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Assembla che ti passa Weekly

Ricercatori alla riscossa nella nuova puntata di Assembla che ti Passa.

RUBRICA di Mattia Armani   —   29/05/2010

Il periodo dei proclami economici sembra finalmente terminato e possiamo tornare a concentrarci sulle scoperte, sulle delusioni e sulle invenzioni che ogni settimana animano il travagliato mondo delle tecnologie informatiche.

Il silicio non è ancora obsoleto

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Leggendo i piani diffusi da Intel per i prossimi 10 anni risulta ancora più lampante: l'obiettivo primario nell'industria dei chip è quello di ridurre le dimensioni dei transistor e quindi le dimensioni e i consumi dei processori. Qualche tempo fa alcuni ricercatori impegnati in questa ardua sfida sono riusciti a creare interruttori di silicio composti da un solo atomo anche se ben lontani dall'essere utilizzabili. Più appetibile invece, almeno a breve termine, il risultato ottenuto dai ricercatori della South Wales University e pubblicato sul sito della BBC. I ricercatori australiani, capitanati da Michelle Simmons, hanno realizzato un transistor da 7 atomi utilizzando un cristallo di silicio. Un processo manuale e ben lontano dall'automatizzazione necessaria per creare componenti hardware ma, a quanto pare, il transistor fa parte di un progetto più grande volto a creare un microprocessore completamente funzionante. Per avere un'idea del possibile salto in avanti in termini di miniaturizzazione basti sapere che il processo produttivo a 22nm, il più avanzato in termini di miniaturizzazione, consente di creare transistors composti da 42 atomi.

I nuovi SSD targati OCZ
Prima vessati da problemi di flusso dati e successivamente minati dalle

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capacità di immagazzinamento, i dischi solidi sono oggi al centro di una vera e propria corsa all'oro. I vantaggi dei dischi solidi, che mantengolo la terminologia "disco" solo perchè eredi degli hard disk, sono dovuti all'assenza di parti meccaniche che consentono maggior resistenza, tempi di accesso migliori e totale assenza di rumore. Finalmente gli ultimi dischi sfornati da OCZ si avvicinano alla barriera dei 500 gigabyte raggiungendo una capienza appetibile per l'utente medio. I supporti Vertex 2 and Agility 2, capaci di contenere relativamente 400GB e 480GB di dati, assicurano prestazioni ottimali con 250 MB/s in lettura e 240MB/s in scrittura e raddoppiano la capienza dei dischi solidi precedenti.

Fino 1000 Blue Ray

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L'HD-DVD non è ancora freddo e il Blue Ray non ha ancora dato via ai festeggiamenti, eppure l'industria dei supporti ottici non accenna a fermarsi e potrebbe già essere di fronte a un grosso salto in avanti nel campo della capacità di immagazzinare dati. Insomma dobbiamo aspettarci backup quasi illimitati contenuti in un economico disco traslucido? Questo è sicuramente l'obiettivo dei ricercatori dell'università di Tokyo. Secondo quanto riporta redOrbit gli scienziati giapponesi hanno infatti cercato e trovato un materiale che può passare dallo stato di metallo a quello di semiconduttore con la semplice esposizione alla luce. Una scoperta che consentirebbe di generare facilmente la funzione on-off che sta alla base delle sequenze dati mantenendo costi piuttosto bassi in relazione sia alla capienza che al processo di scrittura dati. Il materiale usato, ovvero l'ossido di titanio in forma cristallina, è infatti piuttosto comune e consentirebbe di immagazzinare un migliaio di Blue Ray e forse più.

NVIDIA Beta 256 Drivers
Disponibile la nuova stirpe di driver targati Nvidia.

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La versione 257.15, già disponibile sul sito Nvidia, supporta le GPU GeForce serie 6, 7, 8, 9, 100, 200, 300, 400, sia per laptop che per desktop, e le soluzioni desktop ION. I nuovi driver comprendono il supporto per i Blue Ray 3D e alcune opzioni per gestire gpu multiple oltre alla versione 3.1 di CUDA e alle OpenGL 4. Migliorato il supporto per linux con driver più completi e meno ingarbugliati ma purtroppo manca ancora la tanto agognata interfaccia grafica. In un dettagliato post Nvidia dichiara anche un discreto incremento nelle performances supportato da un eloquente grafico e chiede scusa per il mancato supporto della funzione Surround per 3D Vision che è ancora in fase di miglioramento e dovrebbe arrivare al più presto. La notizia bomba è che a quanto pare questi driver non hanno restrizioni per l'attivazione delle funzioni PhysX su sistemi che non contengono solo GPU Nvidia. La brutta notizia è che non si tratta di una presa di coscienza da parte di Nvidia che potrebbe semplicemente accettare il desiderio di ottimizzazione di alcuni utenti, ma di un bug.

FERMI...in movimento

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Abbiamo appreso da Anandtech che il 480M è in dirittura di arrivo. Alla base il chipset GF100, capostipite della tecnologia Fermi, che garantisce alla controparte mobile di avere tutte le funzioni della tecnologia Fermi. Una GPU di fascia alta dunque, dedicata a laptop di un certo "spessore" e in grado di scongiurare quanto accaduto con altre GPU mobile targate Nvidia. Processori castrati, difficili da valutare se non dopo un'attenta prova e deludenti per più di un acquirente. A quanto pare laptop dotati di 480M arriveranno sul mercato già dal prossimo mese e tra non molto arriveranno anche soluzioni SLI delle quali non osiamo nemmeno immaginare consumi e durata della batteria.

It's so SED
Con un annuncio riportato da engadgetHD Canon ha ufficialmente abbandonato

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la tecnologia SED, erede concettuale del tubo catodico le cui origini risalgono addirittura al 1986. Una tecnologia in grado di regalare all'immagine contrasto assoluto, angolo di visione totale e tempi di risposta quasi istantanei. A quanto pare il problema principale di questa tecnologia riguarda i costi. Infatti, a differenza di un classico CRT, la tecnologia SED non si basa su un solo emettitore di elettroni il cui segnale deve essere magnificato da una lente. Al contrario gli schermi SED, essendo piatti e non avendo alcun tubo all'interno, devono affidarsi a tanti emettitori quanti sono i "pixel" al fosforo da sollecitore sullo schermo. Dunque lo stesso elemento che ne determina la qualità impedisce alla tecnologia SED di ridurre i costi ed essere commerciamente competitiva.

Che fine ha fatto Larrabee?

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Un'altra possibile scomparsa, in termini tecnologici ovviamente, emerge dalle parole di Bill Kirkos pubblicate sul suo blog ufficiale Intel. Qualche sospetto era già comparso considerando gli ultimi interventi da parte del colosso dei microprocessori. Numerose dichiarazioni hanno sottolineato l'impegno dell'azione in relazione alla grafica integrata mentre sono mancate le attese notizie legate alle GPU stand alone e specificatamente al visionario progetto Larrabee. Il motivo di questo silenzio diventa ora chiaro: "We will not bring a discrete graphics product to market, at least in the short-term." In soldoni quanto dichiarato significa che Intel non rilascerà alcun prodotto dedicato esclusivamente alla grafica, almeno a breve termine.

Hardware da strada
Soluzioni come l'eco semaforo, una lanterna dotata di indicatore

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temporale che permette di decidere se spegnere la macchina per ottimizzare benzina e inquinamento, dipendono dalle decisioni umane che sono contestuali, e questo è un bene, ma che non sono sempre efficienti. A questo proposito il sito Hard ocp riporta un'interessante brevetto targato Intel che riguarda il controllo automatizzato dei veicoli che sostano davanti a un semaforo rosso. Si tratta di un sistema che potrebbe realmente ottimizzare il consumo energetico potendo contare sull'efficienza elettronica. Ma si tratta anche di una tecnologia improbabile e incompatibile con il caos che domina il traffico urbano. Senza contare che dai semafori passano anche i mezzi di soccorso e di polizia e che la maggiorparte delle persone soffrirebbe emotivamente nel perdere il controllo del proprio veicolo seppur temporaneamente.