Tanto tuonò che piovve. Alla fine la discussa e chiacchierata modalità Battle Royale Call of Duty Warzone è arrivata e lo fa slegandosi dallo stesso Modern Warfare, proponendosi al grande pubblico del tutto gratuitamente. Free-to-play con tanto di cross play e cross save. La mossa di rendere disponibile Warzone per tutti fa parte della nuova strada intrapresa da Infinity Ward che con l'ultima iterazione aveva abbandonato la monetizzazione post lancio basata su DLC e casse premio in favore di contenuti gratuiti e un trasparente sistema di stagioni, seguendo quanto fatto da Fortnite in questi ultimi tempi. Una scelta questa che ha azzerato il problema della divisione dell'utenza, niente più scissione tra paganti e non, il tutto in favore della fidelizzazione del pubblico. E sembra proprio che i numeri stiano dando ragione allo studio americano. Warzone sarà un successo? Forse è presto per dirlo, ma da quanto mostrato sinora ci sono tutte le probabilità che possa esserlo.
Una mappa enorme
Call of Duty Warzone parte da queste basi per proporre un'esperienza di gioco che sembra voler essere non una semplice riedizione in salsa Call of Duty delle meccaniche Battle Royale. Ma nemmeno un banale pout-pourri delle altre esperienze simili degli ultimi mesi. E vista l'alta volatilità del pubblico in questo genere di giochi è necessaria una idea di partenza forte per sopravvivere. In tal senso Warzone sembra avere degli assi niente male da giocare. La mappa è enorme, gigantesca, si parla di nove chilometri quadrati contro i tre scarsi di quella di Blackout di Black Ops IV, fatta apposta per ospitare un massimo di 150 giocatori in partite tutti contro tutti o in squadre da due o tre giocatori. L'ambientazione non è esotica, ma prettamente urbana, anche se non mancano zone innevate o fattorie. Siamo a Verdansk, di fatto si combatte in quartieri e periferie che dovremmo ben conoscere, anche se a livello di colpo d'occhio non sembra sia stata fatta una veloce operazione di copia e incolla delle mappe multiplayer e coop. Ecco quindi che ci possiamo lanciare in quartieri dai nomi che suonano familiari come Stadium, Boneyard, Trainyard, Quarry e molti altri. Una mappa di tali dimensioni non può non prevedere mezzi per spostarci rapidamente quando si sta avvicinando la zona letale piena di gas: è possibile pilotare elicotteri, quad, jeep "leggere", SUV e blindati veri e propri. Ogni mezzo ha caratteristiche peculiari non solo in merito a velocità e blindatura, ma anche e sopratutto in termini di capienza, di persone e soprattutto di cose da portare. Spostarsi in velocità, ma sopratutto in sicurezza è fondamentale quindi: i mezzi non sono un semplice "mezzo" (scusateci il pessimo gioco di parole) ma giocano un ruolo fondamentale al pari del bottino e di tutto quello che potremo raccogliere in battaglia.
Battle Royale e Plunder
Ma dove Warzone si allontana dalla formula classica di gioco di un Battle Royale standard è nel modo in cui arricchisce il "metagame" interno al gameplay stesso. Due le modalità di gioco, quella standard Battle Royale e quella dove lo scopo non è scappare dal gas letale quanto accumulare denaro, Plunder. In entrambe uccidendo avversari, raccogliendo soldi in giro per la mappa o portando a compimento contratti (in solitaria o di squadra) ci viene data la possibilità di comprare nelle cosiddette Buy Stations armature, munizioni, maschere antigas, UAV, diversi tipi di Killstreak o i Drop kit, ovvero loadout personalizzati alla stregua di quelli del multiplayer classico. È importante sapere che le Killstreak si possono ottenere solo così, in modo da limitare l'utilizzo da parte di chi arriva alla fine. Ma soprattutto possiamo acquistare il rientro per uno dei nostri compagni di squadra che ci hanno lasciato. Di conseguenza scegliere se pensare a se stessi o al bene del team giocherà un ruolo fondamentale nei momenti più difficili della partita con conseguenze di grande impatto. Inoltre in Plunder, dove guadagnare denaro è l'obiettivo del gioco, possiamo anche fare in modo di attivare, pagando, i Cash Deposit Balloon, in modo da "mettere in banca" i soldi tra, presumibilmente, una morte e l'altra. Ma se i nostri eventuali compagni di squadra non vogliono aiutarci c'è un altro modo per tornare in partita, unicamente però nelle fasi iniziali della modalità Battle Royale. La prima volta che si viene uccisi, o per meglio dire catturati, veniamo portati nelle docce del Gulag dove fare un tiratissimo uno contro uno in opposizione a un altro sventurato che determina chi tornerà nella Warzone. Il bello è che mentre aspettiamo il nostro turno possiamo anche lanciare delle sassi verso chi si sta giocando la possibilità di tornare in vita prima di noi, aiutandolo o magari sviandolo portando a veloce dipartita.
In chiusura di questa prima infornata di notizie su Warzone, e in attesa del lancio previsto per la sera del dieci marzo, bisogna necessariamente chiarire la differenza tra chi ha Modern Warfare e chi invece scaricherà solamente Warzone.
I possessori del gioco completo trasporteranno tutti i loro progressi, compresi oggetti estetici e armi, in Warzone, continuando poi ad accumulare esperienza nella crescita globale di entrambi i contenuti.
Alla stessa maniera chi non ha il gioco completo trasporterà quanto guadagnato in Warzone in Modern Warfare nel caso lo comprasse. Iniziando però a fare tanto spazio sull'hard disk visto il peso di questo nuovo contenuto gratuito.
Non ci resta ora che giocare, l'appuntamento è fissato per la serata del 10 marzo alle ore 22.
Successivamente arriverà un provato che racconterà le nostre sensazioni pad alla mano!
Warzone pare non essere il solito Battle Royale fotocopia, la doppia modalità di gioco sembra diversificare a dovere un'esperienza di gioco che potrebbe dire la sua in un settore ad alto rischio e ad elevata "volatilità". C'è da capire bene quanto possa funzionare il metagame interno, ma senza dubbio il Gulag è qualcosa di azzeccato e sulla carta decisamente elettrizzante.
CERTEZZE
- Doppia modalità di gioco
- Il Gulag
DUBBI
- Quale sarà la monetizzazione?