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Jagged Alliance 3, abbiamo provato il nuovo capitolo della serie strategica che ora guarda a XCOM

Abbiamo provato Jagged Alliance 3, il terzo capitolo della serie di strategici militari che ora pare nutrano un grande amore per gli XCOM.

Jagged Alliance 3, abbiamo provato il nuovo capitolo della serie strategica che ora guarda a XCOM
PROVATO di Simone Tagliaferri   —   18/04/2023

Dopo il terribile Jagged Alliance: Rage del 2018. la serie di strategici militari Jagged Alliance, lanciata da Sir-Tech negli anni '90, e ora in mano a THQ Nordic, sembrava spacciata. L'obiettivo di svecchiare la formula originale era fallito miseramente, con un titolo che sembrava guardare più al mercato mobile che a quello degli strategici per PC, tra una storia non appassionante e dei sistemi di gioco all'acqua di rose poco profondi e per niente soddisfacenti.

Da allora sono passati quasi cinque anni e nel frattempo la serie è stata affidata agli specialisti di Haemimont Games, con all'attivo tanti strategici e gestionali amatissimi come Surviving Mars, Tropico 4 e 5 e il recente Stranded: Alien Dawn. Pedigree degli sviluppatori a parte, le prospettive per avere un nuovo capitolo degno del nome che porta sono concretissime, almeno stando a quello che ci ha suggerito l'aver provato Jagged Alliance 3 per qualche ora: il titolo guarda pesantemente alla serie XCOM di Firaxis, senza però rinunciare a delle caratteristiche peculiari.

La mappa

Dopo le fasi iniziali, gli avamposti iniziano a essere ben difesi e bisogna agire con cautela
Dopo le fasi iniziali, gli avamposti iniziano a essere ben difesi e bisogna agire con cautela

Il gioco inizia con la creazione del nostro gruppo di mercenari di fiducia (tutti lautamente pagati, tranquilli), cui se ne aggiungeranno altri nel corso della partita. La nostra missione? La nazione di Grand Chien è nel caos a causa della sparizione del presidente eletto, con una forza paramilitare chiamata "La Legione" che ha iniziato a occupare villaggi e avamposti prendendo sempre più piede. Assoldati dalla famiglia del presidente, dobbiamo ritrovare l'uomo e riportare la pace nel paese. Le risorse iniziali non sono moltissime, ma ci consentono di assembrare un gruppo di quattro mercenari di diversa esperienza (leggasi di livelli differenti). Non sapendo cosa ci aspetterà, decidiamo di portarci dietro più specializzazioni possibili (ogni mercenario ha la sua), in modo da essere preparati a ogni evenienza. Come già accennato, svolgendo le varie missioni, principali o secondarie, otterremo abbastanza risorse da ampliare la squadra, ma per ora dobbiamo accontentarci di un mercenario a tutto tondo, molto versato per l'azione, di una esperta di meccanica, di un dottore e di un'esperta di computer. L'equipaggiamento iniziale non è granché (pistole e medikit), ma possiamo accontentarci, anche perché presto troveremo sicuramente di meglio.

Per cominciare veniamo trasportati su di un'isoletta che fa anche da introduzione al gioco. È divisa in sei settori ed è occupata da un ristretto numero di truppe della Legione, che possiamo affrontare senza correre grossi rischi. Siamo in un ambiente prettamente naturale e Jagged Alliance 3 ci invita a fare i primi passi, spiegandoci l'interfaccia utente e mettendoci di fronte ai primi scontri armati. Prima di parlare del sistema di combattimento però, urge fare un passo in avanti per spiegare meglio il funzionamento del mondo di gioco e della mappa. Liberato il primo villaggio, infatti, viene sbloccata la gestione delle forze locali, con i mercenari che iniziano a lavorare anche da addestratori di civili per dargli qualche chance contro le forze della Legione. Quindi, oltre ad affrontare gli avversari direttamente, bisognerà iniziare a cercare materiali e armi per rendere autonomi i vari villaggi e impedire che i nemici li riconquistino.

In Jagged Alliance 3 si gioca molto anche sulla mappa generale
In Jagged Alliance 3 si gioca molto anche sulla mappa generale

Il sistema è in realtà abbastanza semplice, ma non senza alcune piacevoli complessità: molte zone della mappa possono essere perlustrate per ottenere oggetti utili alle nostre milizie, come parti meccaniche o armi. Si tratta di azioni che vengono eseguite dai nostri uomini autonomamente, dopo opportuna assegnazione, e che li impegnano per un certo periodo di tempo. I risultati variano a seconda delle unità impiegate. Le unità rimaste inattive, intanto, possono essere impiegate per altre operazioni, come curarsi, riposarsi o riparare l'equipaggiamento. Le cose da fare variano a seconda della specializzazione dei mercenari, quindi è importante avere un party più eterogeno possibile. La sostanza è che in Jagged Alliance 3 si gioca molto anche sulla mappa generale, con ulteriori funzioni che si sbloccano nelle fasi avanzate, di cui vi sapremo ridire nell'eventuale recensione del gioco.

Il sistema di combattimento di Jagged Alliance 3

In Jagged Alliance 3 si visitano diversi ambienti
In Jagged Alliance 3 si visitano diversi ambienti

Il sistema di combattimento è dove Jagged Alliance 3 incontra XCOM. Quando in un'area della mappa sono presenti dei nemici dobbiamo intervenire direttamente per "fare le pulizie". Quindi dobbiamo posizionare i nostri uomini nelle aree di ingresso e iniziare a elaborare una strategia d'azione per cercare di avere qualche vantaggio tattico durante gli scontri a fuoco. I combattimenti non iniziano infatti subito, ma solo quando la Legione e la nostra squadra entrano in contatto visivo. Quindi c'è sempre un certo margine per provare azioni furtive e studiare la mappa prima di iniziare a far suonare le armi. Mercenari e nemici iniziano lo scontro esattamente dal punto in cui si trovano al momento del contatto, quindi è possibile usare la cosa a nostro vantaggio per disperdere un po' gli avversari o per accerchiarli nei rari casi di superiorità numerica. Quando la battaglia inizia le fazioni in campo agiscono a turno, una alla volta. Fondamentalmente bisogna muovere i personaggi dietro a delle coperture, complete o parziali che siano, cercando di posizionarli in modo tale che abbiano una buona visuale sulle unità nemiche. Il sistema ricalca abbastanza fedelmente quello visto negli XCOM, e ormai in innumerevoli altri giochi, pur con qualche variante.

In alcune aree si possono prendere delle missioni secondarie, aiutando la popolazione locale
In alcune aree si possono prendere delle missioni secondarie, aiutando la popolazione locale

Il giocatore può scegliere quale unità muovere tra quelle a sua disposizione, ciascuna con un certo numero di punti azione da utilizzare che le consentono di spostarsi più o meno rapidamente (leggasi di percorrere più o meno caselle) e di compiere un massimo di due azioni principali per turno, come sparare, lanciare granate o curarsi, oltre a un certo numero di azioni di contorno, come cambiare la postura, ricaricare l'arma e così via. In fase di mira è possibile puntare agli arti del nemico (aumentando il rischio di fallimento) per magari fare più danni, azzopparlo, ridurne la precisione con le armi e così via. La possibilità di sparare a un certo arto varia a seconda della copertura e dell'arma usata. Il sistema è abbastanza sfaccettato e tiene maggiormente conto del tipo di copertura rispetto ad altri titoli, creando delle dinamiche molto più realistiche dei vari emuli della scuola di Firaxis.

Alla fine di un combattimento è possibile cercare risorse nascoste nell'area
Alla fine di un combattimento è possibile cercare risorse nascoste nell'area

Quindi ci sono molti più colpi che vanno a vuoto, alcune armi possono ignorare alcune coperture o farle a pezzi e così via. Per quello che abbiamo giocato, il sistema ci è sembrato complesso il giusto e appagante, anche se l'interfaccia in alcuni casi si è rivelata un po' macchinosa. Va detto però che con la pratica siamo riusciti a compensare senza problemi alcune scelte anti intuitive, comprendendo la logica dietro a ognuna di esse. Complessivamente Jagged Alliance 3 ci è sembrato molto equilibrato, almeno nella sua parte iniziale. Vedremo nella recensione se reggerà dal medio gioco in poi. Nel frattempo ci è rimasta una certa voglia di continuare a giocare, che è sempre un segno positivo.

Jagged Alliance 3 ci è sembrato un passo avanti importante rispetto a Jagged Alliance: Rage. Anzi, almeno due passi avanti. È un ritorno alle origini della serie, pur con un sistema di gioco più moderno e nei gusti dei giocatori contemporanei. Se le impressioni avute con il provato saranno confermate nella versione definitiva, avremo tra le mani un titolo che gli appassionati di strategici non dovranno mancare per nessun motivo.

CERTEZZE

  • Sistema di combattimento complesso
  • Jagged Alliance torna a guardare ai giocatori hardcore

DUBBI

  • L'interfaccia non sembra essere proprio agilissima
  • Reggerà nel medio gioco?