La nuova stagione della Overwatch League finora non è stata esattamente entusiasmante, se non altro perché per la maggior parte del tempo abbiamo visto in azione i soliti sei eroi - al netto di qualche variabile - che costituiscono la composizione più in voga del momento ai piani alti, GOATS. Per chi non lo sapesse, questa composizione - che prende il nome dal team che l'ha giocata per la prima volta nelle Overwatch Contender Trials lo scorso anno - è inusualmente formata da tre tank (D.Va, Reinhardt e Zarya) e tre support (Brigitte, Zenyatta e Lúcio) che ingaggiano gli avversari di forza bruta, restando vivi grazie alle cure ad area dei support. Inizialmente interessante per l'inconsueta scelta di omettere gli eroi d'attacco, ora la composizione GOATS non ha fatto altro che mettere ancora una volta in risalto i problemi di bilanciamento di Overwatch.
Il che ci porta direttamente al trentesimo eroe, Baptiste, che a detta del lead director Jeff Kaplan era in sviluppo da molto prima che la composizione GOATS diventasse tanto popolare. Forse è per questo che, a differenza dei personaggi che l'hanno preceduto, Baptiste non si incastra perfettamente in nessuna composizione famosa. Il reveal è stato piuttosto sorprendente, dato che in molti si aspettavano Echo, l'androide comparsa alla fine del cortometraggio incentrato su McCree, oppure il famigerato Dottor Cuerva di cui circolava il nome qualche tempo fa. Invece è stato il turno di questo medico haitiano che dovrebbe servire a potenziare soprattutto le composizioni più statiche e a sbaragliare i nemici sulla difensiva.
La storia e le abilità di Baptiste
I retroscena di Baptiste sono quantomeno originali, visto che invece di avere un eroe senza macchia e senza paura, un guerriero tormentato o un campione che si è rivolto al male, il trentaseienne che risponde al nome completo di Jean-Baptiste Augustine è un ex membro della Talon, l'associazione criminale cui fa capo Doomfist. Rimasto orfano nella Crisi degli Omnic, Baptiste si è prima unito alla Coalizione dei Caraibi e in seguito è entrato nelle file di Talon soltanto per rendersi conto, dopo un breve successo, che stava ulteriormente logorando il mondo. Baptiste si è quindi dissociato da Talon e ha cominciato a viaggiare per il mondo come medico da campo, sbarazzandosi dei sicari inviati dai suoi ex boss a fargli la pelle. La sua storia, insomma, ha un certo potenziale e potrebbe stabilire delle interessanti interazioni con gli altri membri del cast di Overwatch.
Se il design di Baptiste è tutt'altro che originale - specialmente dopo aver giocato nei panni di criceti e quadrupedi meccanici - il suo kit invece appare molto interessante, a cominciare dall'arma, un Lanciagranate biotico che spara raffiche da tre colpi con un rinculo elevato. Oltre a danneggiare pesantemente i bersagli, purché il giocatore abbia un controllo e una mira più che discreti, l'arma di Baptiste può curare i compagni di squadra in piccole aree d'impatto. Essendo un supporto, Baptiste può ovviamente curare direttamente con Impulso rigenerativo, un'abilità a ricarica che rigenera, appunto, la salute dei compagni nelle vicinanze. Questa abilità non ci ha convinto moltissimo: ha una portata ridotta, cura lentamente nel tempo e più che altro serve a tenere in vita lo stesso Baptiste, il che non la rende particolarmente affidabile se l'haitiano è l'unico supporto in squadra.
Le altre abilità nel kit di Baptiste sono invece molto più situazionali e probabilmente faranno discutere parecchio giocatori e sviluppatori nei mesi a venire. Lasciando stare per un attimo i suoi Stivali potenziati, che gli consentono di compiere grandi balzi dopo essersi accovacciato, garantendo una mobilità a metà tra Moira e Lúcio, Baptiste possiede un'abilità chiamata Campo d'immortalità che schiera un drone: quest'ultimo può essere danneggiato e distrutto, ma finché è attivo genera una barriera che impedisce agli alleati dietro di essa di essere uccisi. In pratica, come suggerisce il nome, la salute dei giocatori protetti dal Campo d'immortalità non scende sotto un certo valore, cosa che rende l'abilità decisamente utile se ben piazzata tra la squadra e un fastidiosissimo Bastion a ruota libera.
L'Ultra di Baptiste, infine, è davvero particolare: il giocatore può collocare una sorta di portale - simile in dimensioni e meccanismi al Muro di ghiaccio di Mei - chiamato Matrice di amplificazione che raddoppia l'efficacia di ogni proiettile o cura che passa attraverso di esso. Essendo statico, il posizionamento dell'Ultra di Baptiste svolge un ruolo fondamentale nella strategia, ma garantisce possibilità di attacco o di difesa fuori dal comune che possono sgominare intere squadre se combinata in assalti sincronizzati con altre Ultra. In questo senso, Baptiste potrebbe sembrare un eroe pensato per contrastare la composizione GOATS di cui abbiamo parlato nell'introduzione, ma non è esattamente così.
La staticità del kit di Baptiste lo rende sicuramente poco adatto a composizioni "dive" o alla GOATS che sono incentrate tutte sulla mobilità e sulla rapidità dell'assalto. Lo stesso vale per le cure ad area, non particolarmente elevate o potenti, specialmente se si affronta una composizione simile. Idealmente, la Matrice di amplificazione e il Campo di invulnerabilità di Baptiste potrebbero servire a contrastare, da lontano, la carica di una squadra in attacco, ma la loro portata limitata e la staticità di cui parlavamo le rendono praticamente inutili se la squadra è costretta a disperdersi o se gli avversari riescono a superarle con facilità. Dunque Baptiste si trova in una strana posizione, se guardiamo il meta così com'è oggi, e non possiamo escludere che Blizzard ritocchi il suo kit in futuro. È un eroe sicuramente atipico che garantisce enormi benefici nelle strategie difensive e immaginiamo già una fastidiosa sinergia coi cecchini o la torretta di Torbjörn, ma per poterne esprimere al massimo le potenzialità sarà necessario gioco di squadra e comunicazione.