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Battaglie ad alta quota

Dopo quasi un decennio, il brand Jane's torna a essere utilizzato in un videogioco bellico, stavolta per un'esperienza aerea dal sapore fortemente arcade

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   14/07/2011

Versione testata: Xbox 360

Quando si lancia un nuovo gioco nel mercato dei simulatori di volo arcade, competere con titoli come Ace Combat e Hawx può rivelarsi una sfida sulla quale pochi scommetterebbero.

Battaglie ad alta quota

Specialmente se il titolo più ambizioso realizzato dal team di sviluppo che se ne occupa è uno sconosciuto gioco di Cricket. Effettivamente lo sviluppatore australiano Trickstar Games non può vantare un curriculum di serie A, ma prova ad alzare una timida manina nel mucchio grazie a un nuovo arcade basato sul brand Janes's, noto gruppo editoriale specializzato in pubblicazioni a sfondo militare e che ha dato il nome a una vecchia e nota serie di simulatori per PC. Nasce così Jane's Advanced Strike Fighters, simulazione aerea che catapulta il giocatore nel bel mezzo di una guerra civile tra due fazioni che si contendono il dominio di un paese fittizio. Mentre lo sviluppo prosegue a pieno regime, abbiamo avuto modo di provare una versione non definitiva del titolo per capire in che modo JAFS intende attirare l'attenzione degli appassionati del genere.

Top Gun

Prima ancora di poter scegliere un velivolo ed effettuare il primo decollo, il gioco ci descrive il contesto bellico in cui saranno ambientate le 16 missioni della campagna in singolo. Gli scontri aerei, le perlustrazioni e le missioni difensive si svolgeranno in Azbaristan, un paese di fantasia ma assolutamente verosimile. Una decennale guerra intestina ha portato le forze della NPRA (Repubblica Popolare del Nord Azbaristan) a conquistare la stragrande maggioranza del suolo azbano, lasciando il Fronte Democratico del Sud Azbaristan in possesso di un piccolo territorio ricco di petrolio. È proprio in cambio dell'oro nero che l'Occidente entra in guerra a difesa del gruppo minoritario inviando i propri caccia aerei. Guerre civili tra nord e sud, scontri tra repubblicani e democratici, sconsiderati Partiti Popolari, guerre in medio oriente e battaglie per la conquista delle aree petrolifere. Pur non proponendo nulla di estremamente originale, JASF metterà in un unico grande calderone le tematiche più scottanti che hanno coinvolto le società globali negli ultimi decenni. Nonostante lo scenario sia fittizio, i cacciabombardieri sono tutte repliche di velivoli realmente esistenti, e nella primissima missione ci è stata data la possibilità di scegliere tra un classico F/A-18 Super Hornet e un F-111 Aardvark. Ovviamente ciascun caccia si distingue per potenza di fuoco, velocità, manovrabilità e capacità di nascondersi ai radar, mentre in base al tipo di missione sarà sempre più importante saper scegliere il velivolo più adatto: ad esempio, il Super Hornet si dimostra un aereo assai versatile, l'Aardvark è molto più adatto agli attacchi terrestri, laddove missione dopo missione sarà possibile sbloccare tutta una serie di mostri alati.

Battaglie ad alta quota

In modo da rendere il gioco accessibile a tutti, gli sviluppatori hanno preferito un approccio decisamente arcade, con caccia semplici da manovrare e un sistema di combattimento basato quasi interamente sul lock dei nemici, con un numero infinito di missili da lanciare e varie armi da portare in battaglia. Peccato che il fuoco automatico primario, il cannoncino per intenderci, si riveli quasi inutile, dimostrandosi poco preciso e rendendo quasi impossibile colpire un nemico o una base avversaria; anche i vari tipi di bombe a grappolo in alcune occasioni si rivelano poco efficaci contro unità di terra, e la maggior parte del tempo la si passa così ad agganciare avversari con missili a ricerca. Per il momento, il punto più critico dell'intera produzione ci è però sembrata la realizzazione tecnica, ben lontana dagli standard raggiunti dalla concorrenza: caccia poco dettagliati, scenari ampi ma spogli, un abuso dell'effetto blur e un fastidioso effetto pop-in nell'ambiente rischiano di rendere JASF un titolo, almeno visivamente, poco interessante. A questo si vanno ad aggiungere diversi cali di framerate e sporadici bug, ma considerando che la versione da noi provata era tutt'altro che definitiva restiamo fiduciosi che Trickstar Games riesca a ottimizzare il gioco prima del lancio. A questo punto non resta che attendere l'uscita e scoprire se JASF piroetterà ad alta quota o se finirà per schiantarsi rovinosamente.

Battaglie ad alta quota

CERTEZZE

  • Contesto bellico interessante
  • Controlli intuitivi

DUBBI

  • Graficamente sotto la media
  • Sistema di puntamento primario non perfetto