Dopo Dragonball FighterZ e Granblue Fantasy VS gli Arc System sono diventati il sogno di qualunque fan dei picchiaduro. Per carità, il team giapponese non è esattamente noto per la facilità di utilizzo dei suoi giochi (anche se negli ultimi anni sono stati fatti molti passi verso l'accessibilità), eppure il livello straordinario ormai raggiunto nell'ambito tecnico e artistico rende qualunque opera su licenza di questa allegra compagine una meraviglia in movimento, alle volte persino in grado di superare la qualità visiva del materiale alla base.
Mentre sulla sponda dell'hype, però, le community di amanti dei manga e degli anime chiedono disperatamente a Babbo Natale un lavoro degli Arc dedicato a nomi storici come One Piece, JoJo o altre opere ben più oscure, alcune aziende si sono mosse nell'ombra per dare effettivamente il via ai loro progetti. Tra queste c'è Neople, software house coreana prevalentemente nota per l'MMO "a scorrimento" Dungeon & Fighter (da noi noto come Dungeon Fighter Online), che si è di recente accaparrata un bel picchiaduro costruito sulla base del loro gioco di punta.
Ora, Dungeon Fighter Online in Asia è un nome a dir poco riconoscibile, tuttavia dalle nostre parti non vanta certo la stessa popolarità e, in un'era comunque ardua per i giochi di combattimento, molti avevano deciso d'ignorare bellamente questa nuova uscita, perché scarsamente interessati alla proprietà intellettuale. Le cose, però, sono cambiate quando Arc ha reso disponibile una beta a tempo della loro creatura per testare il netcode (ormai rigorosamente rollback). DNF Duel, infatti, si discosta dagli ultimi progetti della casa, dato che alle redini del gameplay ci sono gli Eighting. E per chi non lo sapesse, a questo team dobbiamo roba del calibro di Marvel vs Capcom 3 e Tatsunoko vs Capcom, quindi era prevedibile trovarsi per le mani qualcosa di assolutamente spassoso ed eccessivo. Oggi, in parole povere, vogliamo solo confermarvi una cosa: DNF Duel non sarà forse basato sul marchio più richiesto in circolazione, ma rischia di essere una delle più piacevoli sorprese del genere.
Vi spieghiamo il perché nel nostro provato della beta di DNF Duel.
Gameplay: se si può, metticelo
Mettiamo le cose in chiaro: il modo che gli Eighting hanno sempre avuto di equilibrare i loro giochi è letteralmente lo "smarmella tutto" di Borisiana memoria. Questo team approccia il bilanciamento da sempre tarando tutto il proprio roster di combattenti verso l'altissimo e fregandosene altamente delle limitazioni che contraddistinguono alcuni dei picchiaduro più validi in circolazione. Per qualche strano motivo, però, tale approccio che ben poco ha di logico e matematico con loro funziona e ha dato vita in passato a prodotti di altissimo livello. DNF Duel sembra peraltro rientrare ancora una volta in quel mix vincente, perché è tra i giochi più sbilanciati che abbiamo mai provato, eppure è impossibile non affrontare ogni match con il sorriso sulle labbra.
Partendo dalle basi, in verità, sembra di trovarsi inizialmente davanti a un emulo di Granblue VS, proprio perché il sistema utilizzato ha delle caratteristiche simili. Anche qui, infatti, è possibile eseguire delle mosse speciali semplificate con la pressione di un tasto e direzioni base e in generale risulta una passeggiata dare forma a combinazioni di colpi piuttosto complesse senza bisogno di particolare tempismo e/o precisione.
Se si analizza il sistema, però, ci si trova di fronte a una bestia di tutt'altra tipologia: DNF Duel infatti offre ben due tasti delle special, che se combinati alle direzioni e alla possibilità di eseguire mosse in aria equivalgono a ben dieci special per combattente (con eventuali continuazioni che aumentano il numero), per una varietà generale di mosse oggettivamente notevole in un picchiaduro 2D con comandi così semplicistici. Il "difficile" qui consiste quindi nella presenza di una risorsa da regolare, il mana, che viene consumato quando si utilizza una specifica tipologia di queste mosse. Questa grossa barra blu si rigenera a gran velocità, ma viene consumata altrettanto rapidamente durante l'offensiva e, considerando quanto assurde sono a volte le mosse speciali che ne fanno uso, la sua gestione rappresenta spesso la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Per la cronaca: è possibile eseguire le special anche con movimenti complessi (dragon punch e così via), eppure questa volta non sembra portare vantaggi, laddove in Granblue farlo permetteva di ricaricare più rapidamente le varie mosse.
Ora, aggiungete a quanto descritto due tasti per le normal di facile utilizzo - con combo semplicissime che servono più a confermare il colpo che altro - una velocità d'azione generalmente da picchiaduro asiatico e lontana da quella dei titoli basati generalmente sui footsies, e in chiusura un misto di personaggi di varietà impressionante, e otterrete un gran bel caos capace di venire incontro allo stile di qualunque amante del genere. Già perché DNF Duel vanta personaggi assurdi come il Crusader, capaci di controllare l'arena mettendo a muro l'avversario con barriere che possono farlo rimpallare per aria e poderosi colpi singoli di martello, o guerrieri dall'offensiva costante come l'Hitman, con i suoi colpi "doppi" e combinazioni dal raggio a dir poco infame. Ce n'è seriamente per tutti i gusti: amate i mixup e le strategie elaborate? La Dragon Knight col suo draghetto (e la mobilità aerea) vi darà enormi soddisfazioni; l'offensiva brutale e la capacità di punire chi attacca senza pensare? Il Berserker fa per voi. Siete persone orribili? Ranger.
Vita bianca vita blu, ma la vita non c'è più
Questo tipo di varietà nel roster è fondamentale in un gioco simile, perché la diversificazione strategica in battaglia dipende dalle tante mosse messe a disposizione più che dai sistemi. DNF dopotutto ha fondamenta immediatamente comprensibili, dove le manovre complesse sono un counter diretto in parata (che consuma mana e non abbiamo usato a dovere durante la beta), e una schivata importante per evitare certi attacchi dal range illegale o sfruttare le aperture nemiche. Niente dash aereo (esclusi alcuni personaggi che lo possiedono tramite mosse, come detto sopra), niente doppi salti, niente parate in aria.
Non bastasse, qui c'è pure un tasto della parata, non forzato - si para anche tenendo premuto indietro - ma importantissimo per rendere pressoché inutili i mixup laterali. Per evitare che tale tipo di parata aggiuntiva potesse rendere le cose eccessivamente tarate verso la tecnica della tartaruga, però, gli Arc e gli Eighting hanno deciso di inserire nel loro pargolo un sacco di danno in difesa chiamato "danno bianco". Se si sta troppo in guardia la propria barra della vita cala rapidamente sotto a una grandinata di special nemiche, e quando si arriva al limite bastano pochi attacchi per perire. In più, tale danno temporaneo non si rigenera col tempo e va consumato per cancellare le manovre, un must per l'esecuzione delle combo più complesse del gioco, a sottolineare ulteriormente come non si tratti di una cosa trascurabile.
Ah, giusto per dare un pizzico di follia ulteriore al tutto, le super sembrano rigenerare il danno bianco, ma queste sono utilizzabili solo quando si ha una piccola percentuale di vita rimanente. Un altro fattore che aggiunge ancor più pepe, dato che già ci immaginiamo partite ribaltate da una super ben piazzata all'ultimo secondo (le super inoltre non hanno invulnerabilità, e vanno usate per forza durante una combo, al di fuori di poche eccezioni).
Insomma, DNF è un gioco con un combat system immediatamente comprensibile, ma non privo di finezze interessanti, molto più originale di quanto ci aspettassimo e ricco di quel caos controllato che contraddistingue da una vita le opere di Eighting. Un mix che ci è piaciuto molto e non vediamo l'ora di provarlo a fondo, anche se un pizzico di bilanciamento extra non farebbe male (sul serio, tra combo infinite di certi guerrieri e il già citato Crusader abbiamo visto cose allucinanti).
Nulla da dire di negativo infine su netcode e comparto tecnico. Il primo è rollback al livello di quello di Guilty Gear Strive, ma fortunatamente senza le sue orribili lobby o le attese per entrare; il secondo è poi eccelso, con la solita magia nera di Arc che trasforma dei dettagliatissimi modelli 3D in una sorta di splendido anime bidimensionale in movimento. Siamo leggermente sotto ai livelli visti in Strive, ma comunque spanne sopra a tutta la concorrenza.
Eravamo inizialmente poco interessati a DNF Duel, ma la situazione si è ribaltata completamente una volta provata la beta. Il nuovo picchiaduro di Arc System ed Eighting è ricco della follia che contraddistingue le opere della casa di Marvel vs Capcom 3, e nonostante enormi sbilanciamenti del roster è risultato tra i titoli più divertenti che abbiamo avuto modo di provare di recente. Un combat system incredibilmente accessibile, unito a una serie di trovate brillanti, rendono questo gioco una vera sorpresa, con molto più potenziale del previsto. Speriamo che venga sfruttato.
CERTEZZE
- Roster estremamente variegato
- Sistema di combattimento accessibile, ma a dir poco spassoso e riuscito
- Tecnicamente è sempre una bomba
- Rollback netcode
DUBBI
- Dire che è sbilanciato è un eufemismo
- Quanti contenuti avrà al lancio?
- Le lobby, seppur migliori di quelle di Strive, sono ancora lontane dall'eccellenza