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Il portale si riapre a Natale

Fortemente atteso tanto dai giocatori PC quanto da quelli Xbox 360, Portal 2 si svela con alcune immagini e con una serie di interessanti informazioni.

ANTEPRIMA di Tommaso Pugliese   —   18/03/2010

Un portale blu, un portale arancione, un'unica arma disponibile, una voce robotica che ci guida attraverso gli stage e che promette di regalarci una torta se riusciremo a completarli tutti. Una bugia? Portal non è che una delle ormai molte applicazioni del motore Source, ma la sua storia è quantomeno peculiare. Si tratta a tutti gli effetti di un puzzle game, che però si presenta nella forma di un first person shooter e si avvale di soluzioni davvero originali dal punto di vista del gameplay.

Il portale si riapre a Natale

La protagonista è una ragazza di nome Chell, che si risveglia all'interno di un futuristico laboratorio e viene invitata da una misteriosa ma amichevole voce robotica a prepararsi per una serie di test. Questi ultimi svolgono di fatto il ruolo di "tutorial" per il gioco vero e proprio, e ci introducono al particolare concetto di "portale" su cui si basano tutte le meccaniche del prodotto Valve. La Portal Gun, unica arma a nostra disposizione, è una pistola capace di creare portali sulle superfici solide, ma di fatto non offre a Chell alcuna capacità offensiva di tipo "convenzionale": le possibilità di sopravvivenza della ragazza, che ben presto si trova ad aver a che fare anche con pericolose torrette anti-uomo, dipendono esclusivamente dall'uso che riuscirà a fare di queste distorsioni dello spazio. Ogni rompicapo può essere risolto in diversi modi: tutto sta all'intuito e alla percezione del giocatore. Procedendo senza intoppi, il gioco può essere completato in appena tre ore: un caso emblematico per la stampa di settore, specie per chi si trova costretto a tradurre in un voto numerico anche la voce "longevità".

Adesso si fa sul serio

Come forse saprete, Portal è stato effettivamente un esperimento per Valve; un progetto tanto coraggioso quanto privo di garanzie commerciali. Il team che si è occupato della sua realizzazione si è trovato catapultato da un giorno all'altro in una situazione del tutto nuova, studenti che avevano posto le basi per quel particolare concept di gioco grazie a un progetto universitario chiamato "Narbacular Drop" e che sono stati assunti in blocco dalla software house con sede a Bellavue (Washington) per tradurre in realtà le proprie idee.

Il portale si riapre a Natale

La componente grafica di Portal è stata ottenuta miscelando modelli già pronti e provenienti da Half Life 2, mentre il basso numero di stage e la conseguente durata risicata non sono altro che una conseguenza di scelte "caute" che vedevano il gioco inserito nell'ampio contesto dell'Orange Box, buttato lì come una scheggia impazzita in attesa di vedere cosa avrebbe combinato. Per Portal 2, chiaramente, ci si è organizzati un po' meglio. In primo luogo, il sequel verrà commercializzato da solo e non all'interno di una raccolta, venduto con ogni probabilità a prezzo pieno. In secondo luogo, sarà decisamente più ricco di stage, modalità di gioco e feature varie. Stando alle notizie diffuse da Valve, la storia si svolgerà circa cento anni dopo gli eventi di Portal; tuttavia, la protagonista rimarrà la stessa: Chell, catturata in quel famoso parcheggio che faceva da sfondo al finale del primo episodio, si ritroverà nuovamente prigioniera nei laboratori della Aperture Science, a fare i conti con diverse "coscienze artificiali" che hanno sostituito l'entità unica chiamata GLaDOS, pur condividendone l'origine e probabilmente gli oscuri intenti. Benché la stasi abbia evitato a Chell di invecchiare durante il secolo trascorso, lo stesso non si può dire dei laboratori in cui è rinchiusa, che a seconda del caso mostreranno segni più o meno evidenti di abbandono e decadimento. Tutta la struttura sta andando a pezzi, e fondamentalmente è questo il motivo per cui la ragazza è stata risvegliata: le personalità artificiali dispongono di una limitata mobilità, ma una persona in grado di spostarsi liberamente nei laboratori potrebbe rappresentare la chiave per la salvezza del sistema. In questo caso a Chell non verrà promessa una torta come ricompensa, bensì la libertà. Sarà il caso di fidarsi?

Tempo e spazio

La prima, grossa novità nel gameplay di Portal 2 è rappresentata dal ruolo di Whesley, una delle prime AI che si manifestano a Chell dopo il suo risveglio. Nella sua forma materiale di "core", del tutto simile a quelli visti durante lo scontro finale con GLaDOS, Whesley può essere lanciato attraverso i portali per superare determinati ostacoli e raggiungere zone altrimenti inaccessibili.

Il portale si riapre a Natale

La struttura di gioco classica, nella fattispecie gli stage da risolvere, torna preponderante quando GLaDOS viene risvegliato e tuttavia non cerca di vendicarsi nei confronti di Chell. Molto meglio, dal suo punto di vista, riprendere i test e vedere ancora una volta di cos'è capace la ragazza che a conti fatti è anche riuscita a ucciderlo... seppure in modo tutt'altro che definitivo. Oltre all'immancabile Portal Gun, in Portal 2 avremo a disposizione alcuni strumenti molto interessanti, in grado di aggiungere ulteriore spessore all'esperienza: deflettori in grado di reindirizzare raggi laser, dispositivi in grado di proiettarci ad altezze improbabili e un raggio trattore da usare in combinazione con i portali per spostare gli oggetti da una parte all'altra dello scenario. Entrano inoltre in gioco delle superfici contraddistinte da colori particolari, che agiscono sul nostro personaggio e ne influiscono in vari modi i movimenti. Alcune di esse, ad esempio, aumentano la velocità di Chell e possono essere utilizzate in combinazione con un portale per effettuare un salto particolarmente lungo. A quanto pare, insomma, avremo a che fare davvero con una grande quantità di elementi inediti rispetto al primo Portal, in grado di caratterizzare determinate fasi di gioco e di confluire poi in un finale sicuramente spettacolare ed emozionante. Per quanto concerne l'aspetto tecnico, fin dalle prime schermate è lampante la differenza di stile rispetto ad Half Life 2. La protagonista è stata completamente ridisegnata e ora appare fasciata da un'uniforme di colore chiaro che in qualche modo ne evidenzia lo status di "cavia da laboratorio", mentre gli scenari propongono un curioso mix: da una parte ambienti asettici, freddi e simmetrici, dall'altra elementi organici. Preso atto dell'enorme successo riscosso dal brano che accompagnava i titoli di coda di Portal, "Still Alive" (inserito addirittura in uno dei songpack di Rock Band...), Valve ha pensato bene di coinvolgere nel progetto il suo autore, Jonathan Coulton, e di affidargli le musiche di questo sequel. Se tutto dovesse andare per il meglio, insomma, a Natale potremo ancora una volta dedicarci alla distorsione spaziale e alla risoluzione di enigmi sempre più complessi.

CERTEZZE

  • Diverse novità alla formula originale
  • L'idea alle spalle di Portal non è stata saccheggiata e riproposta allo sfinimento: dovrebbe risultare ancora fresca
  • Maggior varietà visiva e di gameplay

DUBBI

  • Uscendo a prezzo pieno, dovrà presentare un'adeguata mole di contenuti
  • Il multiplayer cooperativo è ancora un punto di domanda