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Lotta per il dominio dei cieli

Presto la beta aprirà i battenti ma nel frattempo tra apparizioni in pubblico e interviste abbiamo iniziato a conoscere World of Warplanes

ANTEPRIMA di Mattia Armani   —   25/11/2011

Seguendo una traiettoria prevedibile, World of Warplanes ricalca le orme di World of Tanks per quanto riguarda guadagno e impiego di oro e punti esperienza. Un ibrido tra multiplayer classico e MMO free to play dunque, con la possibilità di acquistare potenziamenti e item mettendo mano al portafogli. A cambiare completamente invece è il gameplay, non più incentrato sulla limatura delle traiettorie di tiro ma sull'abilità manuale che è necessaria per pilotare i velivoli. World of Warplanes ci porta infatti nei cieli dove non ci sono protezioni, non è possibile nascondersi o tenersi lontano dal centro del conflitto per darsi alla non tanto nobile arte del camperaggio.

Pronti al decollo

Nonostante il cambiamento radicale a cui è andato incontro il gameplay, World of Warplanes si basa sempre, come l'omologo tutto corrazzati e colpi di cannone, sul gioco di squadra e sulla capacità di concentrare il fuoco in modo coordinato. In questo caso però la skill personale ha un ruolo fondamentale e non solo per la natura "aerea" e quindi più mobile del titolo, ma anche per una precisa volontà del team di sviluppo di ricreare le esperienze tipiche del volo acrobatico e dei film dedicati alla guerriglia volante. Spettacolo dunque, ma con la promessa di non rinunciare al bilanciamento e alla tattica. Il concept è il solito di World of Tanks con l'obiettivo di rendere rapide e divertenti tattiche e strategie autentiche. Simulazione credibile ma sviluppata intorno a un gameplay intuitivo e facilmente accessibile.

Lotta per il dominio dei cieli

Insomma, come World of Tanks, nonostante la semplicità del gameplay, consente di effettuare manovre a tenaglia o mentenere fronti di fuoco compatti, in World of Warplanes avremo probabilmente la possibilità di tuffarci in picchiata, disimpegnarci con un loop e tagliare fuori un avversario dal suo squadrone. Difficilmente comunque ci sarà il tempo di ragionare a fondo, soprattutto nelle fasi iniziali della battaglia, con 30 aerei lanciati sul nemico affamati di punti e gloria. Ma grazie alla maggiore velocità possiamo dare per certo che il giocatore avrà possibilità di manovra anche nelle situazioni più disperate. Inoltre è lecito presumere che, con la maturazione dell'engine e del progetto, il bilanciamento e il codice saranno subito di buon livello. Per scoprirlo però dovremo per forza attendere l'apertura dei server che è prevista per la fine dell'anno. Attualmente infatti il gioco è in versione alpha e quindi non ancora completa. L'uscita della versione definitiva è invece prevista per il 2012.

La lotta per il controllo dei cieli

Come dicevamo l'economia globale del titolo resta invariata e non a caso Wargaming.net ha deciso di condividere le risorse monetarie dei due titoli. Dunque chi ha messo un bel gruzzolo da parte giocando a World of Tanks, o spendendo denaro reale, potrà usufruirne in World of Warplanes e, in futuro, anche in World of Battleships. Ma i titoli non saranno mescolati. L'idea infatti è intrigante, e molti fan hanno sperato che prendesse piede, ma gli sviluppatori considerano il gameplay troppo diverso e difficile da fondere adeguatamente. Per variare le esperienze ci sono comunque le missioni di scorta in World of Warplanes mentre in World of Battleship vedremo comparire abilità speciali come la possibilità di lanciare un bombardamento automatico.

Lotta per il dominio dei cieli

A quanto pare avverrà comunque una sorta di integrazione tra i tre titoli attraverso la modalità Ultimate Conquest, che conferisce rilevanza strategica, su una mappa globale, all'esito delle battaglie tra clan. Nulla è stato deciso in via definitiva anche se con tutta probabilità i carri, gli aerei e, più avanti, le navi combatteranno rispettivamente per il dominio di terra, cielo e mare, senza toccarsi ma arricchendo la complessità strategica della modalità. Le partite standard, fondamentali per accumulare esperienza e livelli, sono strutturate come in World of Tanks, con la possibilità di creare plotoni che vanno da 3 a 5 aerei e di buttarsi in battaglia. Il gameplay, come abbiamo anticipato, è arricchito da alcuni obiettivi come scorte e bombardamenti che includono il fattore di protezione. A questo proposito è importante sottolineare che alcuni aerei sono dotati di un mitragliatore in coda che è controllato dall'intelligenza artificiale ma può essere comunque letale. Le mappe attualmente sono 10 e sono ambientate negli scenari tipici della seconda guerra mondiale. Paradossalmente, anche se si combatte in cielo, il dettaglio del terreno e degli effetti è maggiore grazie all'ottimizzazione dell'engine BigWorld. Inoltre le zone di gioco sono più ampie di quelle dedicate ai carri armati, per venire incontro all'elevata mobilità dei velivoli.

Nel blu, dipinto di blu

La componente più curata del titolo è, anche in questo caso, quella che riguarda i mezzi. D'altronde questi sono sempre davanti alla telecamera e la possibilità di sperimentarne le peculiarità e customizzarli nel dettaglio è parte integrante del gioco.

Lotta per il dominio dei cieli

I velivoli sono divisi in tre diverse categorie ovvero leggera, pesante e bombardiere e queste includono apparecchi provenienti dagli anni '30, '40 e '50 tra cui anche modelli che hanno dato vita all'aviazione moderna. Nella versione di beta test del titolo troveremo sessanta velivoli (che diventeranno settanta al lancio) ma, come per World of Tanks, il numero aumenterà via via includendo mezzi provenienti da svariate nazioni. Il gioco infatti sarà in continua evoluzione e gli sviluppatori hanno intenzione di implementare anche veivoli inglesi, giapponesi e persino italiani oltre a quelli russi, americani e tedeschi già presenti. Insomma, tra missioni, grafica migliorata, integrazione della modalità Ultimate Quest e gameplay rinnovato ci troviamo di fronte a un prodotto da tenere sicuramente sott'occhio, soprattutto se non vi spaventa la sfida e ovviamente se apprezzate la formula di World of Tanks, che fa da infrastruttura anche per World of Warplanes.

CERTEZZE

  • La formula di World of Tanks con un gameplay completamente differente
  • Formula free to play collaudata
  • Decine di velivoli riprodotti accuratamente

DUBBI

  • Per quanto rinnovato il motore grafico appare comunque limitato
  • Anche in questo caso il bilanciamento dovrà essere collaudato a lungo