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Le due Shanghai

A due mesi dall'arrivo sugli scaffali, il terzo e atteso capitolo di Deus Ex si è mostrato all'E3 di Los Angeles con un livello inedito ambientato negli uffici della Tai Yong Medical

ANTEPRIMA di Vincenzo Lettera   —   11/06/2011

Ormai di Deus Ex: Human Revolution ne abbiamo parlato in abbondanza, e più ci si avvicina alla data d'uscita meno misteri sembra celare l'atteso titolo cyberpunk di Eidos.

Le due Shanghai

Tuttavia, l'E3 2011 ha rappresentato una buona occasione per dare un'occhiata a un'ulteriore sequenza di gameplay inedita, presentataci dalla sceneggiatrice freelance Mary DeMarle. Il livello vedeva il protagonista, Adam Jensen, alle prese col tentativo di infiltrarsi nella Tai Yong Medical, una compagnia farmaceutica che potrebbe avere a che fare con l'attacco terroristico che apre il gioco e che abbiamo già descritto nella nostra precedente anteprima. Le novità mostrateci non sono tante, ma per la prima volta lasciamo la decadente Shanghai sotterranea per far visita a una rigogliosa città sopraelevata.

Una missione con mille percorsi

"In Human Revolution, qualsiasi cosa può essere affrontata in modi differenti", ci dice DeMarle mentre Adam cerca di accedere alla sede della Tai Yong dall'entrata principale. In una situazione come questa potremo ad esempio provare ad entrare furtivamente e senza farci notare, oppure sfondare la porta armati fino ai denti per poi fare un gran casino. Per l'occasione, tuttavia, abbiamo visto Adam cercare di convincere la guardia all'entrata, per poi corromperla con un'ingente quantità di denaro. Sbloccare l'accesso a una piattaforma è l'occasione buona per mostrare l'interessante sistema di hacking, il quale può rivelarsi utile per aprire porte, disattivare telecamere o attivare delle torrette contro i propri nemici. Il resto dell'intera presentazione è stato tutto dedicato ai vari innesti tecnologici, attivabili spendendo Praxis, e all'importanza che avranno nelle scelte tattiche che il giocatore prenderà. Ad esempio, ci viene mostrato come un innesto di precisione possa migliorare la stabilità e la mira di Adam, indispensabile se si vuole utilizzare il fucile da cecchino a una distanza notevole; un altro innesto, chiamato Icarus Landing, permette invece di saltare da altezze altrimenti mortali atterrando senza un graffio. Dalla demo traspare la libertà data al giocatore e la quantità di strade percorribili in ogni istante, a seconda sia degli innesti disponibili, sia della pericolosità della situazione. Intanto, una volta arrivati alla città superiore si resta sbigottiti dall'enorme stacco rispetto alla buia e inquietante Shanghai, mentre i vari ambienti e corridoi fanno intuire che Human Revolution, sebbene penalizzato da una realizzazione tecnica tutt'altro che impressionante, offrirà un level design e una cura per le ambientazioni assolutamente sopra le righe.

Le due Shanghai

A questo punto si entra in una stanza dal pavimento elettrificato, e la DeMarle ne approfitta per ribadire la possibilità di affrontare l'enigma in svariati modi. Nel nostro caso Adam si è creato un percorso spostando delle casse, ma in alternativa avrebbe potuto disattivare il generatore attraverso un hacking, percorrere una diversa strada oppure utilizzare un particolare innesto per camminarci semplicemente sopra. Messe K.O. un paio di guardie e nascosto i corpi, ci si trova davanti a un gruppo di addetti alla sicurezza che bloccano l'accesso. "Scusatemi, cercavo la caffetteria", risponde Adam facendo dietro front e cercando una strada alternativa. Qui sorridiamo un po' straniti: in mezzo a ricercatori e altri civili vestiti in maniera tradizionale, ci si chiede come faccia un personaggio come Adam Jensen a non sembrare sospetto, col suo braccio bionico, gli occhiali scuri e la tuta da combattimento. Si tratta comunque dell'unica sbavatura in quello che sembra un universo cyberpunk estremamente affascinante e caratterizzato, sicuramente uno dei maggiori punti di forza dell'intero gioco. Il livello mostratoci terminava con un violento scontro a fuoco, nel quale cambiare rapidamente copertura e utilizzare le granate EMP per mettere fuori gioco alcuni droidi da battaglia. Tutto molto bello, se non fosse per alcune discutibili performance dell'intelligenza artificiale, che in certe occasioni tendeva a restare immobile in posizioni clamorosamente scoperte. Speriamo almeno che il recente posticipo del titolo dia agli sviluppatori tempo sufficiente per ovviare a questi pochi difetti. Gli unici che, a conti fatti, separerebbero il nuovo Deus Ex dall'essere uno dei migliori giochi dell'anno.

CERTEZZE

  • Il sistema di innesti funziona perfettamente
  • Enorme libertà nell'affrontare ogni situazione
  • Uno splendido universo cyberpunk

DUBBI

  • L'intelligenza artificiale convince ancora poco
  • Graficamente non al passo coi tempi