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Clair Obscur: Expedition 33, abbiamo visto in anteprima l'affascinante RPG a turni ispirato alla Belle Époque

Siamo volati a Parigi per incontrare gli sviluppatori di Clair Obscur: Expedition 33, che ci hanno svelato tantissimi dettagli su questo ambiziosissimo progetto.

ANTEPRIMA di Gianluca Musso   —   28/08/2024
I protagonisti di Clair Obscur: Expedition 33
Clair Obscur: Expedition 33
Clair Obscur: Expedition 33
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Come fa un indie sconosciuto, sviluppato da un manipolo di giovanissimi sviluppatori francesi, ad emergere improvvisamente come uno dei videogiochi più interessanti mostrati all'interno di quello che in molti sono d'accordo nel definire il migliore Showcase Xbox degli ultimi anni?

Non ne ha idea nemmeno Guillaume Broche, creative director di Sandfall Interactive, che ci ha confessato tutta la sorpresa del team a fronte della fantastica accoglienza che il pubblico ha riservato al loro titolo d'esordio, quel Clair Obscur: Expedition 33 che ha saputo catturare l'attenzione di tutti per la sua clamorosa direzione artistica, durante l'evento dello scorso giugno.

Lo abbiamo incontrato qualche settimana fa durante una rapida incursione a Parigi, l'occasione perfetta per farci raccontare da lui e dagli altri membri del team tutte le caratteristiche principali del loro progetto, di cui in effetti si sapeva ben poco, al momento dell'annuncio. Guillaume ci ha mostrato una demo di circa un'ora e ci ha svelato un gran numero di dettagli su Clair Obscur: Expedition 33.

Carattere da vendere

Provate a immaginare, per un attimo, la tipica fisionomia di un gioco di ruolo a turni. Ecco, c'è una buona probabilità che con la mente abbiate richiamato l'estetica di un qualsiasi JRPG, un genere i cui rappresentanti sono bene o male tutti accomunati dall'assoluta fedeltà a uno stile artistico dal forte sapore orientale.

L'immaginario alla base dell'universo di Clair Obscur: Expedition 33 ha davvero del potenziale
L'immaginario alla base dell'universo di Clair Obscur: Expedition 33 ha davvero del potenziale

Forse proprio per questo riflesso inconscio il trailer di Expedition 33 è rimasto così scolpito nella curiosità collettiva: un RPG a turni dalla forte identità occidentale - anzi, decisamente europea - e ambientato in un mondo dichiaratamente ispirato alla brillante eleganza della Belle Époque parigina, in cui le linee architettoniche della capitale francese sono le radici distorte e piegate di un'ambientazione fantasy dal potenziale straordinario.

Non a caso l'annuncio stesso si è focalizzato sul racconto di questo suggestivo universo, una realtà alternativa in cui la città di Lumière, di cui sappiamo ancora pochissimo, è minacciata dall'entità nota come la Pittrice, che si risveglia periodicamente dal suo letargo per dipingere un numero sulla superficie di un monolito maledetto. Chiunque ha la stessa età del numero diventa immediatamente polvere, ecco perché gli abitanti organizzano ormai da decenni delle spedizioni volte a fermarla, a cui partecipano le persone che stanno per scomparire sotto il suo maleficio.

Maelle, la sorella adottiva del protagonista, e la più giovane tra i membri della spedizione 33
Maelle, la sorella adottiva del protagonista, e la più giovane tra i membri della spedizione 33

I nostri protagonisti, Gustave e gli altri membri del party, sono le persone scelte per la spedizione numero 33 e si troveranno ad affrontare le stesse minacce che hanno spazzato via tutte quelle precedenti, quindi non abbiamo fatto fatica a credere agli sviluppatori quando ci hanno spiegato come la componente narrativa del loro RPG potrà prendere una piega discretamente matura, oltre che oscura. Da questo punto di vista, non ci ha sorpreso scoprire che Sandfall ha preferito impostare l'avventura seguendo una struttura dal forte taglio lineare, suddividendola in livelli indipendenti, con l'obiettivo dichiarato di focalizzare tutta l'esperienza sul racconto. Siamo sinceramente curiosi di scoprire cosa lo studio riuscirà a mettere in piedi sul fronte narrativo, anche perché molta della fortuna di Expedition 33 dipenderà proprio dalla sua capacità di raccontare una storia avvincente e di qualità.

Un classico sistema di combattimento a turni, ma "reattivo"

La direzione artistica fuori scala di cui gode il progetto del piccolo e giovane team francese - circa 30 sviluppatori, tutti sui 30 anni - non è però stato l'unico motivo per il quale il suo trailer d'annuncio è stato tra i più apprezzati dell'intero showcase. Se state leggendo queste righe, vorrete sicuramente saperne di più sul suo gameplay, apparentemente in grado di conciliare un classico sistema di combattimento a turni, con la dinamicità tipica dei migliori action.

Guillaume, mostrandoci una corposa demo che si sviluppava attraverso un livello ambientato in un fondale sottomarino, ci ha spiegato che Sandfall si è ovviamente ispirata ai canoni tipici degli JRPG, ma ha voluto rendere il combattimento "reattivo", innestando al suo interno delle meccaniche estrapolate dal genere degli action, come i contrattacchi, le schivate, i salti e una serie di quick time event che garantiranno di infliggere un danno considerevolmente maggiore se azzeccati col giusto tempismo. Naturalmente Expedition 33 non ha nulla a che vedere con lui, ma il direttore creativo dello studio ci ha confidato che tutte queste meccaniche sono in qualche modo state suggerite da Sekiro: Shadows Die Twice, ecco perché ad esempio alcuni nemici avranno una barra dell'equilibrio che una volta esaurita li renderà inermi per alcuni turni.

Ecco come appare l'interfaccia nei combattimenti a turni di Clair Obscur: Expedition 33
Ecco come appare l'interfaccia nei combattimenti a turni di Clair Obscur: Expedition 33

Per avere la meglio su nemici e boss - che per quel che abbiamo visto ci sono sembrati molto ispirati - non sarà solo necessario gestire strategicamente lo scontro, combinando adeguatamente le abilità dei membri del gruppo e sviluppando delle build che hanno tutto il potenziale per essere molto complesse, considerata la mole di abilità, armi ed equipaggiamenti intravisti nella demo. No, saremo anche chiamati ad apprendere ed assorbire gli schemi d'attacco dei nemici, reagire prontamente alle loro mosse con le parate, sfruttare tutte le finestre per i contrattacchi e, in alcuni casi, puntare ai punti deboli degli avversari con dei colpi mirati, come quelli proiettati dal braccio meccanico di Gustave. Gli sviluppatori ci hanno raccontato di voler realizzare un'esperienza bilanciata in termini di difficoltà, ma quando abbiamo chiesto a Broche di smettere di concatenare schivate e parate perfette, abbiamo scoperto che i nemici infliggono danni davvero ingenti alla salute dei personaggi: imparare ad utilizzare tutte le contromisure durante il combattimento non è quindi solo caldamente consigliato, ma sarà necessario alla sopravvivenza di tutti i membri della trentatreesima spedizione.

La demo di Clair Obscur: Expedition 33 che abbiamo ammirato si svolgeva in un suggestivo scenario sottomarino
La demo di Clair Obscur: Expedition 33 che abbiamo ammirato si svolgeva in un suggestivo scenario sottomarino

Rimandiamo qualsiasi giudizio a quando lo potremo provare in prima persona, tuttavia vi confessiamo di avere delle ottime sensazioni sul gameplay e, nello specifico, sul sistema di combattimento di Clair Obscur: Expedition 33, osservando quanto questo sia profondo e stratificato ma anche dinamico, avvolgente e serrato. L'unica preoccupazione verte sulla ripetitività dei quick time event dopo ore di gioco e sulla possibile evoluzione del gameplay, che rischia secondo noi di soffrire sotto il peso della poca varietà, sul lungo periodo.

Un RPG per tutti

Chiacchierando con Guillaume e gli altri sviluppatori, abbiamo avuto modo di soffermarci per qualche minuto sul grado di sfida che Expedition 33 saprà proporre, poiché in un'epoca in cui tutto finisce con l'essere accomunato al genere dei soulslike, volevamo avere abbastanza elementi per assicurarvi che l'RPG di Sandfall non lo è affatto.

Il boss che abbiamo osservato alla fine della demo di Clair Obscur: Expedition 33
Il boss che abbiamo osservato alla fine della demo di Clair Obscur: Expedition 33

È vero, la progressione attraverso i livelli è scandita dalla presenza dei checkpoint, l'unico punto dove si possono gestire le statistiche del gruppo e a i quali si ritorna in caso di sconfitta. Molti nemici avranno degli schemi d'attacco unici e per schivarli dovremo necessariamente imparare i loro schemi, assorbendone movenze e attacchi. L'esplorazione, neanche a farlo apposta, sarà comunque spronata dalla presenza di numerose missioni legate a una manciata di personaggi secondari. E, in ultimo, bastano pochissimi errori per andare al tappeto, se non si schivano o deflettono efficacemente gli attacchi nemici.

Forse più di qualcuno starà dicendo adesso che allora Clair Obscur: Expedition 33 è proprio come un soulslike, ma i ragazzi di Sandfall hanno tenuto a precisare che il gioco proporrà diverse impostazioni di difficoltà e sarà dedicato tanto a chi vuole semplicemente godersi la storia del suo universo, quanto ai videogiocatori hardcore a cui sono rivolte tantissime accortezze, come ad esempio i punti esperienza aggiuntivi che si ricevono quando si completa un combattimento senza prendere danno.

Un'ora di gameplay dopo, proviamo forse ancora più attrazione nei confronti di Clair Obscur: Expedition 33, un gioco di ruolo realizzato da uno studio giovane e piccolissimo, che senz'alcuna valida ragione ha saputo miscelare dal nulla tutti gli ingredienti per una vera hit. Manca ancora diverso tempo all'uscita del gioco e dovremo necessariamente attendere di provarlo in prima persona per capire quali saranno le vere ambizioni del progetto, ma per il momento una direzione artistica che si preannuncia clamorosa e un gameplay capace di proporre un'alternativa ai classici stilemi degli JRPG ci fanno essere alquanto ottimisti, in merito al titolo d'esordio di Sandfall Interactive.

CERTEZZE

  • Direzione artistica fuori scala
  • I combattimenti a turni reattivi rischiano di essere l'evoluzione di cui i JRPG avevano bisogno
  • La storia ha un ottimo potenziale

DUBBI

  • I quick time event, alla lunga, potrebbero stancare
  • Nel corso dell'avventura il gameplay si evolverà a sufficienza?