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Little Nightmares II, il provato: gli orrori della Scuola

Nuovo anno, nuova demo che questa volta ci porta a sperimentare gli orrori della Scuola e della sua inflessibile Maestra: ecco il nostro provato di Little Nightmares II

PROVATO di Alessandra Borgonovo   —   13/01/2021

Altro giro, altra corsa attraverso gli orrori che danno la caccia a Mono e Six in Little Nightmares 2: negli scorsi mesi abbiamo provato in ben due occasioni il secondo titolo della serie sviluppato da Tarsier Studios (terzo se si conta Very Little Nightmares, al quale però non ha lavorato lo studio svedese) e anche questa volta ne siamo usciti molto soddisfatti. L'incertezza sulla costruzione della storia permane, ovviamente, mentre dal punto di vista degli enigmi abbiamo visto qualcosa di più e possiamo dire che alcuni si presentano più profondi di quelli visti nel gioco originale: nulla di eccessivamente complesso ma abbastanza articolato da rubarvi il giusto tempo. Non ci siamo mai trovati davvero bloccati, nel corso della demo, e anzi in alcuni casi ci siamo spinti troppo oltre con le elucubrazioni quando in realtà la soluzione era più a portata. Nel complesso e per quanto abbiamo visto, però, il passo avanti che Tarsier Studios ha dichiarato di voler muovere si percepisce - non soltanto nella componente "cervellotica".

Little Nightmares II del resto è più in tutto rispetto al primo: più grande, più ad ampio respiro, più ricco di interazioni, più spaventoso, più inquietante e per certi versi più crudele, non tanto verso il giocatore quanto nella messa in scena di determinati contesti. Non che il primo fosse carente in questi aspetti, basti pensare al momento in cui Six divora il Nomino e alla verità dietro la scena, ma qui è come se si fosse spinto il piede sull'acceleratore. Ci piace, ci convince e speriamo che le prime buone impressioni rimangano fino alla fine, evolvendosi magari di pari passo col gioco in un crescendo intrigante.

Un giorno a scuola

Little Nightmares Ii 01

La demo ha coperto i primi due livelli del gioco, Wilderness di cui abbiamo parlato qui e School, la vera novità di questo provato anticipata dall'ultimo trailer in cui ha fatto la sua comparsa uno dei nemici per ora più inquietanti: la Maestra. Prima di entrare nel regno in cui l'ordine e la quiete devono regnare sovrani, pena conseguenze parecchio severe, Mono e Six si fanno strada in alcuni scorci della misteriosa Pale City da cui provengono gli Ospiti del primo Little Nightmares e, così pare, la stessa Signora: vuoi per la pioggia e la semioscurità, vuoi per la telecamera che nell'ottica di un platform a scorrimento mantiene una certa distanza dai protagonisti, vuoi anche per la loro stessa dimensione ridotta rispetto a tutto il resto, c'è un senso costante di smarrimento mentre si vaga per la città. Ci si sente disorientati tra questi palazzi altissimi e spesso distorti, nei vicoli abbandonati e persino attraversando quei negozi dove ad accoglierci troviamo desolazione e abiti abbandonati, come se la popolazione fosse scomparsa all'improvviso - un po' come nel film Left Behind, se proprio non si vuole scomodare Cell e il suo sterminio a Ginger Town.

Paradossalmente ci si sente più tranquilli fra quattro mura, pur consapevoli che proprio al loro interno si nascondono gli incubi peggiori: se l'Ospedale è stato un traumatico assaggio, la Scuola non è da meno ma sceglie di giocare in modo più subdolo. Non trascura l'orrore, quello mai, tuttavia ad aspettarci dietro gli angoli, nei corridoi, ovunque, ci sono i mortali scherzi messi in atto dai bulli che popolano l'edificio: citando la descrizione ufficiale, oltre a essere la dimostrazione che l'innocenza non è insita nei bambini, non sono figure tragiche con genitori orrendi alle spalle e un desiderio segreto di amicizia - sono bulli e ce la faranno pagare se non faremo qualcosa. Costretti alla tirannia della Maestra, ma non per questo capaci di muoverci a pietà, questi personaggi sono il fulcro del nostro penare all'interno della Scuola; un costante purgatorio che diventa un vero e proprio inferno quando interviene la stessa Maestra, eppure gli sviluppatori sono riusciti a creare due approcci ben distinti tra loro.

Se con i bulli possiamo e dobbiamo mostrarci cauti, è pur vero che ci sono casi in cui la carica a testa bassa a volte è la soluzione migliore: è possibile sfruttare la loro stessa, chiamiamola esuberanza, per assestare il colpo di grazia e liberarci di loro in maniera definitiva. Con la Maestra, per ragioni che dipendono in particolare dalla differenza di stazza, tutto questo non è pensabile; non lo è soprattutto perché la sua peculiarità è quella di allungare il collo in pieno stile Rokurokubi (uno yokai giapponese) e raggiungerci ovunque se attiriamo la sua attenzione. In alto, in basso, nei cunicoli, non esiste davvero posto che le sia precluso quando il suo occhio fin troppo vigile si posa su di noi.

Mai al sicuro

Little Nightmares Ii 02

Questo aspetto in particolare, l'inquietante consapevolezza di non essere mai davvero al sicuro, è uno dei maggiori punti di forza al momento in Little Nightmares II: se nelle Fauci lo stretto passaggio di fronte a noi era bene o male sinonimo di salvezza, fatta giusto eccezione per il Custode, il secondo capitolo si riempie di pericoli più o meno grandi che possono farci ricredere sul fatto di aver trovato un punto dove riprendere fiato. Non è una costante ma è proprio qui, il bello, nell'incertezza che ci accompagna a ogni passo; ci abituiamo così tanto al fatto di poter rischiare la vita che persino quando la strada è davvero sicura non possiamo evitare di chiederci dove sia la fregatura - e in questo Tarsier Studios ha colto esattamente nel segno.

La Scuola è stata l'ennesima prova della sua crescita, dimostrandosi capace di alternare situazioni diverse che richiedono un altrettanto differente approccio, inserendo qua e là enigmi elaborati quanto basta da non rendere l'avventura una speedrun ma neppure farla ristagnare nell'attesa di una soluzione. Little Nightmares II non è né un horror puro alla Visage, né un magistrale rompicapo come Myst, si colloca piuttosto nel mezzo: un'avventura criptica e inquietante, abbastanza da spingerci a proseguire un passo di più senza per questo ostacolarci oltre il necessario. Un equilibrio che speriamo resisterà fino alla fine.

Little Nightmares Ii 03

Vinci con Little Nightmares II e Multiplayer.com

Dal 13 gennaio 2021 al 14 febbraio 2021 chiunque effettuerà l'acquisto di una copia del videogioco Little Nightmares II su Multiplayer.com potrà partecipare al concorso e vincere un'esclusiva console serigrafata Nintendo Switch.

Come partecipare:

Una volta effettuato l'acquisto basterà registrare i propri dati ed il numero d'ordine sul sito "vinciconmultiplayer.com" (entro il 21 febbraio 2021 alle ore 23:59) e partecipare all'estrazione finale che si terrà entro il 31 marzo 2021.

Leggi qui il regolamento completo

Preview Lightbox Littlenightmare Tv V2

Anche questo provato di Little Nightmares II ci lascia soddisfatti del lavoro di Tarsier Studios, una prova tangibile dei passi avanti che avrebbero voluto muovere rispetto al capitolo originale. C'è il giusto bilanciamento tra le sue componenti, quelle di cui per ora siamo a conoscenza, una maggiore libertà di approccio al pericolo (che in alcuni casi si può sfidare a viso aperto) e una cura maggiore negli enigmi che ci auguriamo verrà proposta lungo tutto il corso del gioco. Laddove l'Ospedale è stato un luogo di puro orrore, la Scuola gioca più sull'insidia dei suoi occupanti, punta sul tenerci costantemente sulle spine e anche così ogni tanto riesce ad avere la meglio. È positivo che i puzzle abbiano iniziato a svelarsi meglio, appianando in parte le preoccupazioni sul fatto che potessero essere semplici come nel capitolo originale; ora non resta che tirare le somme sulla trama, quando finalmente potremo provare l'avventura completa.

CERTEZZE

  • I nemici sono subdoli, non solo inquietanti
  • Sempre un ottimo lavoro in merito all'atmosfera
  • Gli enigmi si presentano più elaborati che nell'originale

DUBBI

  • Rimangono da tirare le somme sulla trama e la chiarezza complessiva