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Dolmen, l'anteprima

Dolmen, l'action RPG in terza persona ambientato nello spazio e sviluppato da Massive Works, è tornato a mostrarsi: scopritelo nella nostra anteprima

ANTEPRIMA di Alessandra Borgonovo   —   11/06/2021
Dolmen
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Ecco cosa succede quando Dark Souls incontra Dead Space. Dall'inizio della campagna Kickstarter nel 2017 e per gli anni successivi (lo abbiamo visto per la prima volta in azione durante la Game Developers Conference 2018), Dolmen è stato bene o male riassunto così: un action RPG in terza persona che mescola il soulslike di Miyazaki alle atmosfere horror cui ci ha abituato Isaac Clarke a suo tempo.

Nella nostra anteprima di Dolmen parliamo di un'idea potenzialmente interessante, sebbene di giochi che prendano spunto dai soulslike si è ormai abbastanza saturi, che tuttavia rischia di arrivare in ritardo sui tempi a causa di Hellpoint: il gioco sviluppato da Cradle Games ha anticipato Dolmen. I due infatti, pur avendo basi narrative differenti, si somigliano molto. Attenzione, non stiamo parlando di plagio bensì di un incastro delle tempistiche un po' sfortunato che ha visto emergere prima Hellpoint e potrebbe per questo penalizzare il gioco di Massive Work: non avendolo provato con mano è impossibile capire quanto i due abbiano in comune, tuttavia non possiamo negare che rivederlo nella carrellata di giochi indie presentata da Koch Media ci ha ricordato fin da subito le nostre disavventure in quel di Irid Novo.

Benvenuti su Revion Prime

Il comparto tecnico di Dolmen sembra promettente
Il comparto tecnico di Dolmen sembra promettente

"Il nostro sistema solare è solo un granello di polvere in confronto alla grandezza dell'universo", scrivevano gli sviluppatori sulla pagina Kickstarter del gioco. "E sebbene l'umanità abbia raggiunto le stelle, non le abbiamo ancora conquistate, né ci siamo nemmeno avvicinati. Come esseri umani, potremmo non realizzare mai quell'impresa. Dopotutto, chissà chi e cosa si nasconde nell'oscurità tra i pianeti e gli asteroidi? Una risposta che sarebbe meglio non scoprire..."

Dall'idea di sperimentare qualcosa per adesso irraggiungibile nasce Dolmen che, mettendoci nei panni di un astronauta, ci abbandona alla scoperta del pianeta Revion Prime. Su questo pianeta è nascosto il titolare Dolmen: non è ben chiaro cosa sia, sappiamo solo che è collegato a una guerra che chissà quanto tempo prima ha cancellato ogni forma di civilizzazione da quella galassia; una fonte di potere talmente devastante da spingere diverse razze aliene a cercare di scoprirne la vera natura. Di Revion Prime ora rimangono soltanto le vestigia, testimoni di un orrore che aspetta solo la prossima vittima. Lasciati a noi stessi, abbandonati senza un'apparente ragione dai nostri compagni, non abbiamo altra scelta se non esplorare le profondità del pianeta per trovare risposte.

Premesse senza dubbio familiari ma comunque interessanti. Similmente a Hellpoint, in termini di gameplay Dolmen si focalizza sul combattimento corpo a corpo affiancato dall'utilizzo di armi a lungo raggio per infliggere alterazioni di stato ai nemici, ognuno dei quali risponderà in modo diverso alla tipologia di arma utilizzata. Se per gli attacchi in mischia ci affidiamo alla stamina, per il combattimento sulla distanza dovremo invece contare sull'Energia: niente proiettili dunque, bensì una risorsa a sua volta limitata che sembrerebbe adattarsi a tutte le armi a lungo raggio. Non è però l'unico il suo unico utilizzo, poiché attivando la cosiddetta "energy mode" potremo utilizzare parte di questa energia per potenziare la nostra arma principale, evitare il consumo della stamina e anche recuperare una piccola porzione di salute: tutti questi vantaggi non sono gratuiti, ovviamente. L'energia infatti non si rigenera in autonomia, perciò è opportuno gestirla al meglio per non ritrovarsi in svantaggio.

Dolmen, spada e scudo è una delle possibili combinazioni
Dolmen, spada e scudo è una delle possibili combinazioni

Lungo il nostro peregrinare per Revion Prime incontreremo delle piccole stazioni dove salvare i nostri progressi, recuperare salute ed energia, e teletrasportarsi. Com'è prevedibile in un gioco di questo genere, morire comporta lasciare dietro di noi una traccia, con la quale possiamo interagire per "ripristinare la linea temporale": un modo come un altro per dire che recupereremo l'esperienza, le anime o qualunque elemento ne faccia le veci. La porzione di gameplay mostrata era senza HUD, quindi alcuni dettagli ci sfuggono, ma abbiamo visto molto chiaramente come uccidendo i nemici questi lascino una sorta di energia blu che viene automaticamente assorbita dal nostro personaggio. Potrebbe essere il corrispettivo delle anime di Dark Souls, oppure l'energia di cui abbiamo parlato poco sopra, anche se siamo più propensi a credere alla prima ipotesi.

La presentazione cui abbiamo assistito ci ha lasciato piuttosto freddi nei confronti di Dolmen. I soulslike, o in generale i giochi che ne mutuano alcuni aspetti, stanno saturando il mercato e sono davvero pochi quelli che riescono ad avere qualcosa da raccontare, o a essere interessanti pur senza reinventare la proverbiale ruota: a dispetto dell'impegno del team e del suo essere un gioco ben lontano dagli enormi progetti tripla A, Dolmen ci è sembrato un more of the same senza troppo da dire - penalizzato in parte dall'uscita di Hellpoint con cui, lo ripetiamo, abbiamo trovato molte somiglianze. Il gameplay ci è parso abbastanza lento e legnoso, i nemici non particolarmente ispirati per quanto abbiamo potuto vedere (ce ne saranno sicuramente molti altri), mentre l'ambientazione potrebbe essere un elemento di distacco dal gioco di Cradle Games, che si ambientava in una stazione spaziale e non su un intero pianeta. Il gioco è entrato nelle fasi finali dello sviluppo ed è previsto entro quest'anno: come sempre c'è margine per migliorare ma in questo caso non ci sentiamo troppo positivi a riguardo.

Dolmen potrebbe pagare lo scotto di uscire dopo Hellpoint: abbiamo notato alcune somiglianze con l'action GdR di Cradle Games ma, se anche così non fosse stato, ci è nel complesso sembrato un gioco piuttosto anonimo e sulla linea di tanti simil soulslike che l'hanno preceduto. L'ambientazione nello spazio e l'orrore cosmico che la caratterizza sono entrambi elementi del già citato Hellpoint, dunque nulla di nuovo, e anche lato gameplay non ne siamo rimasti impressionati. Dovremmo provarlo con mano per capire fino a che punto potrebbero essere accurate le nostre impressioni; nell'attesa e nella speranza che invece possa regalarci un'esperienza meritevole, lo guardiamo con un certo scetticismo.

CERTEZZE

  • Ambientarlo su un intero pianeta potrebbe offrire validi spunti

DUBBI

  • A livello di gameplay ci è sembrato fin troppo anonimo e derivativo