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Pharaoh: A New Era, l'intervista a Theophile Noiré, il game e creative director

Dopo aver giocato a Pharaoh: A New Era, abbiamo intervistato Theophile Noiré, il game director e creative director del gioco, per saperne un po' di più.

Pharaoh: A New Era, l'intervista a Theophile Noiré, il game e creative director
INTERVISTA di Simone Tagliaferri   —   27/02/2023

Quando viene annunciato il remake di un gioco, la prima domanda che ci si pone è "perché", ossia ci si chiede subito quale sia il motivo che abbia portato uno studio di sviluppo o un editore a tentare di rifare un titolo del passato, domanda che si fa più pressante quando a essere rifatto è un oggetto difficile e complesso come Pharaoh, uno dei più importanti city builder storici di sempre, diventato con gli anni un vero e proprio oggetto di culto intorno a cui si è mantenuta viva una grossa comunità.

Abbiamo quindi deciso di chiedere numi a Theophile Noiré, il game director, nonché creative director di Pharaoh a New Era, che ha gentilmente accettato di farsi intervistare per chiarire alcuni dei nostri dubbi e parlarci del gioco che, se non lo sapete, abbiamo recensito pochi giorni fa.

Come nasce il progetto del remake?

Pharaoh: A New Era nasce dal gioco di maggior successo di Impressions
Pharaoh: A New Era nasce dal gioco di maggior successo di Impressions

Il punto di partenza dell'intervista è stato proprio chiedere perché Triskell Interactive abbia deciso di rifare proprio Pharaoh. Noiré ci ha quindi spiegato che: "Siamo cresciuti con questi giochi e abbiamo ritenuto che Pharaoh potesse beneficiare di un remake per diventare più accessibile a un pubblico moderno. Pharaoh rappresenta il vertice dei city builder sviluppati da Impressions Games alla fine degli anni '90, che hanno esplorato la storia romana, greca ed egiziana. Pharaoh è quello a cui eravamo più interessati perché è sia il più complesso e completo della serie, sia quello con la civiltà antica che ci piace di più." Ad attirare lo studio di sviluppo non è stato solo il gioco in sé, ma anche il fatto che sia riuscito a mantenere una comunità attiva per tutti questi anni: "C'è ancora una grossa comunità che gioca alla vecchia versione. Anche se entrarci rappresenta una sfida, perché quando arrivano dei nuovi giocatori, questa non è l'esperienza più semplice a cui accedere a causa dei problemi tecnici e di quelli di accessibilità."

Considerando che i diritti dei titoli di Impressions sono in mano ad Activision, abbiamo voluto sapere se sia stato difficile ottenerli, ma stando a Noiré è filato tutto liscio come l'olio: "Quando ne abbiamo parlato la prima volta con Dotemu, loro erano certi che avrebbero ottenuto i diritti. Ce l'hanno fatta, quindi posso dire che è stata una passeggiata!" Proprio riguardo a Dotemu, abbiamo chiesto come mai un editore legato a titoli essenzialmente arcade come Windjammers 2, Wonder Boy: The Dragon's Trap e il più recente Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge, si sia interessato a un genere così diverso da quelli che frequenta di solito, ossia un city build con un profondo sistema gestionale.

La risposta è arrivata da Arnaud De Sousa, il capo del marketing dell'editore, che ha riportato il punto di vista della compagnia: "Dotemu è soprattutto un gruppo di gente appassionata che lavora insieme non solo per recuperare delle gemme arcade, ma più in generale dei giochi classici del passato. Pharaoh: A New Era è leggermente diverso dagli ultimi giochi che abbiamo pubblicato, ma il progetto condivide lo stesso DNA di tutti gli altri nostri titoli: è un vecchio gioco che amiamo." Quindi ci ha parlato nello specifico dei rapporti con Triskell Interactive e di come il progetto abbia ricevuto la luce verde praticamente subito: "Qualche anno fa, quando abbiamo parlato del progetto con Triskell Interactive, abbiamo visto quanto erano appassionati ed esperti del genere dei city builder e di Pharaoh, quindi abbiamo deciso di farlo senza starci a pensare troppo."

Novità e rispetto della fonte

Triskell Interactive è stata molto attenta all'accuratezza storica di Pharaoh: A New Era
Triskell Interactive è stata molto attenta all'accuratezza storica di Pharaoh: A New Era

Tornati a parlare del gioco con Noiré, abbiamo voluto toglierci una curiosità nata dalla visione di uno dei video dietro le quinte di Pharaoh a New Era, ossia capire come mai è stato assunto un egittologo per fare da consulente al progetto e cosa questa figura abbia comportato per lo stesso. L'idea degli sviluppatori era sì quella di realizzare un remake quanto più fedele possibile all'originale, ma anche di garantirne l'accuratezza storia, andando ad apportare i necessari ritocchi lì dove fossero occorsi: "In ogni gioco, è importante mostrare rispetto per il materiale originale che si intende utilizzare. Nessuno di noi è un egittologo, nessuno di noi ha una conoscenza professionale dell'antico Egitto, quindi è stato naturale cercare qualcuno con queste competenze."

Sempre parlando di fedeltà, abbiamo voluto capire com'è stata lavorata la grafica, ossia se per Pharaoh: A New Era è stato rifatto tutto da zero o il punto di partenza sono state alcune delle risorse dell'originale. Noiré ci ha quindi spiegato brevemente il procedimento seguito: "Abbiamo estratto tutte le risorse del gioco originale. Anche se non avevamo il codice sorgente, ottenere la grafica è stato facile.

Per rifare la grafica gli svliluppatori sono partiti dalle risorse dell'originale
Per rifare la grafica gli svliluppatori sono partiti dalle risorse dell'originale

Quindi i nostri artisti l'hanno usata come modello per realizzare le risorse attuali. Alcune erano abbastanza semplici, ma non è comunque facile vedere tutti i dettagli su immagini molto piccole, quindi un po' devi improvvisare." Qualcosa di simile è stato fatto anche con la colonna sonora, di cui si è occupato Louis Godart che ha composto tutti gli arrangiamenti partendo però dalle tracce del titolo originale: "L'intera colonna sonora del Pharaoh originale è stata riarrangiata da Louis per il nuovo gioco, quindi non ci sono nuove tracce, ma c'è una grande reinterpretazione di tutte le vecchie!" Riassumendo, il lato audio visivo del gioco è stato di fatto ricalcato da Pharaoh, in modo da essere il più rispettoso possibile della fonte, immaginiamo per far sentire subito a casa i suoi estimatori.

Uno sguardo al presente e al futuro

Triskell è completamente concentrata su Pharaoh: A New Era in questo momento
Triskell è completamente concentrata su Pharaoh: A New Era in questo momento

Che un remake guardi al suo originale è naturale, ma va detto che in questo caso sono passati molti anni dal lancio del titolo di Impressions, quindi era lecito attendersi che in qualche modo il nuovo gioco guardasse in qualche modo alla modernità. Così abbiamo chiesto a Noiré se è stato fatto qualcosa per migliorare la qualità della vita del giocatore e se sono state aggiunte delle opzioni di accessibilità. "Abbiamo rifatto l'interfaccia utente e rivisto l'esperienza utente, espandendo un po' i tutorial." Ci ha spiegato lo sviluppatore, per poi aggiungere: "Altra cosa sono le opzioni, che ora consentono di adattare l'esperienza di gioco al tuo stile. Alcune caratteristiche come la global labour pool sono state introdotte negli ultimi giochi della serie e abbiamo ritenuto importante consentire ai giocatori di scegliere se usarle o meno." Parlando di giocatori e di comunità, abbiamo chiesto se in futuro possiamo aspettarci l'aggiunta del supporto per le mod, ricevendo una risposta molto netta in merito: "Non lo faremo, perché il gioco non è stato pensato con le mod in mente. Si tratta di una scelta che fai all'inizio dello sviluppo e che poi devi mantenere. Ma se i giocatori troveranno un modo, potranno fare quello che vogliono con il gioco."

Il gioco non supporterà le mod
Il gioco non supporterà le mod

Per concludere l'intervista abbiamo chiesto a Noiré dei progetti futuri di Triskell Interactive. Dopo Pharaoh possiamo aspettarci anche il remake di Zeus? Pharaoh sarà supportato con altri contenuti? Ci saranno aggiornamenti gratuiti? La risposta è stata coincisa, ma molto chiara: "Tutti gli aggiornamenti di Pharaoh saranno gratuiti e attualmente siamo concentrati al 100% su questo gioco, quindi non stiamo pensando al prossimo."