Nel settembre del 2009 debuttavano le schede video ATI Radeon 5870 e 5850, le prime a supportare le librerie DirectX 11 che accompagnavano il neonato Windows 7. Il prodotto si dimostrò eccellente, non solo in termini di prestazioni: grazie al chip RV870 la società canadese tornò a guadagnare quote di mercato a scapito della rivale Nvidia, la cui poco convincente risposta arrivò soltanto sette mesi più tardi. Da quel momento sono cresciute le aspettative attorno alla nuova generazione di Radeon. In un primo momento si era ipotizzato un processo produttivo a 32nm, ma la decisione del produttore TSMC di saltare questo nodo per puntare direttamente quello successivo (28nm) ha persuaso AMD a posticipare il cosiddetto "Southern Islands" alla fine del 2011 e di aggiornare il fortunato Evergreen con il "Northern Islands" (ancora a 40nm) con cui sono equipaggiate le due neonate oggetto di questa analisi.
Scelte di mercato
Il nuovo prodotto della società canadese rivoluziona, in termini di marketing, la serie precedente, e lo fa partendo dal nome: difatti scompare completamente il logo ATI (che verrà ancora utilizzato per le soluzioni professionali FirePro), in favore della controllante AMD. Il passaggio di consegne, a lungo posticipato, è stato avvallato dalla famosa analisi di mercato dell'azienda di Sunnyvale che ha invece deciso di proseguire il brand Radeon. Altra decisione, ben più confusionaria, è la ridefinizione della nomenclatura delle schede.
Il segmento high-end, sempre secondo le indagini di AMD, ha bisogno di essere diversificato: ecco dunque comparire due distinte GPU, quella più economica, compresa in una fascia di prezzo tra i 250 e i 150 dollari americani, denominata Barts, oggetto delle analisi di questa pagina, e quella destinata a chi non si pone problemi di portafoglio, chiamata Cayman (la cui uscita è prevista per la fine di novembre). Scendendo nel dettaglio si trovano due varianti di Barts (Pro e XT) e altrettante di Cayman, il cui modello a due GPU verrà denominato Antilles (in pratica il successore di Hemlock, Radeon 5970). Tutta questa confusione per capire che le schede Radeon HD 6850 e 6870 non vanno a sostituire, prestazionalmente, le 5850 e 5870: si collocano su un gradino leggermente inferiore, e per poter essere studiate al meglio devono essere confrontate con le precedenti 5770 e 5830, oppure con le due versioni delle schede GeForce GTX 460. Personalmente non condividiamo affatto questa scelta, così come riteniamo bizzarra la decisione di AMD di introdurre la nuova architettura con dei prodotti non esattamente di fascia alta, che rischiano di confondere la clientela interessata all'upgrade del proprio sistema grafico.
In dettaglio
Le nuove GPU si differenziano da quelle di precedente generazione per la frequenza del clock di processore e stream processor (775 Mhz per la 6850, addirittura 900 per la 6870, con un incremento di 50 unità rispetto al 5870).
Questi dati sono in contrasto con il numero di SM: solamente 960 per la 6850 e 1120 per la sorella maggiore che in questo valore ricalca la 5830. Le ROPs sono sempre 32, come accadeva per RV870, mentre sono diminuiti anche i TMU, rispettivamente 48 e 56 (Radeon 5850 ne aveva 72, otto in più per 5870). Rimangono invece immutati bus bandwidth (256 bit), tipologia e quantitativo di memoria (1 Gbyte GDDR5), il cui clock è settato a 4 Ghz per 6850 e 4,2 Ghz per 6870. Per quanto riguarda l'alimentazione Barts XT (il cuore della 6870) necessita di due connettori ausiliari a 6 pin, mentre ne basta uno alla versione PRO che equipaggia la 6850. Una rapida disamina dei numeri sottolinea come questa generazione rappresenti per AMD un refresh della precedente: l'architettura di base è rimasta pressoché invariata e il grosso del lavoro si è concentrato quindi sull'ottimizzazione. A livello fisico si traduce in una diminuzione del die size, sceso da 334 a 255 mm; dal punto di vista prestazionale invece questa generazione di schede video pone rimedio alla tassellation (caratteristica principale di DirectX 11), oggetto di diverse critiche da parte di Nvidia. Il benchmark Uningine Heaven restituisce valori incoraggianti per entrambi i nuovi arrivi, che arrivano a pareggiare i risultati ottenuti dalla GeForce 460 GTX, e si confermano superiori a quelli delle 5870/5850 soprattutto all'aumentare del livello di dettaglio.
Novità tecniche: HD3D e Morphological AA
Anche AMD, dopo aver ampiamente sottovalutato il fenomeno, ritiene ora maturo parlare di visione stereoscopica e lo fa con il cosiddetto HD3D. L'azienda californiana ha intrapreso un approccio differente rispetto alla soluzione proprietarie di Nvidia (il 3DVision) decidendo di supportare middleware di terze parti piuttosto che di realizzare driver ad hoc (questo perché le librerie DirectX 11 non supportano il 3D).
Utilizzando pertanto un monitor 3D che supporta la tecnologia HDMI 1.4a ed installando delle specifiche suite è possibile godere della visione tridimensionale di blu-ray (ad esempio con Cyberlink PowerDVD) e videogame (mediante il plug-in TriDef Ignition di DDD) utilizzando sia occhiali passivi che attivi. I risultati rilevati dagli esperti sono soddisfacenti per quanto riguarda la visione dei film, anche se i titoli realizzati appositamente per la tecnologia 3D Vision garantiscono una migliore qualità di immagine e un frame rate più elevato. È altrettanto vero che tutti ammettono che il modus operandi di AMD sia quello vincente in un orizzonte temporale più lungo, mentre una tecnologia chiusa come quella della casa di Santa Clara, pur risultando vincente nel breve periodo, rischia di segnare il passo. Tra le altre novità tecniche si segnala una nuova evoluzione dell'Anti-Aliasing, denominato Morphological AA, il cui compito è quello di applicare questo filtro non soltanto ai vertici dei poligoni, senza impattare eccessivamente sulla prestazioni. Le analisi eseguite da Tom's Hardware lasciano perplessi perché nel caso di Battlefield: Bad Company 2 non si è verificato alcun miglioramento visivo nonostante il crollo delle prestazioni; decisamente più valida la situazione con StarCraft II, anche se sullo schermo è comparso qualche artificio. AMD dovrà dunque lavorare molto sui Catalyst per fare in modo che questa tecnologia venga supportata nativamente dai nuovi giochi, nonostante sulla carta sia applicabile a qualunque software utilizzi le librerie DirectX 9 (o superiori). Migliorato anche l'EyeFinity, la gestione multimonitor che ora prevede la possibilità di gestire sino a 5 schermi (attenzione però alla risoluzione, visto che solo una delle due porte DVI è dual link, ossia supporta sino a 2560x1600, mentre l'altra arriva al massimo a 1920x1200). Dal punto di vista costruttivo le due schede si somigliano molto: entrambe adottano una versione aggiornata del dissipatore a due slot utilizzato per le soluzioni RV870. La differenza più evidente è il posizionamento dei connettori per l'alimentazione esterna, che è sulla parte posteriore per la Radeon HD 6850 e a lato per la Radeon HD 6870. La connettività è garantita dalla presenza di due uscite DVI, due Mini Display Port e una HDMI. Presente sulle schede un singolo connettore CrossfireX (la precedente Cypress ne prevedeva invece due per configurazioni sino a 4 GPU).
Prestazioni, temperature, consumi
Analizzando le GPU Barts sul campo si ricavano esattamente i valori indicati da AMD: secondo la totalità degli analisti la 6870 si colloca alle spalle della 5870 (arrivando in taluni casi a pareggiane le prestazioni) e saldamente davanti alla 5850, mentre la 6850 è un gradino sotto la quest'ultima (ma con alcuni titoli, soprattutto a risoluzioni elevatissime, il divario si riduce) ma ben più rapida della 5830.
La sfida con Nvidia premia le nuove soluzioni AMD, che, confrontate con le GeForce GTX 460, si rivelano essere più performanti delle reference board verdi: in questa maniera 6870 si stabilisce costantemente sopra la versione a 1 Gbyte della piccola di Santa Clara, mentre la 6850 tiene a bada la sorella minore equipaggiata con 768 Mbyte di RAM. Parlando di consumi le nuove Radeon non fanno gridare al miracolo, almeno in idle: in questo settore le GTX 460 sono ancora le migliori, anche se per pochissimi watt. Ottime invece le prestazioni in full load, con la 6850 che vince agevolmente la sfida, mentre la 6870 è sui livelli della 5850, e decisamente più parsimoniosa della 5870: tuttavia ci saremmo aspettati un po' di più, considerando anche la fascia in cui si collocano. Alcune perplessità sorgono analizzando la rumorosità delle schede: la 5850 si conferma regina del settore, a cui si affianca comunque la 6850; mentre la 6870 è peggiore della più performante 5870. Sembra quindi che il nuovo sistema di dissipazione di AMD non sia eccellente come il precedente: lo confermano anche le temperature di esercizio che vedono la 6850 calda quasi come la sorella maggiore ed in ogni caso più vicina ai valori della 5870 che della 5850.
Ragionamenti a caldo
AMD ha quindi deciso di correre ai ripari nel settore aggredito da Nvidia con le GTX 460. La revisione del GeForce Fermi, come confermato anche dalla nostra analisi, rappresenta attualmente una delle migliori scelte per chi vuole garantirsi un eccellente livello grafico senza svenarsi: la proposta AMD va letta come risposta all'azienda californiana in sostituzione delle asfittiche 5830 e 5770. La guerra tra le due aziende va in questo caso vista sul fronte dei prezzi, dove la situazione è più che mai incerta. Il prezzo di lancio dei prodotti AMD si attesta sui 180 euro per la Radeon HD 6850, mentre costa circa 50 euro di più la sorella maggiore Radeon HD 6870(intanto la 5850 è scesa sui 200 euro e sui 290 la 5870). Come al solito questi valori sono destinati a ridursi nell'immediato, soprattutto considerando la subitanea contromossa di Nvidia, che ha reso disponibili le GTX 460 da 768 Mbyte a 130 euro e a soli 170 le versioni con 1 Gbyte di memoria. Fare i conti in questo momento è quindi pericoloso, perché è lecito attendersi un'ulteriore contromossa da parte di AMD, ovviamente a beneficio dei clienti che possono oggi garantirsi dei prodotti estremamente validi in qualsiasi situazione e a prezzi sicuramente accessibili. Un interessante variabile da prendere in considerazione è la maggior diffusione della piattaforma CrossfireX rispetto allo SLI di Nvidia: chi è intenzionato ad aggiornare il proprio sistema farebbe bene a tener presente la possibilità di aggiungere una seconda scheda video per incrementare sensibilmente le prestazioni senza essere costretto a sostituire l'intera mainboard. Chi invece desidera avere un nuovo riferimento nella fascia alta di mercato deve attendere ancora un mese l'uscita delle GPU Cayman: solo allora sarà davvero possibile capire il vero potenziale della nuova architettura di AMD.