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Non solo per giapponesi

Primo contatto con il nuovo capitolo della serie Total War. Si ritorna al passato, con il sequel del titolo che ha creato la saga, ma l'impatto con il gioco è decisamente più che moderno

ANTEPRIMA di Pierpaolo Greco   —   19/06/2010

Shogun: Total War è stato il gioco che ha permesso a The Creative Assembly di dire la sua nel mercato degli strategici con una formula di gioco estremamente innovativa e coinvolgente. Sono passati dieci anni dalla sua uscita e finalmente all'E3 2010 siamo riusciti a vedere a porte chiuse una sessione dimostrativa del sequel che, possiamo già dirlo senza paura di smentita, sembra segnare un nuovo passo nell'evoluzione, soprattutto tecnologica, del genere anche grazie all'esperienza maturata dagli sviluppatori in questi anni di lavori.

Non solo per giapponesi

La presentazione si apriva con una sequenza di artwork a dimostrazione dell'incredibile lavoro artistico fatto dal team di design con sulle spalle più di un anno di ricerche nel tentativo di imitare l'arte giapponese grafica e sonora. Shogun 2: Total War sarà infatti ambientato nel pieno delle guerre feudali orientali, intorno al 1545, in un periodo storico in cui erano i clan a dettare legge e i samurai a combattere per farla rispettare. L'immedesimazione del giocatore nel periodo è un tratto cruciale per The Creative Assembly e ogni dettaglio è investito di una cura enorme proprio per raggiungere questo scopo.

Tecnologia al servizio della guerra

La prima grande differenza rispetto ai predecessori è riversata nel numero di unità differenti a disposizione del giocatore. Si passa dalle centinaia di unità a cui ci hanno abituato Rome ed Empire: Total War, ad appena una trentina (per un massimo di 56000 unità sul campo da battaglia). Le motivazioni che hanno portato a questa drastica diminuzione sono duplici: da un lato una volontà di realismo storico a partire proprio dal ridotto numero di specializzazioni a cui erano soggette le truppe da combattimento giapponesi e dall'altra una precisa decisione dello sviluppatore di spingere al massimo il bilanciamento e la logica della morra cinese.

Non solo per giapponesi

Se da un lato è quindi vero che gli arceri continueranno a vincere contro i cavalli che risulteranno più forti dei fanti, a loro volta dotati di maggiore protezione rispetto agli arceri dall'altro sarà possibile microgestire le proprie truppe in modo tale da sfruttare tutta una serie di abilità potenziabili e poter capovolgere il risultato della battaglia grazie a un sapiente uso tattico delle proprie unità. Il compromesso è ideale per venire incontro ai novizi che si troveranno così a dover effettuare delle scelte senza rimanere sommersi da troppe opzioni e allo stesso tempo offre un nuovo strato di strategia all'esperto che potrà veramente fare la differenza in base alla sua capacità di gestire in grande dettaglio le unità disponibili. Dopo tanto parlare lo sviluppatore ha finalmente fatto partire la demo stupendo i nostri occhi con una battaglia in nottura (ritorneranno finalmente in questo sequel) la cui atmosfera e qualità artistica sono purtroppo difficili da spiegare soltanto a parole.

Non solo per giapponesi

I fulmini illuminavano un cielo colmo di pioggia, il vento spazzava gli alberi facendo cadere le foglie e la nebbia che ricopriva il campo di battaglia mentre i soldati dispiegati sul terreno si preparavano a effettuare la carica cercando riparo dalle ondate di freccie di fuoco che il nemico, asseragliato nelle sue fortificazioni, inviava nella nostra direzione. Il risultato è, di nuovo, eccezionale dal punto di vista tecnologico: le armature sono bagnate e ricche di dettagli, gli shader restituiscono al fuoco e alla pioggia un grande realismo mentre il normal e il parallax mapping sono implementati per la prima volta nella serie (e in uno strategico) in contemporanea sull'intero scenario. Come se questo non bastasse, le asperità del terreno, la fisica e gli effetti particellari interagiscono tra di loro e con le 300 fonti di luce che contemporaneamente illuminano l'ambiente. Il risultato complessivo è eccezionale e considerato che siamo ancora in presenza di una pre-alpha, non possiamo che essere estremamente positivi nei confronti dell'aspetto tecnologico del nuovo Total War.

Le novità del gameplay

Nel corso della battaglia mostrata, lo sviluppatore ci ha descritto gran parte delle altre novità che andranno a investire il gameplay. Si parte dagli assalti alle fortezze che non saranno più lineari come nei passati Total War. Complice anche il cambio di periodo storico ora espugnare un castello sarà molto più complesso visto che le scelte architettoniche giapponesi rendevano molto caotica la presa della fortezza tra vie e abitazioni edificate in modo tale da simulare un labirinto interno alla fortificazione. E proprio in quest'ultimo ambito, avremo a che fare con tre differenti tipologie di fortezza (di terra, costiere e in prossimità delle montagne) ognuna potenziabile su cinque diversi livelli. Anche i combattimenti navali hanno subito importanti migliorie. Le scelte strutturali e tecnologiche giapponesi rendevano infatti le navi delle vere e proprie fortezze zeppe di arceri e soldati il cui movimento veniva garantito dai rematori. Questo renderà le battaglie molto più semplici e paradossalmente meno tattiche, complici anche le sole 12 differenti navi a disposizione, aprendo però il fianco agli scontri costieri. Per la prima volta nella serie infatti, potremo attaccare dal mare le coste che potranno a loro volta essere difese con fortificazioni e truppe adeguate. Non sarà ancora possibile purtroppo scendere a terra, è qualcosa su cui i ragazzi di The Creative Assembly stanno lavorando con la promessa che in futuro diventerà finalmente possibile un'esperienza completa senza interruzioni.

Purtroppo non è stato possibile vedere la mappa della campagna single player e quindi ci dobbiamo fidare della dichiarazione dello sviluppatore: sarà semplicemente enorme e da scoprire man mano. Inoltre una gran parte del lavoro artistico è stato fatto per riuscire a ricreare alla perfezione il trascorrere del tempo e vedremo quindi la vegetazione e le condizioni climatiche modificarsi in base alla stagione in corso, sia sulla mappa che direttamente in gioco. Shogun 2: Total War arriverà sul mercato soltanto il prossimo anno, esclusivamente su PC. Non è ancora ben preciso in quale periodo dell'anno ma The Creative Assembly ce la sta mettendo tutta per rilasciarlo entro la fine dell'inverno. Noi rimaniamo fiduciosi e contiamo di provarlo nuovamente nei prossimi mesi.

CERTEZZE

  • Tante novità nel gameplay per aumentare la componente tattica
  • Tecnologicamente è lo strategico migliore di tutti i tempi
  • Il lavoro artistico è di primissimo livello

DUBBI

  • Rimane da valutare se la microgestione diventa eccessiva
  • Purtroppo il multiplayer è ancora avvolto nel mistero