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Foregone, il provato

Abbiamo provato uno dei più credibili contendenti al trono di Dead Cells, attualmente in accesso anticipato su Epic Games Store. Il nostro provato di Foregone

PROVATO di Tommaso Valentini   —   13/05/2020

Uno dei titoli che abbiamo apprezzato di più negli ultimi anni è Dead Cells. Un action platformer procedurale che ha tanto stile quanta qualità: ci sembrava strano che nessuno ancora avesse cercato di intaccare quella specifica nicchia di mercato, proponendo un valido concorrente. Da qualche mese a questa parte qualcuno nell'olimpo degli sviluppatori deve averci pensato seriamente però, perché a prima vista Foregone è esattamente quello che ci si potrebbe aspettare da un competitor di valore: ha uno stile in pixel art ben fatto, è stato lanciato in early access per raccogliere pareri del pubblico e venir plasmato di conseguenza ma soprattutto sta ricevendo continui aggiornamenti con una scaletta di update previsti almeno fino alla fine dell'anno. Con l'arrivo del progetto su Epic Games Store ci siamo dunque decisi a dargli una prima occhiata sperando di poterci innamorare del prodotto esattamente come fu per lo strabiliante Dead Cells. Sarà stato nuovamente un colpo di fulmine?

Non un Metroidvania qualunque

Se mettessimo dinanzi a un giocatore qualsiasi Foregone e Dead Cells, probabilmente farebbe fatica a scorgere effettive differenze. Il protagonista, modellato tridimensionalmente con effetto pixel art, si muove flessuoso su piani in due dimensioni dal grande estro artistico e le animazioni dei nemici, ma soprattutto quelle dei boss di fine livello paiono equamente curate. È solo prendendo il controller in mano però che emergono tante piccole differenze tecniche che mettono questo Foregone almeno un paio di scalini sotto Dead Cells. Se è vero che è decisamente piacevole vedere il nostro Arbiter muoversi e combattere è altrettanto vero che i comandi di schivata e combattimento non rispondono la stessa prontezza che ci si aspetterebbe, risultato a volte eccessivamente legnosi e portandoci a morire quasi in maniera frustrante quando la situazione diventa concitata. Manca insomma quella cura certosina nei frame di animazione e di cancel delle varie mosse, cose che hanno aiutato Dead Cells a divenire il capolavoro che tutti noi abbiamo esaltato.

Concettualmente però, sebbene le situazioni di combattimento e le cose da fare siano estremamente simili tra i due prodotti, Foregone ha un'anima sua che si discosta notevolmente dal titolo di Motion Twin. Come prima cosa questa volta non abbiamo proprio a che fare con un Metroidvania puro e quindi, anche se ci sarà sempre la possibilità di tornare all'hub centrale di controllo e ripassare dai livelli già superati per guadagnare ulteriore esperienza e oggetti, il gioco si sviluppa in maniera estremamente lineare, con stage costruiti ad hoc e con un posizionamento dei nemici che di randomico ha ben poco. C'è uno studio dietro ai livelli e agli ostacoli messi sul vostro cammino, uno studio però che non soddisfa appieno tanto da far risultare la proceduralità di Dead Cells migliore e più rifinita. Questo significa che anche se nel corso dell'avventura andrete a sbloccare diversi tipi di abilità come scatti o doppi salti, queste non vi serviranno a raggiungere nuovi passaggi dei vecchi livelli ma solo ed esclusivamente a giocare in maniera più complessa con gli stage successivi. Mettetevelo però in testa fin da subito: Foregone non è assolutamente un titolo facile e la morte vi attende dietro ogni angolo.

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La rinascita

Trafitti, pugnalati alle spalle, schiacciati da mazze enormi, avvelenati o crivellati di colpi. I modi di morire in Foregone sono vari e numerosi e tutti accomunati da un minimo comune denominatore: si ripeteranno decine e decine di volte nel corso dell'avventura. Ogni volta che il vostro corpo esaurirà l'energia vitale verrete teletrasportati al punto di partenza, con la possibilità però di raggiungere l'ultimo checkpoint sbloccato come se foste in un Diablo like qualsiasi. Con un sistema di progressione da trial and error imparerete a capire quali nemici evitare, quali uccidere per primi e come progredire rimanendo comunque incollati al titolo nonostante le molte imperfezioni attualmente presenti.

Gli sviluppatori hanno inserito proprio per questo motivo un sistema di loot e craft che vi permette di continuare a crescere migliorando le vostre statistiche, così da abbassare ad ogni morte la curva di difficoltà, almeno fino al vostro arrivo in una nuova zona. Buttatevi a testa bassa, raccogliete oro, armi ed equipaggiamento e morite. Potenziatevi e ricominciate da capo, così fino alla fine del gioco. Nel complesso l'esperienza funziona e appaga ad esclusione di momenti dove la frustrazione supera il divertimento. A sostenervi ci pensa anche un sistema di talenti semplice ma ben strutturato e la possibilità di forgiare potenziamenti per le vostre armi e armature. Al momento in cui scriviamo la varietà nella scelta delle armi non è strabiliante e anche la fantasia nelle stesse non ci ha sorpreso particolarmente. Sono presenti spadoni, pugnali e lance ma anche archi e fucili da usare come armi secondarie, a spiccare nel nostro stile di gioco sono stati invece i gunchuck, armi corpo a corpo parecchio veloci in grado di lanciare colpi esplosivi durante le combinazioni: efficaci e divertenti da vedere. il cambio di arma, ovviamente modifica lo stile di gioco e alcuni nemici sono maggiormente vulnerabili a determinati tipi di attacchi ma a grandi linee, una volta che avrete trovato la vostra tipologia di arma preferita potrete utilizzarla per tutta la durata del gioco senza grossi problemi.

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Quando la difesa viene meno

Il problema principale del sistema di combattimento di Foregone è purtroppo la mancanza totale di una parata attiva sia per i colpi corpo a corpo sia per quelli dalla distanza. Questo obbliga a difendervi sempre e comunque utilizzando solo la scivolata e il salto, scelta non sempre azzeccata vista la brevità dei frame di invulnerabilità nell'animazione. Vi troverete spesso circondati e impossibilitati a evitare tutti i colpi in arrivo, con la forzatura di dover scegliere quali colpi subire o ritirarvi necessariamente sperando di recuperare un po' di energia. I progressi più importanti, tuttavia, vengono registrati anche se non raggiungete al fine di un livello come la pressione di alcuni specifici interruttori o l'apertura di porte segrete, così da velocizzare la vostra progressione a un secondo passaggio ed evitandovi di dover ripetere alcune sezioni.

Un ultima nota sulla longevità: per ora il titolo riesce a tenervi impegnati per circa 6 ore ma l'obiettivo degli sviluppatori è quello di raddoppiare le ore di gioco prima del lancio ufficiale. Restate quindi sintonizzati per tutti i futuri aggiornamenti!

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Foregone è un titolo con ampi margini di miglioramento ma che possiede un'identità propria e una buona base di partenza. Sebbene facilmente comparabile con Dead Cells la sua somiglianza nello stile grafico non deve trarre in inganno: il sistema di loot, la progressione lineare, il crafting e i talenti funzionano in maniera estremamente diversa fornendo al giocatore un titolo nuovo e fresco per il genere. Foregone verrà lanciato con buona probabilità nel corso del 2021, noi continueremo a seguirne lo sviluppo da vicino sperando di vedere migliorie continue nei mesi futuri.

CERTEZZE

  • Stile grafico vincente, anche se poco originale
  • Buon livello di sfida
  • Base solida da espandere

DUBBI

  • Parecchi problemi di bilanciamento
  • Combattimenti ancora troppo poco fluidi
  • La varietà di nemici non è ancora a un buon livello