Siamo abbastanza sicuri che alcuni lettori si saranno infastiditi a vedere un altro articolo che parla di cinema su Multiplayer.it, un portale che dovrebbe trattare solo di videogiochi, acciderbolina. Potremmo sedare subito ogni polemica facendovi presente che nelle nostre pagine pubblichiamo un po' quel che ci pare (gnè, gnè!) oppure potremmo semplicemente sottolineare come i fumetti e i cinecomics siano diventati una parte integrante della cultura popolare nerd, senza contare che fino a pochi mesi sbavavamo tutti sullo Spider-Man di Insomniac. In molti, poi, hanno seguito i The Games Awards a notte fonda anche e soprattutto perché speravano di intravedere qualcosa di The Avengers Project, il misterioso tie-in prodotto da Square Enix, visto che sul palco sapevamo che sarebbero saliti i due registi, i fratelli Russo. Insomma, uno specialino dedicato ad Avengers: Endgame - questo il titolo del prossimo film! - ci stava tutto, anche perché sarebbe assurdo negare l'impatto mediatico che ha avuto la monumentale operazione congiunta Marvel/Disney negli ultimi dieci anni, un intreccio formato da venti film che son confluiti nella resa dei conti che nell'aprile del 2019 plasmerà il futuro di questo universo cinematografico. Continuate a leggere se volete saperne di più, ma attenzione agli SPOILER perché parleremo nel dettaglio degli ultimi film targati Marvel.
L'analisi del trailer
Cominciamo dalle ovvietà, dunque: il trailer. Ovviamente i fratelli Russo non si sono potuti sbilanciare molto, montando una manciata di scene che sostanzialmente ci confermano il nuovo status quo dei Vendicatori dopo la "decimazione", il termine ufficialmente assegnato per descrivere lo schiocco di Thanos che ha cancellato metà delle forme di vita nell'universo. La prima parte del trailer si concentra dunque su Tony Stark, alla deriva nello spazio - presumibilmente insieme a Nebula - dopo aver lasciato il campo di battaglia interstellare su cui hanno perso la vita numerosissimi eroi durante lo scontro con Thanos alla fine di Avengers: Infinity War. Iron Man lascia un messaggio alla sua amata Pepper, informandola che la situazione è davvero tragica e che probabilmente non si rivedranno più. Un breve stacco ci mostra quindi l'armatura appesa al chiodo - anzi... allo spaventapasseri, come nei fumetti! - di Thanos e il gigantesco Titano che parrebbe arrancare tra i campi di grano su un pianeta imprecisato.
Questo dettaglio contribuisce a confermare l'idea che le scene mostrate nel trailer si svolgano quasi subito dopo il finale di Avengers: Infinity War. La Vedova Nera informa Capitan America di quanto accaduto in tutto il mondo, mentre Thor appare più umano e impotente che mai, Bruce Banner passa in rassegna gli eroi deceduti - vediamo le foto di Scott Lang, Shuri e Peter Parker - e Occhio di Falco trucida un po' di yakuza a caso con una nuova identità segreta, Ronin. La voce narrante di Cap sembra confermare le indiscrezioni sul destino dell'ex Occhio di Falco, rimasto solo e giustamente incattivito dopo che lo schiocco ha disintegrato moglie e figli. Il trailer, però, si chiude subito dopo con un barlume di speranza. La Vedova Nera e Cap sembrerebbero avere un piano, per quanto disperato e privo di alternative, ma soprattutto c'è una scena, alla fine del trailer, che potrebbe essere la chiave per la rivincita dei Vendicatori: Ant-Man, creduto morto, compare al portone della base con la sua solita goffaggine. Ma non era rimasto intrappolato nel Regno Quantico?
Spazio alle congetture!
Prima di tutto, perché il quarto Avengers è sottotitolato Endgame? In realtà, questo titolo girava già da qualche mese - se l'era lasciato sfuggire uno dei collaboratori dei Russo, segnandolo nel proprio curriculum - e in italiano forse potrebbe sembrarvi senza senso, quando in realtà ce l'ha eccome. Torniamo allo scontro finale in Avengers: Infinity War. I nostri eroi sono alle strette e Thanos ha pugnalato Iron Man, così il Dottor Strange, che fino a quel momento si era assolutamente rifiutato di consegnare la Gemma del Tempo a Thanos, decide invece di arrendersi e poco prima di svanire nella decimazione dice a Tony: "Siamo a fine partita, ora". In inglese, la battuta era ovviamente: "We're in the endgame, now". Questo potrebbe significare che la decimazione, la scomparsa di tanti eroi e la sua stessa morte rientrino in un piano per far avverare quell'unica vittoria sui "quattordici milioni e seicento cinquemila" futuri possibili che lo Stregone Supremo aveva vagliato poco prima dello scontro.
Ovviamente noi sappiamo che le cose, in un modo o nell'altro, torneranno come prima della decimazione o quasi, perché a grandi linee conosciamo già il futuro commerciale del Marvel Cinematic Universe. Sappiamo, per esempio, che già in estate seguirà Spider-Man: Far from home, il nuovo film tutto incentrato sul giovane Arrampicamuri, e che nel 2020 dovrebbe arrivare anche Black Panther 2... nonostante Pantera Nera sia svanito nella decimazione insieme a Scarlet e Visione, protagonisti di una futura serie televisiva che andrà in onda su Disney+. La questione dei Guardiani della Galassia è un pelo più complicata, perché a Infinity War è sopravvissuto soltanto Rocket, ma fino a qualche tempo fa sapevamo per certo che Star-Lord e gli altri sarebbero tornati in Guardiani della Galassia Vol. 3. Nel frattempo, però, Disney ha licenziato il regista James Gunn e il cast si è schierato dalla sua parte. Dave Bautista, che interpreta Drax, ha addirittura minacciato di non tornare sul set e in questo senso la decimazione potrebbe essere manipolata per giustificare alcune assenze nei prossimi film. Resta però un problema: come potrebbero tornare in vita tutti questi eroi e la restante metà della vita nell'universo che Thanos ha cancellato?
La risposta potrebbe nascondersi in alcuni particolari e snodi narrativi degli ultimi film. Prendiamo Gamora, ad esempio: lei è l'unica Guardiana che non è morta a causa della decimazione, ma che è stata sacrificata da Thanos per ottenere la Gemma dell'Anima. Nel finale di Infinity War, subito dopo aver schioccato le dita, Thanos incontra una piccola Gamora in una sorta di dimensione onirica che potrebbe essere una semplice allucinazione, dovuta al rimorso, oppure il Mondo dell'Anima, una dimensione dentro la Gemma dell'Anima che alcuni personaggi, Gamora compresa, hanno visitato nei fumetti cui si ispirano i film. Si potrebbe persino pensare che le forme di vita scomparse siano state in realtà custodite nella Gemma dell'Anima: basterebbe quindi estrarle per rimettere ogni cosa al suo posto. A parte Heimdall e Loki che sono morti sull'astronave asgardiana, non fosse per il fatto che anche Loki avrà una serie TV tutta sua su Disney+. Ma quella potrebbe essere ambientata prima di tutto questo casino.
Un altro elemento chiave che potenzialmente potrebbe avere i mezzi per risolvere tutto è quell'imbranato di Scott Lang. Partiamo dal presupposto che negli ultimi film si è parlato davvero tanto di dimensioni alternative e realtà parallele, soprattutto a cominciare da Doctor Strange: è come se la Marvel e la Disney avessero voluto aggiornarci sull'esistenza di questi concetti in vista di un loro coinvolgimento. Se in Infinity War il Dottor Strange osservava milioni di futuri alternativi, in Ant-Man and the Wasp si approfondisce tantissimo la questione del Regno Quantico, la dimensione trascendentale in cui Janet Pym è rimasta intrappolata per trent'anni. Scott era piombato brevemente in questa dimensione nel finale di Ant-Man e ci è tornato nel sequel per salvare la madre della nuova eroina, Wasp. Il Regno Quantico è una dimensione interconnessa a tutte le altre dove il tempo non ha alcun significato e, nella scena dopo i titoli di coda di Ant-Man and the Wasp, il buon Scott si rituffa nel Regno Quantico per un esperimento. I Pym lo avvertono di fare attenzione ai vortici temporali, poi spariscono nello schiocco e Scott rimane da solo. Nel trailer di Endgame lo abbiamo visto presentarsi al cancello della base dei Vendicatori col furgoncino dei Pym in cui si trova il portale per il Regno Quantico: non sappiamo ancora come sia uscito, ma il Regno Quantico potrebbe offrire ai nostri eroi l'opportunità di viaggiare nel tempo e rimediare a molti sbagli.
In fondo i viaggi nel tempo sono un espediente narrativo all'ordine del giorno nei fumetti Marvel, anche se solitamente vige la regola che ogni alterazione verificatasi nel passato non cambia il presente ma genera una linea temporale alternativa. L'unico che se ne infischia di questa regola è il Dottor Destino che ha inventato il doomlock, un aggeggio che impedisce al passato di influenzare il presente, ma dato che il Dottor Destino nel Marvel Cinematic Universe (ancora) non c'è, questa potrebbe essere una precisazione da nerd. Nonostante ciò, i Russo hanno girato alcune scene molto strane che sono state trafugate nel corso dei mesi di riprese. Abbiamo visto in foto un Tony Stark coi capelli più grigi che indossava l'uniforme dello S.H.I.E.L.D. e abbiamo scoperto che Pepper indosserà un'armatura di Iron Man, forse assumendo l'identità di Rescue come nei fumetti. Inoltre sappiamo che i due registi hanno scelto un'attrice adolescente per interpretare Cassie Lang, la figlia di Scott, in Endgame: peccato che in Ant-Man and the Wasp fosse ancora una bambina. L'ipotesi più accreditata è che si verifichi un cosiddetto "timeskip" di almeno cinque anni, ma non solo: alcuni curiosi sono riusciti a riprendere sul set Ant-Man in compagnia di Capitan America, Thor e gli altri... all'epoca della battaglia di New York con cui si concludeva il primo Avengers. Solo che in quel film Ant-Man non c'era. E quindi?
E quindi possiamo continuare a fare un sacco di congetture, ma i Russo sono quelli che hanno girato scene extra per confondere i fan e che hanno infilato Hulk nel trailer di Infinity War nonostante poi il Golia Verde non comparisse per niente nella battaglia finale in Wakanda. Alcune di queste indiscrezioni, insomma, potrebbero essere completamente false, veri e propri tiri mancini per confondere le acque e mantenere una certa suspense fino ad aprile. Abbiamo però una certezza assoluta ed è Capitan Marvel. È lei che Nick Fury chiama nella scena dopo i titoli di coda di Infinity War, poco prima di scomparire nella decimazione. Non sappiamo dove sia stata finora e perché non sia rimasta sulla Terra: per conoscere le risposte a queste domande dovremo aspettare marzo e l'uscita del film dedicato a questa nuova eroina. Sappiamo però che Capitan Marvel è l'eroina più potente del Marvel Cinematic Universe e che sarà lei il pezzo da novanta che i Vendicatori schiereranno contro Thanos nello scontro decisivo. E qualcuno pensa che sarà sempre lei a prendere le redini degli Avengers nella fase successiva del Marvel Cinematic Universe. Sembra infatti che Chris Evans, l'attore che interpreta Capitan America, abbia concluso la sua collaborazione, come ha lasciato intendere in vari messaggi sui social. Endgame, insomma, potrebbe chiudere il cerchio su alcuni eroi, in un catartico scontro finale a colpi di sacrifici. Dovremo aspettare ancora qualche mese per capire meglio la portata di questo nuovo film che, ora come ora, si prospetta come uno dei più attesi di sempre.