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Donne e videogame: cinque giochi per cinque “tipologie” di giocatrici

In occasione della Festa della donna abbiamo scelto cinque giochi per altrettante personalità femminili.

SPECIALE di Massimo Reina   —   08/03/2019

Secondo le statistiche il numero delle videogiocatrici è in costante crescita. Non solo, sempre in base ai dati, oggi il 90% di loro non si limita più ai casual game ma cerca, giustamente, la sfida e soprattutto un tipo di divertimento digitale a trecentosessanta gradi. D'altronde non esistono "giochi per ragazzi e giochi per ragazze", non a caso molte utenti sono diventate delle vere e proprie hardcore gamer in titoli dove riescono spesso a superare i loro colleghi maschietti. L'8 marzo è un giorno di celebrazione per le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, e nel nostro piccolo abbiamo quindi pensato di omaggiarle a modo nostro, con semplicità e un pizzico di rispettosa ironia, selezionando cinque giochi per altrettante "tipologie" di giocatrici. La nostra non vuole in nessun modo essere una classificazione stereotipata di una certa utenza, ma un semplice articolo che, tra il serio e il faceto, possa perché no anche servire da spunto di discussione e riflessione tra i nostri lettori.

La dura - Call of Duty: Black Ops 4

Per la videogiocatrice dura e pura, di quelle che non ha paura di prendere a calci il Diavolo in persona se serve, o di controbattere al peggior Pierpaolo durante una registrazione della pierpolemica, cosa può esserci di meglio di Call of Duty: Black Ops 4? Un gioco dove utilizzare una miriade di armi e riempire di piombo online decine di utenti maschietti, tra i quali magari c'è qualcuno convinto scioccamente che, seppur in forma virtuale, la guerra "non è roba da donnine"... E invece si ritrova vittima poi di qualche spettacolare headshot. D'altronde mica tutte le ragazze sono femminili allo stesso modo: tante sono forti e tenaci, non mollano facilmente i propri obiettivi e sono anche capaci di sprigionare un grande ardore davanti a certe sfide dove sono richieste riflessi e reattività. Elementi che il nuovo Call of Duty è in grado di offrire ancora oggi, visto che dopo aver abbandonato completamente la campagna single player, ha puntato tutto sul multigiocatore online per seguire un mercato "che fa ormai degli e-sport e della spettacolarità le teste di ariete per sfondare tra community e influencer", come scriveva nella recensione il nostro Tommaso Valentini. Tante sfide, un sistema di gioco migliorato che mette in campo ulteriori cose a cui pensare e nuove strategie da attuare per poter macinare uccisioni, che sono indispensabili anche per richiamare le nuove Score Streak, che si rifanno ai canoni della serie, diverse mappe e situazioni ci sembrano il piatto perfetto da offrire alla categoria di giocatrici "dure".

L’avventurosa – Assassin’s Creed Odyssey

Tutti amano viaggiare, scoprire posti nuovi magari differenti da quelli dove vivono. Molte persone, poi, amano farlo spostandosi di continuo, senza una meta particolare, lasciandosi trasportare da un certo senso di avventura e quindi da un profumo, un suono, una particolare architettura o atmosfera che destano curiosità, piuttosto che indirizzati da una guida. Purtroppo non sempre tutto ciò è realizzabile, e allora per chi ama l'avventura, la sfida non resta che sognare un po', lasciandosi catapultare all'interno di mondi digitali ricreati però con una tale perfezione da sembrare quasi reali. Per le giocatrici avventurose, quindi, Assassin's Creed Odyssey ci sembra la soluzione ideale. Nel gioco non solo è possibile scegliere di impersonare una protagonista femminile, ma l'ambientazione è assolutamente affascinante: l'Antica Grecia, coi suoi templi, le sue polis, le sue leggende... La sua civiltà millenaria è poi riprodotta fedelmente in tutto il suo splendore, e cavalcare sulle sue strade o solcare i suoi fiumi per esplorarla da cima a fondo è un'esperienza davvero bellissima, ideale per quella tipologia di giocatrici che amano completare obiettivi e hanno voglia al contempo di viaggiare con la fantasia. E poi non mancano di certo sfide, combattimenti, tesori da scoprire e tutto ciò che serve per soddisfare la voglia di avventura delle appassionate del genere.

La sentimentale – The Last of Us

Ok, vi starete chiedendo cosa ci azzecca un'avventura post-apocalittica piena di momenti duri, violenti, con le giocatrici romantiche, sognatrici che hanno una certa sensibilità? Non sarebbe stato meglio un gioco di ruolo dove magari c'è la possibilità di intrecciare delle relazioni, come i Mass Effect, o titoli dal forte tasso "emozionale" come Heavy Rain, Detroit: Become Human o Life is Strange? C'entra eccome. E chi ha giocato il capolavoro di Naughty Dog lo sa bene. Dietro un mondo distrutto, il dolore, la crudeltà, la sofferenza, i mostri, in The Last of Us c'è anche del sentimento. Forte. Quello da assaporare attimo dopo attimo. Quel sentimento che pian piano viene a crearsi e poi cementa il rapporto tra i protagonisti, Joel e Ellie, che diventa a un certo punto il carburante che spinge il cupo contrabbandiere a ritrovare emozioni sopite dal tempo e dal dolore. Ellie è, per certi versi, la giocatrice sentimentale, dolce, sensibile ma estremamente forte di spirito, capace di scuotere gli animi dal torpore stanco del quotidiano di un mondo post-apocalittico, di insegnare agli altri ad apprezzare la bellezza della natura, della vita in ogni sua sfumatura, senza mai piegarsi alla bestialità di creature deformi e alle azioni negative di persone cattive. La sua umanità è l'antidoto per sopravvivere alla crudeltà di ciò che è rimasto del genere umano, prima ancora del vaccino che potrebbe essere ricavato dal suo prezioso sangue.

La nerd – Minecraft

Nel corso degli ultimi anni il termine "nerd" ha subito una sorta di evoluzione nel suo significato, e per fortuna non viene più utilizzato in maniera dispregiativa per indicare dei giovani goffi, fanatici del computer ed estremamente timidi. Tra l'altro questa figura si mescola e confonde sempre più spesso con quella del geek e dell'otaku (il nerd può anche amare gli anime, i manga e la tecnologia in generale), pertanto catalogare sotto questa "etichetta" qualcuno senza tener conto di certe sottili sfumature è un'impresa. Dovendo un po' generalizzare, però, guardando al nerd come a una persona che ama lo studio (ma non è necessariamente "un secchione"), la scienza, la fantascienza e ovviamente giocare ai videogiochi, poco avvezzo alle simulazioni sportive o alle produzioni tutta azione e violenza, abbiamo pensato a un titolo complicato, di quelli che richiedono l'uso della materia grigia e ore di impegno per trovare le soluzioni più adatte per progredire. In una parola, Minecraft, un gioco capace ancora di regalare le stesse emozioni che ha donato nelle sue prime versioni, che non richiede assolutamente scelte precipitose. Ambientato in un mondo sconosciuto fatto di ammassi squadrati dove la sopravvivenza è sempre il primo obiettivo dell'utente, e dove quindi la giocatrice nerd può sfogare la sua creatività per trovare soluzioni efficaci per e per plasmare minuziosamente i blocchi del suo mondo ideale.

La sportiva – FIFA 19

Tornando alle statistiche, ce ne sono alcune che sostengono come siano sempre di più le donne che in Italia seguono con passione lo sport (e lo praticano), in particolare il calcio. Il fenomeno non riguarda chiaramente solo il nostro Paese, ma tutto il mondo. Secondo FOX Life, per esempio, nel Bel Paese le tifose sono circa il 25%, mentre in Francia, in Spagna e in Germania si aggirerebbero intorno al 30%, giusto per fare degli esempi. Non c'è quindi da meravigliarsi se tale passione si riversa poi anche nel mondo dei videogiochi, dove il numero di utenti femminili alle prese con simulazioni sportive è in continua crescita. Per la ragazza atletica o comunque con il culto dello sport, abbiamo pensato a FIFA 19. Nonostante qualche critica, la serie continua a macinare successi sul mercato e a soddisfare il palato di milioni di appassionati di calcio. L'edizione 2019 del franchise, infatti, oltre ad aver raccolto voti altamente positivi da parte della stampa, ha conquistato numerosi consensi anche nel pubblico, almeno a giudicare dai dati vendita. In ogni caso, il titolo offre partite di calcio femminile, decine di campionati, la Champions League e tante modalità sia offline che online dove la giocatrice sportiva può trovare pane per i suoi denti.