Versione testata: Xbox 360
Spesso la buona riuscita di un titolo, tanto sotto il profilo della critica quanto quello commerciale è una questione di saper calibrare le proprie ambizioni e riuscire a mantenere l'intera offerta saldamente ancorata alle scelte di design fatte, alle peculiarità del gioco.
Titoli come Left 4 Dead, spingendo su una manciata di ottime idee implementate a dovere, hanno colmato in modo egregio il ristretto numero di opzioni riuscendo a valorizzare al massimo quanto sviluppato. Un percorso che in qualche modo sembra voler seguire anche Kane & Lynch 2: Dog Days, con IO Interactive che proverà a migliorare la campagna per singolo giocatore e cooperativa, inserendo a margine un comparto competitivo fortemente legato al background e alle vicende del duo protagonista di questo seguito, alla loro attitudine da criminali con seri problemi psichiatrici e più in generale al magico mondo delle rapine, dei furti e dei tradimenti.
Guardarsi le spalle
Una volta archiviata l'avventura vera e propria, da noi già testata e raccontata in un precedente articolo, gli utenti potranno cooperare e nel contempo affrontarsi in quattro modalità distinte, tutte con alla base le stesse premesse. In Fragile Alleanza fino a otto giocatori dovranno unirsi per recuperare una certa quantità di denaro - in base alla mappa potrà essere una rapina a un caveau, un agguato a dei rivali e così via - e quindi affrontare i poliziotti controllati dall'intelligenza artificiale cercando di raggiungere entro quattro minuti la camionetta in grado di portarli in salvo. Niente di particolarmente eclatante se non fosse che, in qualsiasi momento, si potrà aprire il fuoco contro i compagni, vedendosi braccati dal resto del gruppo ma potendo a quel punto contare su un maggior numero di soldi, nella speranza di arrivare al punto d'uscita e lasciarsi alle spalle gli ex soci ancora in vita. Le sicurezze dell'inizio, quando la prospettiva è quella di restare uniti per far fuori la resistenza gestita dal computer, vacilla quindi sempre di più a mano a mano ci si avvicina al termine della partita, con la persona al proprio fianco, alleata fino a un attimo prima, capace di trasformarsi nella peggior minaccia.
Le stesse meccaniche possono essere sperimentate da soli nell'Arcade Mode, dove i compagni sono anch'essi gestiti dall'IA. Una variante sul tema sarà invece Undercover Cop, dove uno degli otto criminali impersonerà un poliziotto sotto copertura, facendo finta di sparare alle forze dell'ordine mentre in realtà dovrà far fuori i compagni uno per volta, cercando di non farsi scoprire. Cops and Robbers, letteralmente poliziotti e ladri, sarà infine la modalità più tradizionale, una sorta di team deathmatch dove la prima squadra dovrà impedire la fuga alla seconda, ancora una volta impegnata a trasportare una certa somma di denaro. Difficile al momento dire quanto questa rosa di modalità possa tenere incollati allo schermo, che tipo di profondità possa raggiungere, di certo gli spunti sono originali e alcune aggiunte, come un'indicatore dello stile di gioco adottato da ciascuno e visibile all'interno della lobby prima della partita, dovrebbero supportare al meglio le ore di gioco supplementari che oramai chiunque cerca a fronte dei sessanta euro richiesti in negozio.
Un'ultima chance
Quanto descritto nel paragrafo precedente è stato al centro di una prova diretta, circa un'ora di gioco utile a capire in che modo l'interessante teoria è stata messa in pratica. I controlli di Kane & Lynch 2: Dog Days sono quelli standard degli sparatutto in terza persona visti negli ultimi anni, con un sistema di coperture in grado di rendere più avvincenti le sparatorie e, alla fine di ogni partita, la possibilità di spendere quanto guadagnato per migliorare il proprio arsenale.
Tutto nella norma, insomma, anche se alcuni spunti non mancano di fare bella mostra di sé: quando si viene colpiti, prima di morire, ci si ritrova a terra con la visuale nella direzione dell'assalitore, così da potersi vendicare ed eventualmente rimettere in piedi, mentre in qualsiasi momento premendo B si potrà prendere un compagno in ostaggio e tenerlo come fosse uno scudo umano, diventando immediatamente dei traditori ma potendo sfruttare la confusione creata dalla mossa. Buona è sembrata l'intelligenza artificiale dei compagni durante l'Arcade Mode mentre necessita ancora qualche aggiustamento quella dei poliziotti, piuttosto statici nelle loro posizioni. Graficamente il gioco non lascia a bocca aperta per quantità di poligoni o effetti rivoluzionari, però i filtri applicati allo schermo rendono davvero l'idea di essere davanti a una ripresa amatoriale, con l'immagine sporca e mossa, regalando non poca personalità a un titolo che già di per sé offre un contesto e personaggi dotati di un certo fascino. Per quanto ancora non ci si possa esprimere sulla qualità complessiva insomma, il comparto multiplayer del prossimo titolo di IO Interactive sembra avere tutte le carte in regola per rappresentare un'aggiunta interessante e ben inserita nel resto dell'offerta; per i giudizi finali occorrerà attendere la fine di agosto.
CERTEZZE
- Modalità ben integrate al resto dell'offerta
- Alcune meccaniche, come la possibilità di rispondere al proprio assalitore, sembrano funzionare
- Tecnicamente non sconvolgente ma stilisticamente valido
DUBBI
- L'intelligenza artificiale necessità di maggiore dinamismo
- Per quanto divertente, le modalità qui descritte saranno un'aggiunta all'avventura cooperativa