Invitati da Konami, abbiamo assistito alla presentazione ufficiale della partnership esclusiva tra eFootball PES 2020 e Juventus F.C. all'Allianz Stadium di Torino. L'occasione è stata poi quella di mettere le mani su una nuova build del titolo, che nonostante presentasse solo due squadre (Juventus appunto e PES Legends) e solo la modalità partita veloce, ci ha permesso di approfondire diverse meccaniche di gameplay.
Fino alla fine
Innanzitutto la partnership: Juventus e Konami hanno firmato un contratto di esclusiva che permette a entrambi di vantare tra gli sponsor due dei marchi più importanti a livello globale per quello che riguarda il mondo del calcio sia esso reale o virtuale. In secondo luogo, questa partnership permette a eFootball PES 2020 di essere l'unico videogioco di calcio a poter utilizzare nome del club, stadio e divise ufficiali della squadra di Torino. Come potete bene immaginare questa esclusività è stata il punto nevralgico su cui è ruotata tutta la presentazione. Da anni infatti la disputa delle licenze non si faceva così aspra e serrata: anche l'arrivo della Champions League l'anno scorso su FIFA infatti non può avere lo stesso valore di questa decisione. Non avere la Juventus, che attualmente è uno dei club più importanti al mondo, all'interno del proprio gioco è una mossa degna del miglior scacco al re del celebre gioco inventato in India nel VI secolo d. C. Inoltre, per rinforzare questa partnership Miralem Pjanic è stato scelto come uno degli ambasciatori globali del titolo e comparirà sulla cover di eFootball PES 2020. Tutta la squadra inoltre, così come l'Allianz Stadium, sarà riprodotta fedelmente grazie alle lunghe sessioni di scanning di volti e corpi dei giocatori (con annessi tatuaggi) e possiamo tranquillamente dirvi che, ove fosse possibile, il livello di dettaglio della riproduzione dei giocatori è decisamente disarmante. Infine Konami ha tenuto a precisare che il supporto agli eSport è totale e molto forte e spera che con la Juventus nel prossimo futuro si possa lavorare anche in questo senso.
Una volta conclusa la presentazione della partnership, abbiamo avuto qualche ora di tempo per giocare a eFootball PES 2020 usufruendo di una build pressoché identica a quella che il 30 luglio arriverà sui vari Store digitali come demo. A differenza però della versione demo, all'Allianz Stadium abbiamo potuto giocare con solo due squadre e alla modalità partita veloce. Se quindi lato modalità e infrastruttura non siamo in grado di darvi una panoramica maggiore rispetto alle prove precedenti, abbiamo invece alcune cose da specificare riguardo al gameplay. Innanzitutto la build ci ha mostrato una notevole ricalibrazione dei passaggi filtranti, che ora differiscono per animazione ed efficacia in base a diversi fattori come il giocatore che lo esegue e la potenza con cui viene calciato il pallone. Facendovi un esempio, usare Dybala o Pjanic sarà decisamente differente che provare a imbucare un compagno con Mandzukic o Khedira, e questo si tradurrà in gioco in passaggi molto più reali e di difficile interpretazione anche per le difese. Proprio la fase difensiva ci è sembrata decisamente modificata dalle scorse prove: innanzitutto il movimento corale della linea arretrata non sembra collegato da un filo invisibile, ma ora la scelta individuale del giocatore influenza notevolmente l'andamento di un'azione con anche l'intelligenza artificiale che reagirà di conseguenza. Imparare ad alzarsi e ad abbassarsi in sintonia sarà molto importante. Altro elemento rivisto è il dribbling, ora molto legato alle singole skill del giocatore utilizzato ma estremamente efficace se sfruttato nella situazione giusta. Douglas Costa o Ronaldinho ad esempio saranno giocatori che vi spingeranno a utilizzare dribbling per puntare l'avversario con repentini uno contro uno, a differenza di altri come Alex Sandro o Nedved che vi spingeranno al cross dal fondo. Infine la prova ci ha permesso di constatare l'eccelso lavoro fatto sulle animazioni, non solo quelle classiche di tackle, tiro, passaggio, parata, ecc. ma anche quelle per le situazioni casuali: pallonate in faccia, scontri di gioco a terra e in aria, affaticamento, dolore. La riproduzione della realtà di eFootball PES 2020 è semplicemente monumentale e, nonostante per alcuni questo sia un dettaglio di poco conto, noi ribadiamo come invece sia un valore in grado di ampliare l'immersività del titolo.
eFootbal PES 2020 si è mostrato sì in una nuova prova, ma a margine di un evento che ha visto la partnership esclusiva tra Konami e Juventus al centro della giornata. Se quindi da una parte la storia vincente della Juventus si è mostrata in tutta la lucentezza, dall'altra Konami con il suo eFootball PES 2020 ha mostrato carattere e muscoli ribadendo come, quest'anno più che mai, la lotta per il primato del "miglior calcistico dell'anno" sia ancora più serrata che in passato.