Anche se l'epilogo di Assassin's Creed 2 lasciava intendere l'inevitabilità di un terzo capitolo, non possiamo nascondere che a suo tempo l'annuncio di Brotherhood ci aveva lasciati interdetti: il rischio di una mossa esclusivamente commerciale per cavalcare l'onda del successo della saga era molto concreto. Ma una volta arrivati alla postazione single player del gioco, rigorosamente non giocabile in prima persona ma adeguatamente gestita da una persona del team di sviluppo, ci siamo dovuti ricredere. In Brotherhood c'è veramente tanta sostanza e la qualità del risultato sembra essere già palpabile.
Un gioco che continua a sorprendere
La demo a cui abbiamo assistito era per gran parte la stessa mostrata durante la conferenza Ubisoft ma con il fondamentale surplus dello sviluppatore al nostro fianco pronto a offrirci tutti i dettagli del caso. La dimostrazione si apre con l'attacco da parte dei templari, capitanati ora dalla nuova nemesi di Ezio, Cesare Borgia, alla residenza in Monteriggioni. Il nostro assassino preferito dovrà fuggire difendendo per più tempo possibile il suo piccolo possedimento. Abbiamo visto quindi l'Auditore saltare a cavallo per girare tra le vie della cittadina, prima vera novità del sequel e poi controllare una serie di cannoni per cercare di rallentare l'avanzata del nemico.
Ubisoft è infatti fortemente intenzionata ad aumentare esponenzialmente la varietà nel gameplay di Brotherhood attraverso delle piccole deviazioni sul tema come ad esempio il controllo di postazioni fisse o l'interazione inedita con alcune sezioni del gioco. Mentre sparavamo i nostri colpi di cannone abbiamo potuto apprezzare l'ottimizzazione del motore di gioco: graficamente il nuovo Assassin's Creed è praticamente identico al predecessore fatta eccezione per il raggiungimento di una fluidità completa e soprattutto per un grande aumento dell'orizzonte visivo che ha permesso una sensibile riduzione dell'effetto nebbia sulla distanza. L'altra importante novità che abbiamo potuto apprezzare riguarda l'accelerazione dei combattimenti. Ubisoft si è infatti finalmente resa conto della problematica implicita alle battaglie della saga che vedono il giocatore rimanere per gran parte del tempo sulla difensiva pronto a utilizzare il tasto del contrattacco al momento giusto, approfittando del fatto che i nemici non sono programmati per attaccare in modo simultaneo.
Diciamo subito che la meccanica di base non è stata modificata ma "solamente" accelerata. Le virgolette sono però d'obbligo visto che il risultato di questa scelta in fase di sviluppo ha concretamente modificato lo svolgersi dei combattimenti. In pratica ora gli attacchi sono molto più fluidi e frenetici come se alla base della loro gestione ci fosse un sistema di combo. Ezio passa in modo estremamente veloce da un nemico al successivo nel caso i suoi colpi vadano a segno e si può sfiorare quasi la contemporaneità di attacchi: ad esempio abbiamo visto Ezio affondare la sua spada in un nemico, in un attimo tagliare la gola al successivo tramite un contrattacco e quasi nello stesso momento sparare un colpo di pistola alla terza guardia. Il risultato è per l'appunto un'azione molto più fluida che stimola il giocatore ad essere attivo, ad attaccare, piuttosto che rimanere sulla difensiva. E sempre a proposito di combattimenti, abbiamo potuto dare uno sguardo veloce a un Ezio armato di balestra: finalmente un'arma che concettualmente e stilisticamente ben si abbina all'azione degli assassini è stata inserita nel gioco.
Roma Caput Mundi
Al di fuori di questo primo incipit di storia ambientato a Monteriggioni, Brotherhood si svolgerà per gran parte del tempo a Roma dove ezio arriverà per inseguire il Borgia e vendicarsi dell'assassinio di suo zio Mario. Ma l'Auditore sarà anche il nuovo leader della fratellanza degli assassini con interessanti conseguenze sul gameplay. Prima di tutto avremo la possibilità di investire i nostri guadagni sul potenziamento della capitale italiana intera contribuendo alla sua magnificenza e la nostra nuova carica ci permetterà di assoldare e gestire nuovi assassini al nostro comando. Potremo infatti spendere soldi sul loro equipaggiamento e addestramento e nel corso del gameplay potremo richiamarli rapidamente con la pressione del tasto L2 (la dimostrazione veniva fatta su PlayStation 3) per uccidere rapidamente una o più guardie attraverso una pioggia di freccie dall'alto o tramite una coltellata alle spalle o ancora potremo farli arrivare sul campo per utilizzarli come diversivo facendo loro tenere impegnate le guardie. Il richiamo degli assassini assoldati sarà soggetto a determinate condizioni e non potranno essere usati in modo indiscriminato, pena la loro morte sul campo e la conseguente necessità di doverne trovare di nuovi in giro per la capitale e dover spendere altre risorse per equipaggiarli.
Tornando maggiormente sul generico, lo sviluppatore ci ha tenuto a sottolineare che sarà finalmente possibile rigiocare le missioni già affrontate, feature richiesta a gran voce da tutta la community e in termini di longevità Assassin's Creed: Brotherhood dovrebbe assestarsi sulle 15 ore di gameplay ovvero risultare un terzo più piccolo del secondo capitolo. Tutto questo senza tenere conto del multiplayer finalmente implementato nel gioco (trovate un box dedicato nell'articolo) e che a livello teorico potrebbe aggiungere non poche ore di vita all'intero progetto videoludico. Occhi puntati alla fine dell'anno quindi, presumibilmente novembre, per vedere il sequel arrivare sul mercato PC, PlayStation 3 e Xbox 360.
Assassini contro
Brotherhood era una delle presenze più importanti allo stand Ubisoft dell'E3 2010, non solo per la corposa presentazione della parte single player, ma anche per lo spazio che era dedicato sullo showfloor ad una delle modalità multigiocatore: Wanted. Su sei schermi LCD, i presenti alla fiera potevano alternarsi cercando di assassinarsi l'un l'altro per le strade di Roma. Wanted dà ad ogni partecipante una vittima designata scelta casualmente tra gli altri giocatori, indicata da un'immagine che ne riporta le sembianze, situata sullo schermo in alto a destra. Armati solo di questa indicazione bisogna esplorare le strade scrutando i passanti e aiutati solo da un radar che dice in quale direzione si trova il bersaglio, fino a quando non ci si trova nella stessa area e il radar stesso si colora completamente d'azzurro. Ogni partecipante può scegliere due abilità da un roster che attualmente ne contiene sei, ma che sarà più cospicuo al momento della release.
Queste attribuiscono poteri extra, come la possibilità di camuffarsi, assumendo le sembianze dei normali passanti o rampini che permettono di arrampicarsi sui tetti più velocemente. La mappa è divisa in aree, delimitati da cancelli che si chiudono al passaggio dei giocatori, così da interrompere la caccia degli avversari, così come alcuni appigli e aste di legno, si dissolvono al passaggio, facendo cadere nel vuoto l'assassino che ci stia eventualmente per raggiungere. Ogni uccisione attribuisce dei punti, con bonus in caso di uccisioni silenziose o particolarmente spettacolari, e consente di scalare la classifica dei partecipanti al gioco. Più si sale, maggiore sarà il numero di assassini alle proprie calcagna. Ovviamente, ci si può difendere, uccidendo un avversario che stia inseguendo, o addirittura si può uccidere uno degli altri giocatori che non sia sulle nostre tracce, nel qual caso si verificherà quella che viene chiamata "Umiliazione", e che dona un sacco di punti. Sbagliando bersaglio ed uccidendo un passante innocente, al contrario, i punti si perdono, ci viene assegnato un altro bersaglio e tutti i progressi fatti nel rintracciare la propria preda vengono vanificati. Tra magliette regalate e le luci della ribalta, il ricambio di giocatori allo stand era continuo e copioso, per una modalità che ha sorpreso un po' tutti vista la cura con cui sembra essere realizzata.
CERTEZZE
- La gestione degli assassini aggiunge un interessante elemento tattico all'azione
- L'aumento dell'orizzonte visivo ha un bell'impatto sulla qualità grafica del gioco
- Finalmente il combattimento riesce ad essere più coinvolgente...
DUBBI
- ...ma continua a rimanere un 1 contro 1
- Permangono dei dubbi sul rischio di ripetitività implicito nella serie