A quasi un anno di distanza dalla nostra recensione di Mario Kart Tour, siamo tornati a giocarlo: non casualmente, in settimana è stato rilasciato un importante aggiornamento, che consente di utilizzarlo anche tenendo lo schermo in orizzontale.
Prima di addentrarci nell'analisi di questa modalità, e prima di parlare degli update più interessanti degli ultimi mesi, vorremmo però soffermarci su alcuni - fastidiosi - aspetti che non sono mutati. Innanzitutto la tendenza a proporre reiteratamente dei contenuti a pagamento, assolutamente non necessari o vincolanti, ma comunque molesti. Il giocatore è continuamente ricompensato da nuovi oggetti (stelle, rubini, bonus, ecc...): è evidente che alla base ci sia la volontà di incentivare l'acquisizione degli stessi, e il modo più veloce per farlo è, chiaramente, quello di mettere mano al portafogli. Un atteggiamento sgradevole in generale, ancora di più se messo in pratica da un'azienda come Nintendo che, è bene ricordarlo, ha sempre i bambini come target principale. In secondo luogo, la strutturazione che punta più sulla quantità che sulla qualità: ci sono tantissimi personaggi, kart e oggetti, ma tra loro intercorrono poche differenze, vengono via via avvantaggiati alternativamente senza che ciò provochi effettive variazioni in-game. In sostanza, chi ha più kart tra cui scegliere ha maggiori possibilità di vincere una gara.
L'ultimo dettaglio che è rimasto immutato, forse il più sgradevole, è la maniera truffaldina in cui, durante il tour, gli avversari della CPU vengono fatti passare come giocatori reali. Anche noi, in fase di recensione, pensavamo fossero quantomeno ghost ricavati da tempi realmente raggiunti: invece no, è semplicemente CPU mascherata da avversari umani. Una scelta meschina, se possibile esacerbata dalla presenza di una "vera" modalità online (assente all'inizio).
Questo gioco probabilmente non sarebbe nato sotto la gestione Iwata, che considerava il supporto mobile come una specie di pubblicità ai titoli per console. Se le recenti voci si dimostreranno veritiere, se Nintendo allenterà lo sviluppo mobile, l'influenza di Mario Kart Tour potrebbe considerarsi decisiva: è il gioco che più di tutti si piega alle dinamiche di monetizzazione tipiche di questo mercato, e allo stesso tempo - non casualmente - quello che maggiormente "lede" il prestigio della saga che tratta. In questo ambito, si è rivelato difficile trovare un compromesso tra guadagno, qualità e rispetto del consumatore.
Modalità orizzontale
Il più recente aggiornamento, come vi abbiamo anticipato, consente di utilizzare Mario Kart Tour tenendo orizzontalmente il vostro dispositivo mobile. Una modifica richiesta a gran voce, fin dall'inizio e che, com'era preventivabile, coinvolge esclusivamente la gara. Questo significa che tutte le fasi antecedenti, dalla schermata di selezione a quella delle impostazioni, restano verticali come prima. Il processo per attivare questa modalità è piuttosto intuitivo: a inizio corsa, appena prima della partenza, basta ruotare orizzontalmente lo schermo.
Attivando quest'impostazione, il colpo d'occhio è sicuramente migliore. Più arioso, più credibile, più adatto a un racing game come Mario Kart. Non parliamo soltanto di piacere visivo, ma anche di capacità di leggere la corsa: in questo modo sono più chiare le curve e le traiettorie degli avversari. Così si vede più pista, con lo smartphone in verticale più cielo: anche a intuito, non è difficile capire perché sia preferibile la nuova opzione. Volendo si può cambiare dall'una all'altra versione semplicemente ruotando lo schermo; al contrario, per evitare che ciò accada casualmente (cosa quasi impossibile, a nostra opinione) si può selezionare dalle impostazioni quale variante utilizzare, e così facendo, anche spostando il dispositivo, non cambierà l'inquadratura.
Nonostante a livello visivo questa sia - ovviamente - la soluzione ideale, giocando ci si rende conto del perché Nintendo avesse preferito adottare, e imporre, l'altra versione. Innanzitutto sorreggere il dispositivo, in questa maniera, è più complicato: in certi casi non sarà un problema, ma soprattutto con smartphone molto grandi potrebbe diventarlo. Allo stesso tempo, nonostante idealmente si debba far tutto con una sola mano, spesso è preferibile utilizzare il pollice dell'altra (quella con cui reggete lo smartphone) per attivare in fretta i power-up: con il dispositivo in orizzontale tutto ciò diventa ancora più difficile. Insomma, la nuova modalità è più gradevole e consente una migliore lettura della corsa, quella vecchia è più immediata e ammorbidisce i difetti del sistema di controllo.
Multiplayer online
Se la modalità orizzontale è l'aggiornamento più recente, il più importante di questi mesi è sicuramente quello che ha introdotto una vera modalità online. Come dicevamo all'inizio, il Tour di questo gioco non è altro che una versione truffaldina di una competizione in rete. Non esageriamo coi termini: il titolo emula la ricerca di utenti online, simula loghi e nickname, e non c'è alcun modo di intuire - se non l'estrema fluidità - che non si stia giocando con un reale avversario o, in modo quantomeno dignitoso, contro un suo "fantasma".
La modalità online, a differenza delle altre, prevede subito una grossa scissione tra chi ha intenzione di spendere e chi no: solo per i primi, dotati di pass d'oro, sono accessibili le competizioni a 150 e 200cc. Per tutti gli altri, solo la cilindrata 100. Che è molto lenta, probabilmente più lenta dei Mario Kart per home console; inoltre, a differenza di questi ultimi, su mobile il sistema di controllo non è eccezionale, ed appiattisce grandemente le disparità al volante tra un utente e l'altro. Mario Kart Tour già tende di per sé a livellare l'abilità del singolo; a 100cc, ovvero andando lentamente, è quasi impossibile prendere notevoli distanze solamente guidando. Non bastasse, il dosaggio di armi e strumenti è totalmente caotico: si può ottenere un razzo anche da secondi. Il controllo che si ha sulla gara, in sostanza, è davvero minimo. Ci sono altri due fattori a sfavore di questa modalità. Il lag, che spesso regala sorprese (abitualmente negative) una volta tagliato il traguardo e, come spesso accade in Mario Kart Tour, ad essere favorito non è tanto il giocatore più bravo, quanto quello dotato di più personaggi, di più kart, di più strumenti. Che tra loro - a differenza della serie principale - su pista sono molto simili, ma concedono bonus diversi ogni singola gara: la maggior parte di essi influenza solamente il punteggio, ma alcuni (ad esempio) alterano il numero di armi concesse da ogni box.
Nonostante Mario Kart Tour sia stato espanso parecchio dai tempi della nostra recensione, le sue qualità, e soprattutto i suoi difetti, sono rimasti più o meno inalterati. Si tratta di un forzato compromesso tra una serie e un mercato al momento troppo distanti.