Siamo all'inizio del mese e, come da tradizione, ci troviamo a dare un'occhiata ai titoli gratuiti in arrivo con l'iniziativa Games with Gold, in questo caso per quanto riguarda ottobre 2018, su Xbox One e Xbox 360. Ci si appropinqua sempre con grande curiosità alla fine del mese, vista la tradizionale presentazione delle varie line-up gratuite per Xbox One e PS4, a cui si aggiungono ormai da tempo anche le nuove introduzioni mensili nel catalogo di Xbox Game Pass, ma non sempre ci si ritrova pienamente soddisfatti di quanto le compagnie ci propongono. Purtroppo, anche in questo caso dobbiamo registrare un altro mese non propriamente esaltante per i Games with Gold, che ultimamente stanno attraversando un periodo caratterizzato da un trend alquanto sottotono, almeno rispetto ai momenti di fasti maggiori e anche i risultati evidentemente negativi del sondaggio proposto ai lettori lo confermano, con la maggioranza degli utenti che si ritiene per nulla soddisfatta dell'offerta di ottobre. Di converso, come di consueto, risulta particolarmente convincente la lineup di ottobre di Xbox Game Pass, cosa che rafforza un po' la convinzione che sia quest'ultimo la vera star dei servizi Microsoft, almeno per quanto riguarda la questione dei giochi gratuiti.
Nonostante quanto si stia pensando ormai da diverso tempo a questa parte, non è ancora emerso nulla sulla possibile fusione dei due servizi su abbonamento, magari con soluzioni più economiche rispetto alla somma delle due sottoscrizioni: al di là dell'iniziativa Xbox All Access, che comunque è una cosa alquanto diversa comprendendo anche la console stessa e soprattutto sembra destinato esclusivamente al mercato nord americano, nelle due fiere estive non c'è stata alcuna menzione da parte di Microsoft sulla volontà di modificare qualche assetto nel suo poderoso sistema di servizi, che peraltro funziona molto bene e traina l'economia della divisione Xbox da un bel po' di tempo a questa parte. Per quanto riguarda i Games with Gold, questi si stanno rivelando sempre più un vero e proprio "plus" (scusate il gioco di parole) di contorno al servizio base dedicato al multiplayer online. In ogni caso, solo un paio di mesi fa venivano proposti due titoli come Forza Horizon 2 e For Honor, dunque qualsiasi supposizione sull'andamento dell'offerta lascia il tempo che trova, visto che da un mese all'altro può cambiare veramente tutto.
Overcooked - Xbox One, dal primo al 31 ottobre
Sono passati un paio d'anni ed è venuto fuori di recente anche un seguito, ma nel caso non l'abbiate mai provato prima, la proposta di Overcooked gratuito tra i titoli Games with Gold di questo mese è di quelle da non perdere. Non tanto perché si tratti di un titolo seminale o un'esperienza da provare in tutti i modi, quanto piuttosto perché un party game di questa fattura fa sempre comodo all'interno dell'hard disk della console. Nonostante le dimensioni piuttosto contenute della produzione, il gioco di Ghost Town Games è riuscito a imporsi all'attenzione di critica e pubblico, finendo per diventare una sorta di piccolo fenomeno nel panorama indie (o quasi indie, visto che il titolo è comunque pubblicato sotto etichetta Team 17), con il successo che ha consentito, nel volgere di pochi mesi, di rilasciare un seguito diretto ancora più grosso e sostanzioso.
In questo caso abbiamo a che fare con il capostipite, che comunque contiene già tutti gli ingredienti di base che hanno decretato il successo della serie: in qualità di chef, ci troviamo a dover comporre varie ricette a richiesta all'interno di un tempo limite per un pubblico alquanto esigente. Fin qui non sembra nulla di particolarmente bizzarro, al massimo una sorta di derivazione da Cooking Mama o simili, ma alla "semplice" meccanica della preparazione dei piatti si unisce in questo caso anche una serie di difficoltà aggiuntive date dalle variazioni impresse al level design. In ogni cucina ci si trova dunque prima di tutto a lottare contro vari agenti di disturbo, cercare di comporre i piatti nel giusto ordine oltrepassando gli ostacoli che ci frappongono al raggiungimento di ingredienti e fornelli e concludere le ricette nel limite di tempo imposto. Il tutto si traduce in un action con elementi puzzle che è tutto da ridere, specialmente se giocato in multiplayer cooperativo.
Victor Vran - Xbox One, dal 16 ottobre al 15 novembre
Un buon vecchio action RPG fa sempre piacere e Victor Vran, sebbene alquanto distante dalle fanfare del mercato videoludico, svolge alla perfezione il suo ruolo in questo senso. Si tratta infatti di un action RPG dall'impostazione alquanto classica, nel quale ci troviamo a interpretare il cacciatore di mostri che dà il nome al gioco, una sorta di Van Helsing, alle prese con un'invasione malefica nel regno di Zagoravia, alla cui base sembra esserci l'enigmatica regina della regione. Un po' Diablo, un po' Torchlight e un po' proprio The Incredible Adventure of Van Helsing, Victor Vran propone combattimenti assortiti e furenti all'interno di numerosi livelli, affrontabili anche in modalità multiplayer cooperativa per un massimo di quattro giocatori contemporaneamente in partita. Manca forse un po' di carisma, su questo non ci sono grossi dubbi, eppure il gioco di Haemimont, team salito alle luci della ribalta con la serie Tropico, è riuscito a conquistare una buona fetta di videogiocatori.
Insomma, Victor Vran ha pochi fronzoli, esattamente come l'omonimo protagonista, e al di là di nomi altisonanti, storie epiche e grandi impianti grafici punta soprattutto a divertire e proporre una formula solida come l'action RPG classico in stile Diablo, che svolge perfettamente il suo dovere. Oltre al gameplay classico e pulito, il gioco può anche contare su una serie di introduzioni originali e interessanti che arricchiscono alquanto la meccanica standard, pur rimanendo nel solco della tradizione di genere: il sistema di combattimento conta su mosse particolarmente dinamiche come salti e schivate, la gestione del personaggio consente un approccio piuttosto libero ai perk e alle abilità speciali, il crafting introduce un elemento di personalizzazione ulteriore nelle dinamiche classiche dell'action RPG. A prima vista potrà dunque sembrare poco interessante ma il consiglio è di dare una possibilità a Victor Vran, perché se la merita veramente.
Stuntman: Ignition - Xbox One e Xbox 360, dal primo al 15 ottobre
Quando i racing game arcade erano talmente diffusi da godere anche di sotto-generi derivati, con tanto di serie affermate in questi ulteriori filoni, Stuntman era probabilmente uno dei franchise più famosi. Creato da Reflections, il primo capitolo della serie uscì nel lontano 2002 e destò un certo scalpore per la sua meccanica e le soluzioni tecnologiche utilizzate. Invece di correre, infatti, in Stuntman si trattava soprattutto di eseguire azioni spettacolari e folli, portando avanti le diverse missioni affidate a uno stuntman professionista. Portava insomma alle estreme conseguenze la digressione rutilante del racing arcade con incidenti, che si stava affermando tra Burnout e poi simili, concentrandosi soprattutto sugli eventi singoli e sulla necessità di eseguire azioni quanto più spettacolari possibile, senza badare (o meglio puntandoci particolarmente) a eventuali danni collaterali.
Stuntman: Ignition arrivò qualche anno dopo, la bellezza di 11 anni fa, dimostrandosi particolarmente in forma soprattutto su Xbox 360 e PS3. Anche in questo caso si tratta di impegnarsi in varie scene per diversi film, dotati di ambientazioni e scenografie differenti ma nei quali ci troviamo sempre e comunque in qualche modo impegnati in qualche folle incidente o corsa senza regole in situazioni assurde, il tutto all'interno però della "sceneggiatura" prevista per ogni scena, che pone gli obiettivi da portare a termine di volta in volta. In un gioco del genere, la simulazione della fisica, le collisioni e la distruttibilità degli ambienti sono ovviamente gli ingredienti principali per creare le reazioni esplosive che ci possiamo attendere dalle azioni di uno stuntman, tutti elementi su cui la serie ha fondato il suo successo.
Hitman: Blood Money - Xbox One e Xbox 360, dal 16 al 31 ottobre
Proprio mentre entra nel vivo l'attesa per il nuovo Hitman 2, entrato in fase gold proprio in questi giorni, possiamo tornare su uno dei capitoli storici con Hitman: Blood Money, da molti considerato uno dei migliori in assoluto per la serie di IO Interactive e indubbiamente uno di quelli di maggior successo commerciale. Al di là delle evoluzioni nella storia e delle nuove ambientazioni proposte, Blood Money è stato importante per l'introduzione di diverse nuove caratteristiche nel gameplay che hanno portato a una maggiore definizione del gioco nell'ambito degli stealth action, spostandosi dunque su un profilo più tattico e ragionato rispetto a un semplice sparatutto in terza persona. L'obiettivo di ogni missione è l'eliminazione di individui specifici, ma il raggiungimento del target è sempre ostacolato da un gran numero di guardie ed elementi di difficoltà dati da sistemi di sorveglianza e altro.
Oltre all'utilizzo di un engine che era completamente nuovo, all'epoca, Hitman: Blood Money ha introdotto diverse azioni diventate poi tipiche, che hanno aiutato ad arricchire la dotazione dell'Agente 47 come combattente stealth: maggiore interazione con gli scenari, combattimento a mani nude, utilizzo di scudi umani, possibilità di nascondere corpi e di migliorare armi ed equipaggiamenti trovati sul campo, il tutto con un sistema di gioco che premia l'approccio silenzioso e il basso profilo rispetto al caos sul campo di battaglia. Interessante, da questo punto di vista, l'introduzione del "Notoriety System" che misura la visibilità del protagonista all'interno delle missioni, determinando la possibilità di essere scoperto e catturato. Il gioco è ormai alquanto datato ma nel caso non abbiate avuto modo di provarlo in passato, rappresenta un classico degli stealth action ancora piuttosto valido da giocare.