese e disputando la bellezza di cinque mondiali. Record ancora oggi insuperato. Le sue carte, che vanno dal 1986 al 1996 con overall di 91, 93 e 88, rappresentano la punta di diamante del centrocampista completo. La sua carta migliore, quella datata 1990, presenta dei valori difficilmente considerabili umani, che non scendono sotto l'82 del dribbling e salgono fino ai 90 in difesa e passaggio. Facile comprendere come ci troviamo di fronte ad un centrocampista saracinesca, difficile da superare e in grado di difendere ancor prima di prendere in causa i difensori stessi. Aggiungendo a questi valori l'89 in velocità e tiro e l'85 in fisico, ci troviamo di fronte al probabile difensore dell'anno di FIFA 18. Trovatelo, e la vostra rosa farà un nettissimo salto in avanti.

FIFA 18: le migliori icone di FUT a centrocampo