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Mortal Kombat 11: Aftermath, l’anteprima dell'espansione del picchiaduro NetherRealm

La fiammella di Mortal Kombat 11 sembrava ormai sul punto di affievolirsi, complice anche la disintegrazione della scena competitiva per via della pandemia. I NetherRealm, però, non hanno abbandonato il progetto tirando fuori dal cappello questo Mortal Kombat 11: Aftermath

ANTEPRIMA di Aligi Comandini   —   06/05/2020

"I Mortal Kombat hanno al massimo un paio di anni di vita nella scena competitiva". È questo il mantra che molti giocatori della vecchia scuola ripetono ogni volta che un titolo NetherRealm spunta sul mercato, spesso spinti dall'attaccamento storico a marchi che rappresentano la colonna portante dei picchiaduro negli esport. E in verità i loro commenti non nascono sempre dal semplice pregiudizio: per quanto la serie Mortal Kombat e gli Injustice abbiano saputo evolversi negli anni - e spaccare il mercato confermandosi tra i più venduti del genere - sul lungo andare tendono ad essere abbandonati con maggior rapidità rispetto ad altri giochi, forse proprio per via della loro visione meno marcatamente hardcore e più appetibile per il grande pubblico. Mortal Kombat 11, sembrava poter scardinare completamente questi preconcetti, in primis grazie al suo riveduto sistema di combattimento (sensibilmente più difficile da padroneggiare in toto rispetto al passato) e al netcode superlativo, eppure il fenomeno si è comunque ripetuto, in parte per via di una volontà degli sviluppatori di accentrare i propri eventi competitivi in leghe ufficiali (una mossa, in verità, che molte altre case stanno mettendo in campo) e in parte per via del disastro che il Coronavirus ha rappresentato per l'intero panorama degli esport.

La risposta di NetherRealm? Continuare con le aggiunte al roster ovviamente, anche se stavolta i nuovi personaggi previsti non arrivano in solitaria. Per tutti coloro che infatti hanno acquistato l'ultima creatura della casa più per i suoi personaggi e per i notevoli contenuti single player che altro, sta per arrivare una grossa espansione della storia principale chiamata Mortal Kombat 11: Aftermath, e pensata per essere un seguito diretto dal finale del gioco base. È la prima volta che vediamo un update così sostanzioso della campagna in un picchiaduro, e dopo aver visto la sua presentazione ufficiale via stream siamo pronti a dirvi cosa ci aspetta.

La fine dell’universo non è la fine

Considerando la sua diffusione, e la cura riposta dai suoi creatori negli elementi in singolo, non c'era con ogni probabilità un picchiaduro più indicato per un'operazione simile di Mortal Kombat 11, nonostante la chiusura del titolo sembrasse definitiva. Invece, la storia riparte proprio da quel finale (spoiler alert, è il caso di avvisare), con Liu Kang sul punto di far ripartire l'universo dopo aver sconfitto Kronika e ottenuto poteri divini. Prima che l'eroe della saga possa dare il via al tutto, però, viene fermato da un gruppetto quantomai variegato... Fujin, Nightwolf, e nientepopodimeno che Shang Tsung.

Intrappolati da Kronika e liberati al momento dell'eliminazione della dea, i tre hanno osservato quanto accaduto e tratto un'importante conclusione: Liu non può dar vita a un nuovo universo e utilizzare la Clessidra delle Ere senza la corona della sua mortale nemica, che è stata distrutta durante lo scontro. Sarà quindi necessario rivisitare alcuni eventi passati per ottenere l'artefatto, il tutto sotto la guida proprio del subdolo Shang Tsung, unico ad avere le conoscenze necessarie a formulare un piano sensato per risolvere la situazione. Ovviamente siamo pronti a scommettere che le cose non andranno per il meglio, considerando di chi si tratta.

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È il caso di fare subito un'importante premessa: quest'espansione non dà minimamente l'idea di essere un riempitivo di poco conto, o un lavoro affrettato e superficiale. Fin dai video mostrati è evidentissimo come i ragazzi di NetherRealm abbiano iniziato a lavorarci quasi subito dopo l'uscita del gioco, e le scene d'intermezzo svelate ci sono parse qualitativamente alla pari, se non addirittura superiori a quelle della campagna base. Non bastasse, la presenza di Cary Takagawa nei panni di Shang Tsung è una pratica certezza, e non fa che rafforzare le già valide interpretazioni del resto del cast. Ci aspettiamo un discreto mare di incongruenze e cafonate, per carità, ma considerando quanto riuscita e divertente è stata l'epopea dei Mortal Kombat dopo la loro completa trasformazione (arrivata col nono capitolo), siamo abbastanza certi che anche queste vicende saranno un vero spasso da seguire.

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Viva l'amicizia

La nuova espansione, comunque, non aggiunge solo ore di storyline. Aftermath dà l'impressisone di voler rendere Mortal Kombat 11 un'esperienza completa anche per i fan di vecchia data, con aggiunte richieste a gran voce dalla community. Una delle più desiderate, ad esempio, è il ritorno delle Friendship e delle Fatality contestuali, che abbiamo potuto vedere subito in azione. Laddove le Fatality legate alle stage sono una bella chicca di cui non sentivamo particolarmente il bisogno, però, vedere le Friendship è stato un colpo al cuore che ci ha fatto capire più che mai quanto ci mancasse la loro assurdità. La prima mostrata, per chiarirci, vedeva Kano alle prese con un bel barbecue, attento a non bruciare dei salsicciotti. Può sembrare roba trascurabile, tuttavia vi assicuriamo che l'elemento trash/demenziale di queste chiusure dei match arriva ad essere una presa per i fondelli persino più eclatante delle Mercy, e che le altre due Friendship da noi osservate sono talmente ispirate da portarci al silenzio stampa per non rovinarvi la sorpresa.

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Se tutto questo non dovesse bastarvi, sappiate che Aftermath arriva anche con tre nuove skin, e tre personaggi extra, i primi del nuovo Kombat Pack (è possibile acquistare un pack speciale con l'espansione e il Kombat Pack intero, per chi volesse farlo). I tre nuovi guerrieri sono Fujin, prevedibilmente, Sheeva, e Robocop, a rimpolpare ancor di più il gruppo dei guerrieri ospite.

Non abbiamo ovviamente avuto modo di assistere a una presentazione dettagliata di ogni combattente, ma quel poco che è stato mostrato ci è parso già più che interessante. Robocop è dotato di armi e gadget che spaziano da scudi antisommossa a lanciafiamme, Sheeva è una grappler dotata del solito pestone imparabile dall'alto, e Fujin invece dà l'impressione di essere un personaggio da medio raggio con combo complesse e notevole controllo degli spazi (anche in virtù della sua spada, e della capacità di usare i venti). Insomma, tre aggiunte già molto diversificate e curatissime, che non mancheranno di arricchire un roster già impressionante.

Mortal Kombat 11: Aftermath, è un'esperimento ambizioso e interessante, una ventata d'aria fresca nel genere dei picchiaduro, che forse era applicabile con successo solo alla serie di NetherRealm, vista la storica cura per le sue campagne single player. L'operazione ci sembra curatissima, e in grado di ridare linfa vitale al gioco anche per coloro che lo hanno abbandonato online. Inoltre, le varie aggiunte sembrano pensate per rendere l'ultimo Mortal Kombat un pacchetto sempre più completo, e non possiamo che approvarle.

CERTEZZE

  • La nuova campagna sembra spassosa e curatissima
  • Tre personaggi e tre skin inclusi nel pacchetto
  • Friendship e Fatality contestuali ritornano

DUBBI

  • Il nuovo Kombat Pack richiede un esborso extra per essere ottenuto in toto
  • Non sembra per ora che ci siano altri rimaneggiamenti alla cripta, che sarebbero ben accetti