I potenti fanno finta di niente di fronte alle difficoltà del popolo. Carestie, predoni, banditi, siccità: niente li tocca. Vogliono la loro parte a prescindere da tutto, la più ampia ovviamente. Anzi, la pretendono, rendendo spesso la vita impossibile a chi, pur lavorando, non riesce nemmeno a sopravvivere. Per questo motivo alcuni decidono di prendere le loro poche cose e partire, cercando territori inesplorati dove ricominciare da zero, per migliorare le loro condizioni di vita. Questo è il punto di partenza del nuovo gioco di Crate Entertainment, che sta raccogliendo un grosso successo su Steam, dove è disponibile in accesso anticipato.
Abbiamo quindi provato Farthest Frontier, questo il titolo, scoprendo un city builder dalle qualità inaspettate.
Un rigido inverno
È un inverno più rigido del normale. Le colture sono parzialmente rovinate e per le campagne si trova meno cibo del solito. Fortunatamente abbiamo messo da parte delle scorte sufficienti per superare l'infausta stagione senza grossi pensieri, ma in primavera dovremo vedercela con alcune questioni davvero urgenti. La prima sarà cercare di capire se la produzione reggerà per l'anno successivo, la seconda è evitare che gli animali selvatici mangino tutte le sementi e il raccolto, spinti dalla fame.
La costruzione della concimaia dovrebbe aiutare, rendendo i campi più fertili e più utili gli escrementi dei nostri concittadini, ma avremo bisogno anche di una staccionata per evitare invasioni indesiderate. Solo che il legname è poco, la produzione va a rilento e di edifici da costruire ce ne sono molti, compresi alcuni alloggi supplementari. Il relativo benessere della nostra nuova comunità ha infatti attirato un po' d'immigrazione: di lavoro ce n'è molto, ma i posti letto stanno per terminare. Considerando anche le nascite, presto ci sarà una piccola emergenza abitativa.
Fortunatamente le attività produttive sono avviate e funzionano senza intoppi. Le cave di argilla lavorano a pieno regime, la cava di sabbia anche. I cittadini dispongono di vestiti caldi e di servizi essenziali quali la scuola e il cimitero. I cacciatori hanno selvaggina a volontà e anche la raccolta delle risorse spontanee, come bacche e verdura, è abbastanza fruttuosa. I pozzi riescono a rifornire d'acqua l'intera paese e la felicità, nonostante le difficoltà, è davvero alta. Insomma, c'è ottimismo nell'aria e le prospettive per il futuro sembrano radiose.
Le minacce esterne non ci spaventano più di tanto e abbiamo già individuato il perimetro di quelle che saranno le nostre prime mura, con cui ci proteggeremo dalle aggressioni. Quella che era una piccola comunità sta crescendo sempre di più e sta diventando sempre più forte. Presto avremo anche un esercito, grazie alla caserma, con la speranza che nel mentre i predoni ci lascino in pace. Tutto procede bene, almeno finora. Quanto durerà?
Tante idee
Inizialmente pensavamo che Farthest Frontier fosse il solito city builder. Inoltre avevamo qualche pregiudizio dovuto al fatto che a svilupparlo fosse Crate Entertainment, lo stesso studio di Grim Dawn. Non che Grim Dawn non ci piaccia, anzi, solo che è un gioco di ruolo d'azione, un genere completamente differente. Eppure ci siamo dovuti ricredere abbastanza velocemente, perché sembra che siano riusciti a fare meglio di molti veterani, probabilmente perché non impantanati in certi stilemi. Ci sono alcune meccaniche che, dopo averle sperimentate, fanno chiedere come mai non siano state mai implementate, del tutto o semplicemente così bene. Ad esempio quella del deperimento del cibo, ossia la sfida legata alla conservazione dei prodotti alimentari, che rende impossibile immagazzinarne una quantità illimitata, almeno fino a che la produzione di grano non diventerà prevalente, come avviene in altri titoli. Si tratta di un dettaglio semplice, ma che ha consentito l'inserimento di tutta una serie di meccaniche aggiuntive, in gran parte legate allo sviluppo tecnologico, che rendono l'esperienza (e la carne) fresca, nonostante in apparenza presenti i normali loop di gameplay del genere.
Così ecco che diventa utilissimo affumicare carne e pesce per renderli più durevoli, così come costruire delle cantine, che per conservare certi beni sono molto più efficienti dei normali magazzini. Certo, non è la prima volta che costruiamo strade e alloggi, che tiriamo su mura difensive o che progettiamo campi per sfruttare i terreni più fertili, ma non ci eravamo mai preoccupati più di tanto della composizione effettiva della terra, modificabile avendo le risorse necessarie. Giocando abbiamo imparato che un terreno con la giusta quantità di sabbia e argilla, e con meno rocce, può rendere molti di più con certe colture. Si tratta di elementi che mostrano come gli sviluppatori abbiano compiuto una ricerca approfondita sul genere, ma per cercare di proporre qualcosa di differente, più che per copiare e basta.
La parte meno riuscita, anche se in modo abbastanza relativo, ci è sembrata quella del sistema di combattimento, che è più un evento infausto che un sistema strutturato. Certo, il focus del gioco non è la guerra, ma la speranza è che con il tempo venga aggiunto qualche miglioramento effettivo, per dare varietà anche a questo elemento.
Questioni tecniche
Nonostante sia in accesso anticipato, Farthest Frontier si è rivelato più pulito e solido di alcuni titoli lanciati in versione finale. Durante le ore che gli abbiamo dedicato, non abbiamo incontrato bug particolari e non abbiamo mai subito crash improvvisi, tanto che a un certo punto ci eravamo dimenticati di trovarci di fronte a un gioco ancora in sviluppo. Vi garantiamo che non capita spessissimo, visto che molte volte questa modalità di rilascio dei titoli viene usata per lanciare quelle che sembrano al massimo delle demo, quando non dei grossi prototipi largamente incompleti. Moltissime anche le opzioni di personalizzazione già implementate, che consentono di regolare la difficoltà in ogni aspetto. Volete sudarvi ogni tronco di legno, avere un'infinità di problemi con i predoni e riempire il cimitero pubblico nel giro di pochi anni? Potete farlo. Vi piace invece l'idea di un gameplay più disteso, che non vi metta di fronte a sfide continue? Ci sono opzioni anche per questo.
Anche parlando di grafica Farthest Frontier sembra eccellere (relativamente al genere): gli abitanti sono definiti e ben animati, gli edifici sono ben modellati e hanno tutti delle piccole animazioni che rendono i villaggi e le città vive e pulsanti. Anche gli elementi naturali sono ottimi e mostrano un grande dinamismo, tra branchi di animali che si comportano in modo verosimile, alberi che puntellano il paesaggio, specchi d'acqua animati, cambi di condizioni atmosferiche e stagioni in tempo reale e quant'altro. Quanto è bello vedere la neve iniziare a cadere e piano piano riempire l'intero paesaggio, con i cittadini che, di conseguenza, indossano abiti più pesanti? Insomma, sicuramente è presto per dare un giudizio definitivo, ma è innegabile che quello che abbiamo visto ci è piaciuto parecchio. Inoltre non abbiamo avuto alcun problema dal punto di vista delle prestazioni nemmeno dopo aver sviluppato una città medio grande, segno che l'ottimizzazione è già di alto livello.
Le sue caratteristiche originali e l'ottimo stato in cui versa nonostante sia ancora in accesso anticipato, ci portano a consigliarvi di giocare a Farthest Frontier da subito, a prescindere da tutte le altre possibili considerazioni. Già così com'è ci si possono passare decine di ore sopra senza problemi e con l'ottimo supporto che Crate sta dando al titolo, contiamo che non lo mollerete presto.
CERTEZZE
- Già molto rifinito
- Tante idee nuove per il genere
DUBBI
- Per ora la fase di combattimento è la più debole