Possiamo discutere quanto volete sulla qualità di Dragon Age e Mass Effect, e senza mai arrivare a un parere unanime; mentre con Baldur's Gate e tutti i giochi del periodo d'oro dell'Infinite Engine, su quelli nessuno ha da ridire nulla. Il tempo poi gli ha donato ulteriore nobiltà, e oggi sono universalmente riconosciuti come capolavori. Fino ad oggi però questi giochi non sono mai arrivati su console: già da qualche tempo è possibile giocarci su tablet e persino su cellulare, ma niente Xbox, niente PlayStation, niente Switch. E ora che finalmente questa lacuna è stata risolta, e Baldur's Gate, Baldur's Gate II, Icewind Dale e Planescape Torment sono finalmente disponibile anche per le piattaforme proprietarie Microsoft, Sony e Nintendo, rischiano di essere snobbati, e questo non va affatto bene.
Certi capolavoro sono infatti destinati a trasformarsi in opere immortali, specialmente se la loro grafica, invece che invecchiare, sembra acquistare qualità col passare del tempo. Abbiamo fatto partire il primo Baldur's Gate su PlayStation 4 aspettandoci il peggio, specialmente per via della grandezza della Tv su cui lo stavamo per provare, e invece ci siamo trovati davanti all'ennesima conferma: quel gioco, e naturalmente ancor di più il suo enorme seguito, è ancora bello quasi come il primo giorno, e quel che ha inevitabilmente perso non è andato perduto, è soltanto cambiato. Esattamente come la grafica, anche il gameplay è rimasto intatto, e sebbene c'è chi nel frattempo ha fatto meglio (Ciao Divinity: Original Sin!), la semplicità del combat system di questo filone di giochi di ruolo rimane in tutto e per tutto una qualità.
Peccato per il prezzo! I diversi giochi (disponibili singolarmente su Pc ma qui riproposti in due pacchetti: il primo contenente i due Baldur's Gate, il secondo con Icewind Dale e Torment) si trovano da tempo scontatissimi sulle altre piattaforme mentre qui siamo pericolosamente vicino a quelli di un gioco uscito l'altroieri, e questo non è proprio giusto. In poche parole: alla prima offerta non tiratevi indietro, anche per ripassare un po' di storia in vista del terzo capitolo già in sviluppo, guarda il caso proprio dagli stessi di Divinity.