Che Amazon fosse interessata al cloud gaming era inevitabile e scontato. Ieri l'annuncio di Amazon Luna ha rimarcato qualcosa di inevitabile: l'azienda nel tempo non è solo diventata il più grande negozio online del mondo, ma anche uno dei più efficienti e strutturati provider di servizi web. Il che si traduce in tantissimi server e in tutta quella tecnologia che, insieme ad altre, è necessaria per mettere in piedi un servizio di streaming dedicato ai videogiochi. Se a questa premessa aggiungiamo il crescente interesse di Amazon per il mondo dell'intrattenimento, tutto gli indizi portavano a Luna.
L'annuncio di ieri, in realtà, è stato un po' confusionario. Di base Amazon ha presentato Luna, il controller ufficiale disponibile per 49 dollari e il servizio Luna Plus, che almeno inizialmente richiederà 5,99 dollari al mese. Inoltre si è espressa su alcuni dettagli legati alla disponibilità della sua piattaforma, sulle prime presente solo negli USA, sull'integrazione inevitabile con Twitch (che Amazon possiede) e su una manciata di giochi da alcuni publisher, tra cui Capcom e Ubisoft. Il tutto, per ora, a 1080p e 60fps, con il traguardo del 4K e 60 fps raggiungibile nel futuro prossimo.
Nelle ore successive i dirigenti Amazon hanno però fatto trapelare alcuni dettagli extra. Da quanto detto, Luna darà ai singoli publisher l'opportunità di aprire dei "canali" tematici. Ubisoft, EA o Activision, ad esempio, potrebbe aprire il proprio, scegliere un prezzo mensile da richiedere agli utenti e inserirvi all'interno tutto il proprio catalogo. Un po' come accade per la TV satellitare, il singolo giocatore potrà costruirsi il suo palinsesto un pezzo per volta, creando così un abbonamento cucito attorno alle proprie esigenze.
In tutto questo, non è ancora chiaro come si inserirà Luna Plus: permetterà ai publisher più piccoli e agli sviluppatori indipendenti di finire sotto un unico cappello? Darà semplicemente accesso a giochi che Amazon si garantirà attraverso accordi singoli? Per avere questo tipo di risposta dovremo probabilmente attendere un pochino. Resta l'interesse per una "terza via" rispetto a quella scelta da Stadia, che punta comunque a vendere singoli giochi a prezzo pieno, e quella di xCloud e del Game Pass, interamente curata da Microsoft e basata su un singolo abbonamento.
Amazon tenterà di parlare, tramite Luna Plus, ai singoli giocatori, direttamente, ma soprattutto si metterà d'accordo con i publisher per offrire un ecosistema flessibile fatto di librerie dedicate ai singoli produttori e, forse, tematiche. Sportivi, RPG, sparatutto e via dicendo. Ci sono infinite possibilità, al momento anche un gran numero di punti interrogativi che nei prossimi mesi verranno pian piano sciolti. La volontà di essere sia publisher che fornitore di servizi lascia aperte due strade distinte: nella prima Amazon deve ancora dimostrare di essere un player credibile, nella seconda è già protagonista con i suoi AWS - Amazon Web Services. Il mercato dello streaming dei videogiochi è oggi piccolo, agli albori, ma la quantità e l'entità dei protagonisti che vi stanno investendo lascia intendere come molti lo vedano come il futuro. Staremo a vedere quale modello la spunterà sugli altri.