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God of War, la storia finora

Ripercorriamo i passi che Kratos e Atreus hanno compiuto finora nella storia di God of War, in attesa di continuare l'avventura in Ragnarok.

SPECIALE di Mattia Pescitelli   —   05/11/2022

Siamo ormai agli sgoccioli. Manca pochissimo all'inizio del Ragnarok e siamo pronti a imbracciare nuovamente l'ascia del Leviatano per aprirci la via fino alle stanze più alte di Asgard. Ma prima di fiondarci nell'azione e nella gelida Midgard afflitta dal Fimbulwinter (l'inverno lungo tre stagioni che anticipa il Ragnarok), è il caso di fare un ripasso generale degli eventi che hanno portato all'irreversibile avvicinarsi della disfatta degli dei.

Seguiteci in questo breve viaggio che ripercorre la storia di God of War finora.

Dove eravamo rimasti?

God of War: un Kratos in lutto
God of War: un Kratos in lutto

Il soft-reboot di God of War, datato 2018, cominciava in medias res, con un Kratos invecchiato e catapultato in un contesto completamente diverso rispetto alla Grecia mitologica. Ci troviamo, infatti, a Midgard, terra degli uomini tra i Nove Regni della cosmogonia norrena. Qui incontriamo un Fantasma di Sparta in lutto, intento a preparare la pira funeraria della moglie Faye assieme a suo figlio Atreus. Vedere il feroce semidio in veste di padre di famiglia e situato in una terra lontana e sconosciuta è un po' straniante, ma il gioco non si pone troppe domande a riguardo e ci conduce immediatamente all'interno di questa narrazione che ci ha lasciato indietro di qualche decennio.

La moglie di Kratos, una jotun, ha espresso un ultimo desiderio prima di spirare: vuole che le sue ceneri vengano sparse al vento dalla vetta più alta dei Nove Regni, che si scoprirà essere a Jotunheim, la terra dei giganti. Così, Kratos e il suo figlioletto Atreus devono imbarcarsi in questa lunga avventura in una terra desolata e pericolosa, schiacciata dal giogo tirannico degli Æsir, la stirpe divina capitanata dal folle Odino. Pur restio, il Fantasma di Sparta è costretto a portare con sé il figlio (assolutamente impreparato per un'impresa del genere) dopo che un'inizialmente misteriosa divinità, Baldur, li attacca direttamente sul portico di casa.

In viaggio attraverso i Nove Regni

God of War: Kratos e Atreus devono compiere un viaggio impervio
God of War: Kratos e Atreus devono compiere un viaggio impervio

Il lungo cammino li porta fino al Lago dei Nove, una grande distesa d'acqua all'interno della quale riposa (una parte di) Jormungandr, l'ultimo gigante rimasto a Midgard. Il serpente che cinge il mondo si rivelerà essere una risorsa fondamentale per l'improbabile duo, aiutandoli in diverse occasioni. Al centro del lago si trova il tempio di Týr, il corrispettivo norreno del dio della guerra (o uno dei tanti). Qui staziona l'albero Yggdrasill, centro nevralgico che unisce i Nove Regni tra loro attraverso dei portali.

Per procedere nel loro cammino, ostacolato da molteplici avversità, Kratos e Atreus accettano l'aiuto di Brok e Sindri, due formidabili fabbri, ma anche della strega dei boschi, che si scoprirà essere Freya, la madre di Baldur, nonché precedente regina delle valchirie e consorte di Odino. Proprio lei consiglierà ai due viaggiatori di dirigersi ad Alfheim per recuperare una formidabile luce, in grado di diradare l'impenetrabile nebbia che blocca il passo della montagna, da oltrepassare assolutamente se vogliono raggiungere il portale per Jotunheim.

God of War: tante malvagie creature si frappongono tra Kratos e il suo obiettivo
God of War: tante malvagie creature si frappongono tra Kratos e il suo obiettivo

A guardia di quest'ultimo trovano il veggente Mímir, prigioniero di Odino da tempo immemore. Questi, in cambio di informazioni e aiuto, chiede loro di liberarlo, anche se l'unico modo per farlo è staccargli la testa. Poco male, dato che Freya è in grado di riportarla in vita. D'ora in avanti, la compagnia sarà composta da tre elementi (o poco meno).

Mímir si rivelerà essere una guida inestimabile, data la sua infinita conoscenza dell'intera storia dei Nove Regni. Sarà lui a svelare molti degli arcani che si celano sotto le macerie di un mondo in rovina.

Scontrarsi con gli dei

God of War: scontri divini tra pantheon diversi
God of War: scontri divini tra pantheon diversi

Questo gioco non sarebbe un God of War se non fossero presenti degli scontri con potenti divinità. Nel primo capitolo, oltre ad affrontare diverse volte l'apparentemente immortale Baldur, Kratos e Atreus affrontano anche Modi e Magni, i figli di Thor. Durante la ricerca dei materiali necessari per assicurarsi un passaggio verso Jotunheim, i fratelli attaccano la combriccola. Nonostante la natura divina, Kratos si dimostra comunque inarrestabile e uccide Magni, cosa che spinge Modi a battere in ritirata. Poco dopo il dio ci riprova, ma viene respinto un'altra volta dal trio. Durante il combattimento, però, Atreus viene colpito da un malore. Tornati velocemente da Freya, questa chiede a Kratos di andare a recuperare il cuore di un troll situato in Helheim, un regno di morte (una sorta di Ade), talmente gelido che la sua ascia non ha alcuna efficacia lì. Ciò costringe il Fantasma a tornare a casa, in tutti i sensi. Da una vita che credeva ormai sepolta nel passato, riesuma le sue vecchie Lame del Caos. Ora è pronto per affrontare il regno di Hel.

God of War: Freya cerca di convincere Kratos a dire la verità ad Atreus
God of War: Freya cerca di convincere Kratos a dire la verità ad Atreus

Dopo il successo della sua spedizione, torna dal figlio, che la strega è in grado di curare. Il malore è dipeso dalla contraddizione interna del ragazzo, che crede di essere un mortale quando invece è in parte una divinità. Kratos, allora, è costretto a raccontare tutta la verità al ragazzo. Atreus è sconvolto dalla notizia, ma inizia ben presto a montarsi la testa, tanto che arriva perfino a uccidere un Modi ormai stremato dai ripetuti scontri con il formidabile figlio di Zeus, nonostante il padre glielo vieti. La spavalderia di Atreus continua fino a che non arriva il danno: ingaggiando uno scontro con Baldur, si scatena una serie di eventi per cui il portale per Jotunheim viene distrutto e il figlio di Odino scaraventa i tre viaggiatori nel regno di Hel.

Il giovane ingenuo comprende i suoi errori e chiede umilmente scusa a un velatamente infervorato Kratos. La loro permanenza a Helheim, tuttavia, non si dimostra inutile. Infatti, vengono a conoscenza della storia di Baldur, figlio di Odino e Freya, talmente amato dalla madre che questa lancia contro di lui un incantesimo protettivo che lo rende immune a qualsiasi cosa, perfino alle più basiche sensazioni. Immortale, ma incapace di provare alcunché, Baldur ha ripudiato la madre, ma quest'ultima è talmente legata a lui che gli perdona qualsiasi cosa, anche l'aggressività nei suoi confronti.

Battute finali di una storia tutta da scrivere

God of War: Mímir chiede aiuto a Jormungandr
God of War: Mímir chiede aiuto a Jormungandr

Tornati dal mondo dei morti, Mímir si ricorda che esiste un altro passaggio per Jotunheim, ma ha bisogno del suo occhio, incastonato nella statua di Thor che Jormungandr ha distrutto e in parte ingerito all'inizio dell'avventura. Così, chiedendo gentilmente al serpente di poter intraprendere un viaggio nelle sue viscere, Kratos, Atreus e Mímir si addentrano nella pancia del gigante. Qui trovano di tutto, anche l'occhio del veggente. Tuttavia, Baldur li attacca nuovamente, ma questa volta Freya si mette di mezzo, cercando di proteggere il figlio dalla furia difensiva del semidio greco. Una delle frecce di vischio di Atreus rompe l'incantesimo che protegge Baldur, rendendolo ora vulnerabile. Infuriato sia con la madre che con l'impostore straniero, inizia un grande combattimento finale, che vede tornare in vita anche il gigante della brina Thamur per mano di Freya.

Lo spettacolare scontro si conclude con Jormungandr che abbatte nuovamente il gigante e con la sconfitta di Baldur. Ma quest'ultimo, stremato, si accanisce sulla madre, tentando di strangolarla, cosa che porta Kratos a ucciderlo. Freya, devastata dalla morte del figlio, giura vendetta al dio della guerra greco, urlando le colpe che lo tormentano da anni. Così, Kratos si trova costretto a rivelare al figlio la sua vera storia, di come abbia sterminato tutta la sua famiglia prima di lasciare la sua terra natia, diretto verso nord.

God of War: una promessa portata a termine
God of War: una promessa portata a termine

Ognuno rivolto verso la sua strada di lutto, Freya con in braccio le spoglie della sua prole maledetta e padre e figlio con quelle della matriarca, il gioco si conclude con un ultimo colpo di scena. Raggiunto Jotunheim, veniamo a conoscenza di una profezia molto antica, che vede protagonisti proprio Kratos e Atreus. Parte di essa si è già avverata (è la storia che abbiamo appena vissuto), mentre altro deve ancora avvenire. È a questo punto che viene svelato il nome che la madre aveva dato ad Atreus: Loki. Sparse le ceneri e mantenuta la promessa, il gruppo torna a Midgard, dove è iniziato il Fimbulwinter. Il Ragnarok è ormai alle porte e il martello di Thor è pronto a scagliarsi contro i suoi nemici, assetato di vendetta.

Questa la storia di God of War finora. La rilettura della mitologia norrena da parte di Santa Monica Studio si è rivelata molto interessante, capace di adattarsi alle necessità sia narrative che ludiche. Il 9 novembre scopriremo se hanno mantenuto la stessa strada anche con God of War Ragnarok, del quale potete già leggere la nostra recensione.