Che cosa succede quando svesti i panni di uno dei personaggi dei videogiochi più amati per tornare a vestire quelli del supereroe di tutti i supereroi, ma l'unica cosa che ti ritrovi tra le mani è una calza piena di cryptonite? Beh, se sei Henry Cavill succede che Amazon ti mette nel team destinato a dare forma all'universo cinematografico di Warhammer 40,000, sia in veste di produttore che di attore, assicurandosi da subito una grande visibilità. Ma di che cosa stiamo parlando e perché si tratta anche di un'enorme responsabilità?
Warhammer 40,000, chiamato anche Warhammer 40K, è in primis un gioco di miniature, ma è anche un universo da milioni e milioni di mondi da una parte pieno di potenziali spunti narrativi e dall'altra difficile da affrontare. Farlo significa avere a che fare con i limiti imposti da Games Workshop, estremamente protettiva con il suo tesoro, e significa misurarsi con una tipologia di sostenitori fedele a mitologia, regole e atmosfera di un universo estremo in ogni sua parte, difficile da vendere al pubblico di massa. Ma il successo ottenuto dal brand nei videogiochi, la robusta fanbase e l'influenza nell'immaginario collettivo dell'estetica di Warhammer potrebbero dare a Cavill le armi necessarie per tirare fuori qualcosa di convincente senza stravolgere nulla. Ed è una prospettiva esaltante, anche se dovremo aspettare diversi mesi prima di vedere qualcosa. Nel frattempo, però, possiamo spendere qualche parola per approfondire cosa è Warhammer 40K.
Che cosa è Warhammer 40,000?
Dopo mesi di negoziazioni, Amazon è ormai vicina a chiudere l'accordo per trasformare in serie e film i diritti di Warhammer 40,000, tanto vicina da aver già annunciato che Henry Cavill sarà attore e produttore all'interno di un franchise destinato a diventare un universo cinematografico. Certo, non è detto che l'impresa riesca, ma dalla sua Cavill ha la potenza economica di Amazon, l'esperienza di Vertigo Entertainment e la passione fin da ragazzo per il gioco di miniature targato Games Workshop.
Nato dalle costole di Warhammer Fantasy, Warhammer 40,000 è un gioco di guerra a turni che mescola miniature da spostare su una mappa a tiri di dadi da sei facce per decidere l'esito di spostamenti, attacchi e manovre difensive. Ma questa definizione sta stretta a quello che è il franchise rappresenta per gli appassionati. Warhammer 40,000 non è solo un gioco di miniature.
Warhammer 40,000 è l'erede dei grandi giochi di miniature che hanno formato molti sviluppatori di giochi e videogiochi. Warhammer 40K è un universo pieno di razze in lotta che si è evoluto attraverso 9 edizioni uscite tra il 1987 e il 2020. Warhammer 40,000 è una galassia di modelli di eroi, mezzi e alieni da assemblare, dipingere, mostrare e vendere a caro prezzo. Warhammer 40,000 è un mondo di scenari di battaglia curati fino all'ultimo ciuffo d'erba. Warhammer 40,000 è videogiochi, tanti e resi possibili da dei fa affamati. Warhammer 40,000 è tornei ed eventi in tutto il mondo ed è anche grazie a questi che ha mantenuto il suo successo sedendo stabilmente sul trono di gioco di miniature più famoso del pianeta. Ma se alla base di tutto non ci fosse stato un regolamento valido, tanto semplice da capire e gestire quanto profondo, tutto questo non sarebbe avvenuto.
Il regolamento di Warhammer 40,000 è stato arricchito, strutturato e bilanciato attraverso ben nove edizioni che hanno visto modifiche importanti ai cosiddetti Codex e svolte come l'introduzione delle unità di grandi misure. Ma le basi del gioco non sono mai state stravolte e a ragione. D'altronde funzionano decisamente bene nel connubio tra gioco di ruolo con modificatori e abilità e gioco di guerra con movimento libero. Ci sono, infatti, dadi a 6 facce, che determinano il successo di attacchi e diverse, e schede tecniche con modificatori e abilità, ma non ci sono caselle in cui piazzare le miniature.
Troviamo invece righelli e segnalini per misurare le distanze, l'area colpita da un attacco e via dicendo. Può quindi capitare di discutere con l'avversario su quel millimetro permetterebbe a una sua unità di arrivare a distanza di attacco da una delle nostre, ma le discussioni fanno parte del gioco e si tratta di un'evenienza risolvibile con un pizzico di fairplay, tirando un dado per lasciare decidere a chi fa il punteggio più elevato o spulciando le regole che includono specifiche come "interamente dentro". L'unica cosa da non fare, insomma, è avere fretta.
Warhammer 40,000 è un titolo complesso e poco importa che le missioni abbiano velocizzato la fase di preparazione della battaglia. Basti pensare che la mappa ha una larghezza consigliata di 1.1 metri, ma la lunghezza varia in base ai desideri dei giocatori, alle dimensioni delle armate o alla complessità della campagna. Inoltre il gioco è strutturato in sette fasi che separano la gestione del movimento da quella dei vari tipi di scontro ed è necessario tenere conto delle regole per gli scontri corpo a corpo, di quelle per i confronti psionici, della gestione delle unità che possono includere uno o più modelli, delle opzioni di equipaggiamento e di eventualità come un terreno particolarmente irregolare che rende complicato piazzare le unità. Ma una volta presa dimestichezza con le regole essenziali, diventa subito chiaro il perché questo gioco abbia tanti appassionati.
Questo, lo abbiamo detto, senza dimenticare le miniature Citadel Miniatures Limited, che oltre a trasformarsi in lauti guadagni per Games Workshop sono apprezzate dagli appassionati di modellismo, e senza dimenticare la dimensione narrativa, quella che sarà centrale, si spera, nell'universo cinematografico di Warhammer 40,000.
L'universo di Warhammer 40,000
Ambientato in un futuro lontano 38 mila anni, l'universo in guerra di Warhammer 40,000 mescola armi da mischia, armi futuristiche, codici cavallereschi, creature alla alien e orchi spaziali in un unico calderone chiamato Materium. Ed è qui vivono le creature fisiche, compresi gli umani e quindi gli Space Marine, emblema di Warhammer 40,000. Ma al di la dello specchio c'è anche uno spazio fatto di energie psichiche, l'Immaterium, parte essenziale una cosmologia che include anche demoni, divinità e la corruzione del caos, come in Warhammer Fantasy un elemento centrale dell'iconografia del gioco. Non a caso non manca l'Inquisizione, collocata in un contesto più ampio ma sempre al servizio di un potere centrale anche qui nelle mani dell'umanità.
Gran parte del piano materiale è occupato dagli umani e più precisamente dall'Imperium of Man, un impero non più integro e dominante come in passato, ma comunque sconfinato e composto da milioni di mondi che guardano alla guida dell'Imperatore-Dio. Guardano, quindi, alla Terra, il pianeta natale degli esseri umani e quindi degli Space Marine, soldati modificati con impianti, e dei Primarchi, Space Marine migliorati geneticamente con il DNA dell'Imperatore. Proprio tra questi ci aspettiamo di vedere Henry Cavill , considerando l'aura superumana che lo circonda, anche se potrebbe trovarsi a suo agio in molti altri ruoli. D'altronde le vicende di Warhammer 40,000 includono innumerevoli eroi, schiere di fondamentalisti e in generale figure di spicco di ogni genere, a partire dalla sfera religiosa per arrivare agli assassini, che fanno parte di una narrazione tentacolare e sterminata.
Per costruire serie e film è possibile attingere da centinaia di storie tra guerre civili, tradimenti e diaspore, come quella che ha portato alla divisione degli Space Marine, trasformati da un esercito in capitoli da 1000 soldati ognuno con la propria storia, il proprio credo e i propri personaggi di spicco. Certo, guardando l'universo di Warhammer 40K distrattamente può sembrare un caos di fonti di ispirazione disparate, ma parliamo di migliaia di pagine tra manuali, di espansioni e romanzi che confluiscono in un solo filone narrativo pieno zeppo di spunti senza alcun dubbio adatti a una trasposizione in serie o film. Ma tutto questo non diminuisce il peso di una responsabilità enorme che comporterà un gran lavoro anche solo per conciliare la tendenza a Games Workshop a porre forti vincoli con un prodotto per lo streaming.
Non è il caso, però, di chiudere con una nota negativa. Cavill non è solo in questa impresa. Dietro alle sue larghe spalle c'è la potenza economica di Amazon e il fatto che in questo caso ci sia un vero accordo sui diritti di sfruttamento e non uno parziale come nel caso dello spettacolare ma traballante, almeno dal lato narrativo, Rings of Power. Inoltre la produzione esecutiva è affidata a Vertigo Entertainment, società nota sia per pezzi da novanta come The Departed e The Lego Movie, sia per un gran numero di horror di successo, tra cui il remake di It. Ed è proprio la capacità di trasformare qualcosa di estremo e violento in un prodotto di massa che potrebbe fare la differenza con un franchise come Warhammer 40,000.