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Sentitevi mafiosi

Sono diversi anni che continuiamo a vederlo a spizzichi e bocconi ma finalmente è arrivato il momento di provare Mafia II in prima persona comodamente seduti davanti al nostro monitor

PROVATO di Pierpaolo Greco   —   20/07/2010

Versione testata: PC

A voler essere sinceri ci era già capitato di provare Mafia II diversi mesi fa in occasione della Game Developers Conference di San Francisco, ma ricevere in redazione un codice piuttosto avanzato da far girare secondo i nostri ritmi e tempi su un computer "umano" ha rappresentato senza dubbio la sorpresa più piacevole di questo caldo luglio. Pur limitato a soli quattro capitoli non consecutivi, il preview in versione PC che abbiamo potuto testare ci ha offerto un superficiale ma interessante primo assaggio di quello che sarà Mafia II nella sua versione finale. Una soltanto la conseguenza negativa di questa rapida prova: quel 27 agosto, data in cui il promettente action adventure di 2K Games arriverà sul mercato, non ci è mai sembrato così lontano. Ma entriamo nel dettaglio di quello che siamo riusciti a vedere.

Piacere, sono Vito Scaletta

Di Mafia II probabilmente sappiamo vita, morte e miracoli: il sequel è nell'aria da un numero impressionante di anni se si considera che il primo Mafia, sottotitolato The City of Lost Heaven, uscì nel lontano 2002. A quel tempo lo sviluppatore rispondeva al nome di Illusion Softworks e nel corso degli anni il legame con il publisher originale, Take2 divenne talmente forte da dar luce a una vera e propria fusione attraverso la creazione di 2K Czech. Da quel momento lo sviluppo del titolo proseguì su binari sicuri ma, evidentemente, in salita visto il tempo necessario a raggiungere quello che tra poco più di un mese vedremo finalmente sugli scaffali. Nonostante si tratti di un sequel, l'unico legame con il predecessore riguarda l'atmosfera che si respira nel gioco e un certo modo di raccontare una storia a tinte agrodolci. Vito Scaletta è un protagonista nuovo di zecca: italiano nelle sue origini familiari ma nato e cresciuto in America, si troverà a tornare nella sua Empire Bay in seguito a una ferita di guerra. Il primo comprimario che incontreremo, Joe Barbaro, da "vero" amico fraterno, riuscirà a falsificare il referto medico di Vito attraverso alcune conoscenze altolocate, permettendogli di ottenere il congedo dalla leva militare. Ovviamente nei panni di Vito ci ritroveremo invischiati in un crescendo di azioni criminali per cercare di guadagnarci un ambito posto nell'ambiente malavitoso della città: in minima parte per obbligo verso i nostri "benefattori" ma in larga misura per soddisfare la fame di potere e denaro del protagonista.

Sentitevi mafiosi

Questo è quanto riusciamo a percepire giocando il secondo capitolo che funge allo stesso tempo anche da tutorial introduttivo al gameplay vero e proprio. Mafia II ricorda pesantemente quel capolavoro del free roaming che è Grand Theft Auto IV: una città, Empire Bay, liberamente esplorabile a piedi o con qualsiasi veicolo, un'abitazione che si evolverà e modificherà nel corso del gioco, negozi di vestiti e armi dove cambiare il proprio abbigliamento e rifornirsi di munizioni, e naturalmente tutta una serie di location da visitare nel corso di una campagna single player la cui durata è ancora avvolta nel mistero e la cui suddivisione è basata su un sistema a capitoli. Proprio qui si annida infatti la prima importante differenza con GTA4: Mafia II appartiene sì al genere dei free roaming ma il dipanarsi dell'avventura e la narrazione della trama sono estremamente più lineari rispetto al capolavoro di Rockstar. Ci saranno sempre missioni principali e secondarie (denominate Lavori) ma queste ultime saranno semplicemente delle piccole deviazioni dal canovaccio principale. Semplici approfondimenti completamente facoltativi per scoprire magari con maggiore profondità le sfaccettature caratteriali di un comprimario mettendosi in tasca una manciata di soldi extra. Non aspettatevi insomma, considerato quanto visto nella nostra prova, una mappa della città che tenderà a riempirsi di lettere a indicare i vari personaggi con cui interagire: solitamente ci sarà un singolo punto attivo da raggiungere per avviare la missione principale e al massimo un lavoro secondario se scoperto durante un giro libero in città.

Scazzottate, sparatorie e inseguimenti

A partire dal quinto capitolo (il secondo affrontabile nel codice) si entra nel vivo dell'azione. In Mafia II è possibile combattere a mani nude oppure sfruttando le armi da fuoco, che potranno essere portate due per volta e raccolte dai corpi dei nemici. Facendo a cazzotti avremo a disposizione un colpo debole, uno potente e la posizione di parata che fungerà in automatico anche da schivata. Il sistema reagisce molto bene e permette di realizzare delle vere e proprie combo con delle sequenze finali dal taglio cinematografico. Una volta equipaggiata un'arma i controlli passano al classico sistema fuoco e zoom con i due pulsanti del mouse ed è possibile sfruttare le coperture con la pressione del tasto CTRL.

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Così facendo Vito si "aggancerà" praticamente a qualsiasi elemento dello scenario e tramite il pulsante centrale del mouse potremo cambiare la mano con cui impugnare il ferro per avere una visione migliore della scena specie in prossimità degli angoli. Il sistema è implementato in modo sicuramente più convincente di quanto visto in GTA4 anche se, complice il sistema automatico di ripristino della vita, i combattimenti tendono a essere piuttosto facili anche al massimo dei tre livelli di difficoltà e anche quando i nemici sono molti su schermo.
Nel corso della missione abbiamo fatto la nostra conoscenza con la polizia e con il sistema che regola il suo intervento. Commettendo piccoli reati come ad esempio l'eccesso di velocità o un incidente con una vettura dei tutori dell'ordine, si guadagna una stella e si viene inseguiti dalla volante che ha assistito al reato. Una volta interrotta la linea visiva, la piccola barra blu presente sull'HUD in basso a destra inizia a diminuire gradualmente e quando si svuota completamente si torna a essere uomini liberi. Completamente diverso il discorso se si commettono infrazioni di grado maggiore che portano il giocatore a guadagnare dalle 2 alle 5 stelle. In questo caso la polizia sarà estremamente più aggressiva: chiederà rinforzi e tenderà a sparare dalla distanza anche con armi automatiche e se riuscirà ad avvicinarsi abbastanza al veicolo, quest'ultimo diventerà ricercato.

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Quando si è in questa situazione, non basterà più svuotare la barra della polizia per non essere inseguiti. In qualsiasi momento infatti, passando troppo vicini a una volante o a un poliziotto a piedi, la barra tornerà a riempirsi riattivando eventualmente l'inseguimento. Sarà necessario liberarsi del veicolo, eventualmente rubandone un altro senza farsi beccare, oppure entrare in fretta e furia in un'officina. Queste particolari strutture permetteranno di riverniciare la vettura o cambiare la targa per eliminare l'etichetta di criminali e, allo stesso tempo, di fare piccole modifiche alla macchina, anche di natura estetica, per renderla più performante. Il tutto ovviamente sborsando denaro sonante. E' interessante infine notare che Mafia II stimola il giocatore a conservare il più possibile le vetture rubate da un lato attraverso il sistema di personalizzazione dell'officina appena descritto e dall'altro offrendo slot multipli nel garage. Parcheggiando infatti una macchina nel box in prossimità della propria abitazione sarà infatti possibile riprenderla in qualsiasi momento scorrendo tra tutte le vetture possedute (ognuna con caratteristiche proprie di manovrabilità, velocità e accelerazione).

La moda dei flashforward

Gli ultimi due capitoli testati, il nono e il decimo, erano ambientati a circa 7 anni di distanza dai precedenti. Si riesce a capire che Vito è stato tradito da un capetto mafioso e scoperto con le mani nel sacco durante un reato beccandosi svariati anni di carcere. In questo lasso di tempo relativamente breve Empire Bay si è trasformata, complice anche il boom economico degli anni '50, e ora il nostro protagonista dovrà riguadagnarsi la fiducia delle organizzazioni malavitose della città per trovare i suoi aguzzini. Lo scenario che fa da sfondo a queste due ultime missioni provate non è più quello invernale della parte iniziale del gioco: ora la neve ha dovuto lasciare lo spazio alla vegetazione rigogliosa tipica di un'assolata primavera. Anche in questo caso, senza scendere nei particolari, possiamo dire che le due missioni offrivano una buona varietà di situazioni ad alta dose di adrenalina complici delle sparatorie dove gli avversari erano numericamente imponenti, alternate con delle vere e proprie sequenze stealth dove eravamo obbligati a studiare i pattern delle guardie nemiche nel tentativo di liberare due membri della "famiglia" catturati da un'organizzazione avversaria. Proprio quest'ultima missione ha evidenziato un problema piuttosto frustrante presente anche in Grand Theft Auto IV e che speriamo sia peculiare solo di questo codice non finale. In Mafia II non ci sono checkpoint interni alle missioni e anche se, come detto in precedenza nell'articolo, è assai difficile morire, questo può comunque avvenire soprattutto nelle missioni in cui non bisogna farsi vedere dagli avversari pena l'avvio ex novo della missione fallita con conseguente ripetizione di quanto era già stato fatto in precedenza, sezioni di guida comprese. E vi garantiamo che non bastano le stuzzicanti riviste di Playboy sparse in giro per la città a risollevarvi il morale in queste situazioni.

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Una meraviglia da guardare

Dove Mafia II ci ha storditi completamente è stato dal punto di vista tecnico. In merito alla qualità grafica del gioco non avevamo mai avuto dubbi fin dalle prime dimostrazioni nelle varie fiere videoludiche annuali ma, complice il test effettuato su PC, non possiamo che evidenziare come il gioco si sia dimostrato ben al di sopra delle aspettative. Sul computer di test, sicuramente di fascia alta tenendo conto di un processore Intel Core i7 860 a 2.8 GHz, 4 GB di RAM in ambiente Windows 7 e una ATI Radeon 5870, il promettente titolo 2K Games girava senza alcuna incertezza con una risoluzione di 1920x1200 pixel, anti-aliasing e filtro anisotropico a 4x e i settagi di ombre, geometrie e occlusione ambientale sul massimo livello.

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Abbiamo dovuto tenere disattive le APEX Physx non possedendo una scheda grafica con chip NVIDIA GeForce ma ciò nonostante la fisica del gioco si è dimostrata molto buona, sia nell'interazione con gli ambienti dove le suppellettili e più in generale buona parte degli interni delle strutture visitabili rispondevano al nostro fuoco e alle esplosioni in modo credibile, sia nella guida dei veicoli. In quest'ultimo caso si possono immediatamente sentire con mano le differenze nelle due modalità che regolano il modello di guida: simulativa o normale con la prima che determina una risposta in frenata, accelerazione e tenuta della strada decisamente realistica e all'apparenza in linea con le performance ridotte delle auto dell'epoca. Rimanendo in argomento vetture si è dimostrato assolutamente ottimo il sistema che gestisce i danni e che ha conseguenze non solo di ordine estetico con vetri che esplodono, marmitte che cascano, paraurti che si sganciano e vernici che si rigano, ma anche funzionale come ad esempio la perdita di aderenza in curva causata da una ruota bucata oppure l'improvvisa crollo di potenza del motore in seguito a un urto particolarmente violento. Siamo rimasti stupiti anche dal particellare che regola la gestione dei fumi che, specie al chiuso, si comportano in modo realistico riempiendo gli ambienti a partire dal soffitto per saturare man mano l'area.

Sentitevi mafiosi

Più in generale i modelli dei personaggi sono particolarmente curati, dettagliati e realistici con un'espressività molto credibile complice anche l'ottimo doppiaggio, già interamente in italiano anche in questa versione di prova. Proprio a volere essere pignoli abbiamo notato talvolta delle differenze nei volumi che rendono difficoltoso l'ascolto di alcuni dialoghi e, per quanto riguarda l'aspetto grafico, una presenza un po' eccessiva di fenomeni di pop up delle vetture sulla media distanza che, complice l'enorme orizzonte visivo, specie nel corso degli inseguimenti tendono letteralmente ad apparire nello scenario un po' troppo a distanza ravvicinata.
In conclusione una prova che ci ha lasciati con un giudizio estremamente positivo nei confronti di Mafia II. Ora rimane soltanto da aspettare il 27 agosto per mettere le mani su un codice finale speriamo completamente ripulito dalle piccole imperfezioni presenti e ben ottimizzato soprattutto nelle due versioni console che in occasione delle prove in fiera avevano dimostrato qualche rallentamento di troppo.

CERTEZZE

  • Lo stile narrativo è molto coinvolgente
  • La ricostruzione del periodo storico è estremamente dettagliata
  • Eccezionale dal punto di vista tecnico
  • Il doppiaggio in italiano sembra essere all'altezza della produzione

DUBBI

  • I combattimenti sono troppo facili
  • Totale assenza di checkpoint interni alle missioni
  • Nessun indizio sulla durata del gioco ma speriamo che l'eccessiva linearità non sia penalizzante