Siamo giunti al quarto ed ultimo appuntamento con le icone del FUT di Fifa 18. Dopo aver analizzato le migliori leggende da inserire in attacco, centrocampo e difesa, è tempo di parlare del ruolo più particolare del calcio giocato: il portiere. Pochi sono i bambini che sognano di vestire lo storico numero 1 delle maglie calcistiche; nonostante questo, parliamo comunque di quel giocatore che rappresenta l'ultimo baluardo di difesa di una squadra. Colui che spesso, volente o nolente, prende sulle proprie spalle il peso della vittoria o della sconfitta. Non sono molti i portieri che si sono distinti nella storia fino a diventare delle vere e proprie leggende; i tre di cui parleremo oggi, sono certamente tra i personaggi più influenti della storia del calcio e delle vere e proprie saracinesche.
Lev Yashin
Cominciamo subito con le bombe: Yashin è considerato tutt'oggi il miglior portiere della storia di questo sport. Nonostante si stia parlando di sessant'anni fa, il "Ragno Nero" è ancora imbattibile nella mente di molti. Vera e propria bandiera della Dinamo Mosca, squadra nella quale ha militato per vent'anni, vanta la stima di 270 partite a reti inviolate (record sul quale ancora aleggiano vari dubbi) e addirittura 150 rigori parati. Oltre ad essere il punto di riferimento del suo ruolo è anche l'unico portiere della storia ad essersi aggiudicato un Pallone d'Oro. Le sue tre carte, straordinarie, viaggiano dal 1954 al 1963 con gli overall di 89, 91 e 94. Le statistiche sono impressionanti e raggiungono, nella carta più forte, gli straordinari 95 a tuffo e posizionamento e addirittura 96 per quanto riguarda i riflessi. Questi valori, affiancati all'ottimo 60 a velocità e 75 a rinvio, non lo rendono secondo a nessuno, nemmeno a quel De Gea che è unanimemente riconosciuto come il portiere più forte del gioco. Considerata la possibilità delle icone di essere schierate accanto a qualsiasi giocatore di Fifa, senza penalità in termini di intesa, non si può non prendere in considerazione l'idea di farne il proprio estremo difensore. Segnare diventerà l'incubo di tutti i vostri avversari.
Peter Schmeichel
Il portiere danese è ricordato ancora oggi come uno dei migliori rappresentanti del suo ruolo. Aiutato da madre natura con l'apporto di una forza fisica invidiabile, è stato due volte vincitore del premio come miglior portiere del mondo assegnato dall'IFFHS. Icona del Manchester United, con il quale ha vinto 24 trofei e addirittura segnato 11 gol, ha lasciato un grande segno nel panorama del calcio mondiale e le sue carte non fanno che confermarlo. Coprendo un arco di dodici anni, dal 1987 al 1999, può contare su tre valori generali di 86, 90 e 92; pur non arrivando ai 95 e 96 visti per Yashin, Schmeichel vanta una distribuzione nei singoli valori per giunta superiore. La carte del 1999, la migliore, non scende sotto l'87 (se non si considera il valore di velocità, certamente importante ma di minor conto in un portiere) gestendo il resto delle statistiche in una strettissima forbice che va dal'87 al 94. Un caso più unico che raro, che lo rende infallibile in quasi tutte le situazioni di gioco. Schierare la carta del danese nella propria rosa, renderà la ricerca del gol una vera e propria ossessione per i vostri avversari.
Edwin Van Der Sar
Giocatore con il maggior numero di presenze con la maglia degli Orange, ha stabiliti numerosi primati sia per quanto riguarda la carriera legata ai club che alla stessa nazionale. Tra i primissimi portieri a rendere il gioco con i piedi un grande valore aggiunto, ha trasformato il ruolo di estremo difensore nell'idea attualmente comune di primissimo impostatore dell'azione. Con lui è cambiato il modo di vedere il ruolo tra i pali e ci si è affacciati al calcio moderno, quello fatto di grande tecnica e dinamismo. Le sue carte coprono un arco di tempo piuttosto breve, con la prima datata 1995 e le seconde due staccate di appena un anno: 1999 e 2000. Gli overall di 87, 89 e 91 lo piazzano certamente più indietro rispetto agli altri due portieri analizzati, ma così come Schmeichel, anche Van Der Sar può contare su una generalità di valori estremamente competitiva, tutto sempre ben oltre l'80 e e che arrivano fino al 95 in posizionamento. Nonostante sia la "peggiore" delle tre icone analizzate, riuscire a schierare in campo l'olandese del 2000, renderà la vita difficile a chiunque vi si pari di fronte. Con Van Der Sar si chiudono anche i quattro speciali dedicati alle icone di Fifa 18: che siate giocatori incalliti del calcistico di EA, o semplici amatori di questo sport, avere la possibilità di muovere nuovamente sul campo le vecchie glorie del passato, è un'emozione che solo chi ama davvero il calcio può comprendere.