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Cuisine Royale, provato

Un Battle Royale nato come pesce d'aprile entra nell'arena, scopriamo cosa bolle in pentola!

PROVATO di Tommaso Valentini   —   03/07/2018

Capita che il successo di un genere porti veramente tutti a gettarsi tra le fiamme, con buona pace dei tanti appassionati di videogiochi, ormai obbligati a sorbirsi cloni su cloni nella speranza di vedere spuntare fuori qualche idea originale. Questo Cuisine Royale, invece, è un esperimento diverso, un tentativo di cavalcare l'onda del successo degli altri Battle Royale, ma al contempo senza mai prendersi sul serio. Stiamo parlando infatti di un progetto nato come esperimento goliardico, una modalità extra di Enlisted, sparatutto multiplayer ambientato nella seconda guerra mondiale e che ben poco ha a che fare con il genere in questione. Gli sviluppatori hanno quindi deciso di regalare questa aggiunta ai propri sostenitori come scherzo del primo aprile ma poi, visto il successo ottenuto e la buona qualità del gameplay si è deciso di estrapolarne i contenuti facendone un titolo stand alone. Sfruttando il periodo di open beta gratuito ci siamo quindi addentrati nelle cucine della seconda guerra mondiale per scoprire questo assurdo progetto, nel tentativo di capire se ci fosse abbastanza carne sul fuoco.

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Gratis, è sempre la parola d’ordine

Cuisine Royale è un gioco gratis costato pochissimo agli sviluppatori e ora che è stato preso in mano da Gaijin Entertainment, gli stessi di War Thunder tanto per intenderci, le cose potrebbero farsi un po' più serie. L'idea è quindi quella di regalare il gioco a tutti coloro i quali qualche partita negli scorsi mesi l'hanno fatta e vendere in vece il titolo su Steam per tutti gli altri mano a mano che lo sviluppo avanzerà. Il problema principale di questa scelta è ovviamente da ricercare nella poca volontà da parte dei giocatori di spendere altri soldi per l'ennesimo Battle Royale, soprattutto visto che, esattamente come in Fortnite, anche qui ci saranno microtransazioni estetiche di vario tipo. Purtroppo è ancora presto per capire bene il sistema di monetizzazione dato che nel momento in cui scriviamo il negozio virtuale è ancora disabilitato e non ci sono ulteriori dettagli su quali oggetti verranno messi in vendita. Quando si entra in partita infatti, dopo aver superato un menu che definire scarno è riduttivo, non troverete nulla ad attendervi, niente aerei da cui paracadutarvi o pullman dai quali veleggiare verso le montagnole maledette, ma solo il vostro alter ego nudo e identico a tutti gli altri nella mappa il cui unico tratto distintivo saranno un paio di mutandoni dal design improbabile. Non dovete aspettarvi un gioco rifinito o ricercato, sia chiaro, e anche il numero di giocatori attualmente sui server lasciano presagire un flop. Abbiamo infatti partecipato a una manciata di partite prima di scrivere questo pezzo e in nessun caso siamo mai andati oltre ai cinquanta partecipanti, seppur i server supportino tranquillamente match da cento giocatori come da copione. Una volta teletrasportati in battaglia non dovrete far altro che correre in giro per la zona di guerra e raccogliere tutto l'equipaggiamento possibile, nella speranza di arrivare sani e salvi in fondo allo scontro mentre un'area circolare si stringe attorno a voi.

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Gameplay: ci si equipaggia con pentole e padelle

Cuisine Royale, anche sul fronte del gameplay, da qui in avanti smette completamente di prendersi sul serio e, con l'eccezione del sistema di mira, tendente all'arcade ma comunque ben fatto, vi trascinerà in un turbine di follia e nonsense. Dovrete infatti cercare come disperati qualsiasi tipo di utensile da cucina per aumentare le vostre possibilità di sopravvivenza, prendendo quasi in giro la padella di Playerunknown's Battlegrounds usata per deflettere dardi e proiettili. Qui potrete indossare scolapasta come elmetti, stoviglie come ornamenti, piastre per grigliare come armature per le gambe, vassoi antiproiettili e così via, arrivando poi agli eccessi più assoluti quando andrete ad ottenere le babbucce da conigli grazie alle quali saltare in maniera esagerata o un sigaro per darvi l'aspetto da vero duro. Insomma, Cuisine Royale sembra un giochino frivolo e senza spessore e invece riesce a divertire e ad essere meritevole di una prova, fintanto che è gratuito. Sia chiaro, difficilmente allo stato attuale vi consiglieremmo di spendere anche un solo euro sul progetto visto la concorrenza ben più avanti ma comunque continueremo a tenerlo d'occhio. Se non altro il grande pregio della produzione è di avere un motore estremamente leggero e di girare anche sulle macchine più vecchiotte, restituendo comunque un buon colpo d'occhio.

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Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore i7-3770K@3.50 gHz
  • Memoria 16 GB di RAM
  • Scheda Grafica Nvidia GTX 780 SLI

Requisiti minimi

  • Processore Intel Core i3
  • Memoria 8 GB di RAM
  • Scheda video Nvidia GeForce 560 or better, AMD Radeon 77XX o migliore
  • Memoria: 6 GB di spazio disponibile

Requisiti consigliati

  • Processore Intel Core i7
  • Memoria 8 GB di RAM
  • Scheda video: Nvidia GeForce 1060 or better, AMD Radeon RX480 o o migliore
  • Memoria: 6 GB di spazio disponibile

Cuisine Royale è un progetto folle e assurdo, a tal punto da meritare almeno una prova. Di certo faticherà a crearsi una community solida che, per questo genere, è un elemento di primaria importanza ma Gaijin ha già dimostrato in tante altre occasioni di saperci fare sia nello sviluppo sia nel sostegno di propri prodotti e sarebbe quindi stolto liquidare velocemente il titolo. Approfittatene finché la gratuità la farà da padrone per darci un'occhiata o dimenticatevene fino a che non sarà un gioco completo.

CERTEZZE

  • Completamente folle
  • Il sistmema di fuoco restituisce un buon feedback
  • Motore di gioco estremamente leggero

DUBBI

  • L'ennesimo battle royale
  • Riuscirà a crearsi una community solida?