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Minecraft Dungeons, il provato

Abbiamo avuto modo di provare una build molto avanzata del dungeon crawler ambientato nell'universo di Minecraft. Nel corso di questo provato vi diciamo cosa ne pensiamo di Minecraft Dungeons

PROVATO di Emanuele Gregori   —   09/04/2020

L'annuncio di Minecraft Dungeons allo scorso E3 ci aveva piacevolmente sorpresi. Chi scrive non è assolutamente un giocatore del più famoso sandbox dell'ultima decade, ma ogni volta che c'è modo di lanciarsi in un nuovo arpg non se la lascia scappare. Nel corso della nostra prova abbiamo avuto modo di testate una build sufficientemente avanzata, che ci ha permesso di toccare con mano il sistema di progressione, la personalizzazione del personaggio, la scalabilità della difficoltà e anche l'abbozzata narrazione che accompagnerà le peregrinazioni dei giocatori. In attesa della versione finale, recentemente rimandata a fine maggio, è tempo di dirvi se Minecraft Dungeons merita quantomeno la vostra attenzione.

Dungeons Screenshot C

L’avventuriero senza macchia

La prima missione di Minecraft Dungeons funge in qualche modo da tutorial. Dopo aver scelte tra le poche opzioni di personalizzazione estetica, il cubettoso mondo nato dalla mente di Notch prende vita intorno a noi, posizionando la telecamera nella classica prospettiva da arpg diablo-like. I primi passi servono a prendere confidenza con i semplici controlli, con la gestione dell'attacco primario e secondario e con i tasti rapidi. Questi ci aiutano, inizialmente, a scattare/rotolare e ricaricare la propria energia per mezzo di una pozione che si ricarica nel tempo.

Avanzare nella mappa significa incontrare una quantità discreta di zombie che tentano invano di raggiungerci, accerchiarci e conseguentemente ucciderci, senza un reale grado di sfida. D'altronde siamo alle prime battute e non c'è alcun motivo per rendere brutale l'esperienza, motivo per il quale il nostro primo incontro si risolve in breve tempo e senza troppi sforzi, ma non dopo aver raccolto anche un arco ed un paio di nuovo oggetti da equipaggiare.

Una volta arrivati al termine della prima missione, si comprende immediatamente come la natura di Minecraft Dungeons sia particolarmente "arcade", dettaglio che è stato precisato anche da un membro del team di sviluppo nel corso dell'evento virtuale che abbiamo avuto il piacere di vivere nei giorni scorsi. Un'oretta di gameplay giocato dal vivo, condito da domande e risposte che ci hanno tolto più di un dubbio.

Quel che è certo è che il purista del genere, quello che è alla ricerca di una grande sfida che possa regalare centinaia e centinaia di ore di gameplay e diversificazione nelle build, non sarà probabilmente accontentato. Al contrario Minecraft Dungeons potrebbe avere la possibilità di riaprire uno spiraglio per il successo commerciale di un genere che, ad oggi, vive di una fortissima nicchia e poco altro. D'altronde il nome è altisonante e l'appeal della possibilità della cooperativa online e in locale, potrebbe spingere anche i grandi a far avvicinare al genere i più piccini, elemento da non sottovalutare nell'ottica della creazione di una cultura di genere.

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Gameplay nudo e crudo

Il raggiungimento dell'accampamento, alla fine della prima missione, sottintende anche l'apertura della mappa di gioco. A differenza di altri titolo di questo genere, Minecraft Dungeons si affida a missioni separate che è possibile far partire direttamente dall'hub centrale dopo aver scelto il livello di difficoltà. Ogni missione presenta infatti sei diversi step ai quali corrispondono sei versioni più o meno impegnative delle missioni, facilmente riassumibili tramite il livello di potenza consigliato per affrontarle.

Parlando di difficoltà è giusto sottolineare come siano presenti anche tre modalità principali, che vanno ad intaccare l'esperienza nell'insieme e non solo nel singolo incarico. Noi abbiamo avuto modo di testare solo la modalità standard, non potendo quindi renderci conto delle differenze con le due successive difficoltà. Al netto della scalabilità di ogni singola missione, c'è da dire che non ci siamo mai davvero sentiti a rischio nel corso della manciata di ore a disposizione, se non per qualche isolato momento con uno dei cosiddetti eventi casuali. Questi si presentano sulla mappa senza alcun tipo di preavviso e portano sul campo una serie di nemici più resistenti ed aggressivi rispetto a quelli standard. Utilizzare al meglio gli attacchi a distanza e le pozioni può fare la differenza tra una vita difficile e una vera e propria passeggiata.

Come in ogni arpg che si rispetti, l'elemento che più fa la differenza è il divertimento nel "vestire" il proprio personaggio e Minecraft Dungeons non ha messo da parte questo aspetto, seppur semplificandolo drasticamente. Continuare a compiere missioni ed uccidere nemici comporterà il salire di livello. Una volta fatto l'upgrade vi verrà donato un punto abilità da spendere per incantare una qualsiasi delle vostre armi o armature. Ogni oggetto che troverete sul campo avrà un valore base di potenza, che facendo la media tra tutti quelli in vostro possesso determinerà il valore totale del vostro alter ego. L'equipaggiamento non è suddiviso nei classici pezzi singoli come ogni titolo di questo genere ci ha abituati, al contrario l'armatura è rappresentata da un singolo oggetto che vi veste dalla testa ai piedi, ognuno con le proprie caratteristiche di difesa e particolarità speciali. Gli incantesimi sono invece specifiche abilità che è possibile trovare all'interno dei forzieri, come ricompensa delle missioni o da specifici nemici sconfitti. Questi si equipaggiano esattamente come il resto dal proprio inventario e possono essere di svariate tipologie: da una freccia enorme che all'impatto fa danno ad area, fino ad abilità passive che permettono di aumentare le proprie caratteristiche in determinate situazioni.

Dungeons E3 2019 Gameplay Reveal

Abbiamo detto degli incantamenti. I punti acquisiti al passaggio di livello diventano spendibili per incantare il proprio equipaggiamento. Ogni pezzo ritrovato, oltre ad avere le proprie caratteristiche base, presenta anche dei casuali incantesimi. È possibile sceglierne fino a tre, in base alla potenza dell'arma, e questi possono essere utili ad aggiungere combo, a donare danno elementale all'arma o anche a compiere azioni che potrebbero effettuare del danno ad area seguendo una specifica percentuale di possibilità. Una volta scelto l'incantesimo è possibile spendere ulteriori punti per potenziarlo fino al livello massimo, aumentando ovviamente le proprie caratteristiche. Dal momento che questi punti vengono assegnati al salire di livello, la gestione dell'inventario e degli incantamenti è fondamentale, nonostante la possibilità di disassemblare ogni pezzo nel proprio inventario (che ci è parso di capire sia infinito fin da subito) e recuperare così monete e punti spesi.

Questo sistema ci ha sufficientemente convinti, ma è ovvio che per comprenderne davvero la profondità, soprattutto in un gioco che non sembrerebbe particolarmente longevo dal punto di vista della campagna, è necessario attendere di avere un quadro più completo della qualità dell'endgame.

Dungeons Screenshot D

Tra le varie altre cose che è possibile aggiungere in fase di preview c'è la possibilità di spendere soldi (di gioco, le microtransazioni non esisteranno) per acquisire casse random dagli abitanti che liberiamo e riportiamo all'accampamento. Allo stesso modo un'altra particolarità è quella dei dungeon procedurali. Nel corso delle vostre missioni potrebbe capitarvi di imbattervi in porte e aperture nella roccia. Queste conducono a dungeon totalmente procedurali che variano per ricompense, difficoltà ed ampiezza. Ci è stato assicurato che alcuni potranno tranquillamente richiedere una mezzora per essere completati e nei quali sarà possibile trovare anche le ricompense migliori. Questi dungeon ci permettono anche di toccare l'argomento level design. Le mappe che abbiamo potuto provare non differivano troppo l'una dall'altra, ma nonostante la semplicità cubettosa di Minecraft, alcuni elementi ci hanno lasciati soddisfatti. La scelta di inserire la ricerca di segreti e forzieri è una trovata simpatica, che purtroppo è limitata ad una manciata di elementi per mappa, lasciando un po' l'amaro in bocca dal punto di vista del grado di sfida.

È questo attualmente il problema più grande di Minecraft Dungeons, comprensibile ma difficilmente digeribile da tutti i grandi appassionati del genere. Si tratta di un titolo semplice, fin troppo, che forse solo alle modalità di gioco più alte consentirà ai più smaliziati di sudare un po'. Nonostante questo e dando per buona la semplificazione delle meccaniche di base e di gestione dell'inventario, Minecraft Dungeons resta un titolo godibilissimo e non vediamo l'ora di passare qualche altra ora in sua compagnia.

Non è chiaramente tutto oro quel che luccica, ma se quel che si cerca è divertimento scanzonato in solitaria o in gruppo fino a quattro, questo potrebbe essere il titolo che accompagnerà la vostra estate. Fate attenzione a bollare Minecraft Dungeons come un progetto minore. Il team che lo ha realizzato conosce l'argomento e sta tentando di interpretarlo al meglio delle proprie capacità, con il difficile compito di rendere un genere così hardcore adatto a tutte le attitudini ed età. Un'impresa non facile, ma che sembra stiano cogliendo nel segno.

CERTEZZE

  • Divertente e stiloso
  • Più profondo del previsto
  • Gli incantesimi sono una bella trovata

DUBBI

  • Rischia di perdersi nei dettagli
  • Bilanciare un'esperienza del genere per tutti è impegnativo
  • Forse c'è ancora troppo poco loot