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Bayonetta 3: l'ultimo provato prima della recensione dell'esclusiva Nintendo Switch

Manca ormai pochissimo all'arrivo di Bayonetta 3 e ora possiamo dirvelo: lo stiamo già giocando da un po'. Prima della recensione c'è tempo per un ultimo provato.

PROVATO di Aligi Comandini   —   13/10/2022

Con tutti i dubbi che hanno circondato PlatinumGames negli ultimi anni, i fan di vecchia data della strega con gli occhiali hanno vissuto in modo a dir poco tormentato il lungo periodo tra l'annuncio e l'uscita di Bayonetta 3. Sono tante le risposte che il team giapponese deve dare ai suoi fan con questo gioco, e l'hype non ha fatto che aumentare di ora in ora dopo gli ultimi trailer, specie con il giorno del lancio ormai a un passo.

Anche noi ovviamente abbiamo atteso col fiato sospeso questo ritorno, ma, da privilegiati quali siamo, abbiamo avuto modo di mettere le mani sulla sinuosa creatura dei PlatinumGames prima del tempo. In attesa dell'inevitabile recensione, però, l'inossidabile NDA di Nintendo ci permette di regalarvi qualche informazione aggiuntiva sul gioco con un nuovo provato di Bayonetta 3; non potremo entrare troppo nei dettagli, ovviamente... eppure dai pochi spiragli che la casa di Mario ci ha concesso per questo pezzo si intravedono già sprazzi di grandezza e follia.

La strega perfetta

Dovete muovervi rapidamente in Bayonetta 3? La Mimesi Demoniaca è una manna per raggiungere rapidamente la destinazione, o altro...
Dovete muovervi rapidamente in Bayonetta 3? La Mimesi Demoniaca è una manna per raggiungere rapidamente la destinazione, o altro...

Dover parlare del gioco con queste limitazioni è una mezza maledizione, in tutta sincerità: Bayonetta 3 è un titolo che stiamo osservando da tempo con un'espressione degna della miglior triglia essiccata, increduli davanti a quello che succede di capitolo in capitolo. Parte di noi vorrebbe raccontarvi tutto ciò che abbiamo visto, ma al contempo sarebbe un peccato mortale rovinare anche solo una minima parte di queste sorprese, quindi - anche per evitare che i ninja di Nintendo ci imprigionino (meritatamente) per il resto della vita - quest'oggi ci limiteremo a parlare del gameplay del gioco. Fortunatamente, si tratta di carne al fuoco più che sufficiente per un articolo sostanzioso, dato che non abbiamo avuto modo di provare solo la protagonista che dà il nome al tutto, ma anche la nuova arrivata Viola, e le differenze tra le due streghe sono tutto fuorché marginali.

Meglio partire con Bayonetta, perché in questo capitolo le meccaniche base sono in larga parte rimaste quelle che avete imparato ad apprezzare nei precedenti episodi, tuttavia le novità sono tali e tante da trasformare in larga parte l'approccio agli scontri. Nello specifico, la caratteristica primaria di Bayonetta risiede nella capacità di cambiare armi a piacere, ma rispetto al secondo capitolo della saga ora non si può più equipaggiarne una ai piedi e una alle mani, e si usano quindi due configurazioni con un'arma singola ognuna.

Potrebbe sembrare una semplificazione, ma è invero una necessità legata al fatto che ogni arma corrisponde a un demone e a una specifica trasformazione chiamata Mimesi Demoniaca: questa, una volta attivata (basta premere due volte il tasto per la schivata) garantisce speciali abilità di movimento, utilizzabili per attraversare con grazia le mappe. Non possiamo descrivervi con precisione tutti gli usi della Mimesi nel gioco, voi sappiate solo che le abilità di movimento offerte sono alquanto utili per navigare le mappe generalmente più estese e variegate di questo Bayonetta. Eppure l'elemento più fresco del gameplay non è questa trasformazione, bensì la possibilità di evocare direttamente in combattimento i demoni legati alle armi, sfruttando la barra del potere magico della protagonista.

Avevamo inizialmente parecchi dubbi su questa meccanica di evocazione: persino negli spettacolari trailer recenti, dopotutto, ci aveva dato l'impressione di essere una bastardizzazione del sistema di combattimento originale della serie, col concreto rischio di mandare in caciara gli scontri più affinati. Invece non avremmo dovuto dubitare della maestria di Platinum nel campo degli action, dato che i mostri sono integrati quasi alla perfezione nelle battaglie. Questi, infatti, non solo sono controllabili con più precisione del previsto, ma i tre che oggi possiamo descrivere sono completamente diversi tra di loro, e rappresentano a tutti gli effetti delle "combo finali" liberamente controllabili non appena raggiunta una posizione di sicurezza, capaci di ribaltare situazioni rischiose o massimizzare il vantaggio raggiunto combattendo normalmente.

Bayonetta 3: le evocazioni dei demoni si integrano perfettamente con il sistema di combattimento. Non bastasse, hanno mosse uniche e caratteristiche estremamente diverse
Bayonetta 3: le evocazioni dei demoni si integrano perfettamente con il sistema di combattimento. Non bastasse, hanno mosse uniche e caratteristiche estremamente diverse

Per chiarirci, i demoni hanno mosse direzionali esattamente come Bayonetta, possono usare poteri unici - Madame Butterfly, ad esempio, paralizza i nemici con baci a distanza, mentre il lento e poderoso Gomorrah può morderli e scagliarli in aria - e uno di loro, Phantasmaraneae, è persino direzionabile a piacere in combattimento, tuttavia utilizzarli lascia Bayonetta inerme e basta subire un colpo perché l'evocazione si interrompa. Tra i loro utilizzi, peraltro, c'è la possibilità di evocarli all'istante proprio per concludere le combo normali o persino a mo' di contromossa, e alle volte è obbligatorio chiamarli in campo per spezzare delle barriere energetiche che praticamente tutti i nemici più poderosi del gioco sono in grado di evocare.

È un bell'equilibrio generale, perché pur con meno varietà legata all'equipaggiamento di armi singole, le mosse aggiuntive da apprendere per ogni strumento di morte sembrano in generale molte di più, e i giocatori esperti cercheranno di affidarsi alle schivate perfette invece che ai demoni, per motivazioni che dettaglieremo in sede di recensione. Per la cronaca... le suddette armi ancora una volta sono favolose, e le due aggiuntive di cui possiamo parlare ci hanno già conquistato; la nostra preferita? Due yo-yo infuocati che funzionano in modo molto simile alle motoseghe di Bayonetta 2 (mantenere premuto l'attacco li fa roteare sul nemico a lungo, massimizzando i danni), ma con un raggio molto più ampio, una miriade di abilità di movimento, e la capacità di fare notevoli disastri su gruppi di nemici.

La magia è punk

Bayonetta 3: Viola è più difficile da usare efficacemente di Bayonetta, ma sta proprio lì il bello. Dovrete posizionarla alla perfezione per massimizzarne l'efficacia
Bayonetta 3: Viola è più difficile da usare efficacemente di Bayonetta, ma sta proprio lì il bello. Dovrete posizionarla alla perfezione per massimizzarne l'efficacia

Viola, dal canto suo, offre un'esperienza del tutto diversa da questa Bayonetta evoluta, concentrandosi su un sistema di combattimento più semplice, ma anche significativamente più legato al tempismo e al posizionamento perfetto. La ragazza ha infatti solo una katana a disposizione, tuttavia in battaglia le sue mosse sono marcatamente più integrate con il demone che può evocare: Cheshire. Chiamare in aiuto questo grosso gattone, peraltro, non porta Viola a danzare in preda a una sorta di trance, perché il micio combatte autonomamente quando viene evocato; semplicemente, se è in campo, Viola è costretta a menare le mostruosità che si trova davanti a mani nude e perde buona parte delle abilità correlate alla sua spada, tra cui una serie di potenti mosse caricate e le parate perfette.

Queste ultime sono la vera star del sistema: Viola, esattamente come Bayonetta, può rallentare il tempo col Witch Time e ottenere enormi vantaggi, ma per farlo non deve schivare all'ultimo momento gli attacchi, bensì proprio pararli. Tal trovata modifica sensibilmente l'approccio agli scontri della ragazza, rendendo più importante riposizionarsi con precisione tra un nemico e l'altro, e studiare i pattern di ogni minaccia. Persino il set di mosse di questa guerriera sembra pensato per favorire battaglie più ponderate: non si possono semplicemente tirare fendenti a caso con Viola, poiché la maggior parte delle sue mosse speciali la muovono o lanciano la sua katana in qualche modo, e se la si sposta senza criterio diventa davvero difficile ottimizzarne gli assalti. Ah, Cheshire dal canto suo può anche in questo caso chiudere le combo a mo' di colpo finale, e in certe situazioni in cui è necessario fare molti danni in poco tempo questa meccanica non si può assolutamente ignorare.

Bayonetta 3: quando evocate Cheshire tenete a mente che Viola può ancora muoversi, e seppur disarmata picchia durissimo.
Bayonetta 3: quando evocate Cheshire tenete a mente che Viola può ancora muoversi, e seppur disarmata picchia durissimo.

Volete dell'altro? Purtroppo oggi ci dobbiamo fermare qui, ma state tranquilli, ci sono ancora una miriade di sorprese in serbo per i fan della serie in questo capitolo e non vediamo l'ora di parlarvene nel dettaglio. Non manca molto alla recensione e lì vi diremo se è davvero valsa la pena di aspettare così a lungo il ritorno della strega di PlatinumGames.

Non possiamo ancora svelarvi i segreti di Bayonetta 3, ma una cosa possiamo dirvela: il sistema di combattimento per ora ci sembra una bomba, e l'inserimento di Viola e delle evocazioni demoniache sembra averlo reso ancor più vario e divertente rispetto a quanto visto nei già eccelsi capitoli passati. Non manca molto all'arrivo della strega e della nostra recensione. State pronti.

CERTEZZE

  • Combat system eccelso, con evocazioni integrate alla grande
  • Viola è una bella aggiunta, che varia sensibilmente l'approccio agli scontri

DUBBI

  • Ci sono troppe cose che ancora non possiamo dirvi