PS5 farà il proprio debutto in Italia fra pochi giorni, il 19 novembre, e potrà contare non solo su di una line-up di lancio piuttosto robusta, ma anche su di una feature mai così importante: la retrocompatibilità.
Grazie ad essa sarà possibile far girare la stragrande maggioranza dei giochi PS4 esistenti sulla nuova console Sony, ma tramite il Game Boost e aggiornamenti mirati godere anche di tutta una serie di miglioramenti tecnici: dalla risoluzione aumentata al frame rate più alto o più stabile.
Ebbene, quali sono i migliori titoli da giocare in retrocompatibilità su PlayStation 5? Da God of War a Ghost of Tsushima, da Days Gone a Sekiro: Shadows Die Twice, ecco la nostra lista!
Bloodborne
Senza dubbio uno dei titoli più attesi alla prova della retrocompatibilità, Bloodborne rappresenta ancora oggi un termine di paragone per tantissimi appassionati di soulslike, che tuttavia sono sempre stati ben consapevoli dei limiti tecnici del gioco targato From Software, pubblicato in esclusiva su PS4 nell'ormai lontano 2015.
Ebbene, chi si appresta a recuperare questa straordinaria esperienza action RPG su PlayStation 5 potrà finalmente godere di un frame rate stabile, senza rallentamenti, sebbene ancora limitato ai 30 fps. Considerando che Bloodborne è uno dei titoli inclusi nella PlayStation Plus Collection, ad ogni modo, è possibile che gli sviluppatori rilascino a breve un aggiornamento che possa finalmente aumentare la fluidità del gameplay. Dita incrociate!
Days Gone
Dalle possibilità passiamo invece alle certezze, perché Days Gone l'agognato aggiornamento l'ha già ricevuto e gira dunque su PS5 in retrocompatibilità a 4K dinamici e 60 frame al secondo. Sebbene (per il momento!) i ragazzi di Bend Studio non abbiano raggiunto i 2160p nativi con la loro patch, l'aumento del frame rate trasforma letteralmente il gioco.
Uno dei limiti di quest'ottimo action survival post-apocalittico, disponibile nella PS Plus Collection, era infatti rappresentato dalle frequenti sessioni in moto, in cui il motore grafico doveva fare i conti con il peso degli asset e finiva spesso e volentieri per mostrare il fianco a cali evidenti. Fortunatamente ciò non accade su PlayStation 5: la fluidità rimane sempre stabile e ciò aumenta in maniera sorprendente la godibilità dell'esperienza.
Genshin Impact
Fresco di update per PS5, Genshin Impact è l'ottimo action RPG free-to-play di miHoYo: un'avventura coinvolgente e coloratissima, ispirata in modo abbastanza chiaro agli ultimi episodi di The Legend of Zelda, che ci catapulta in un mondo misterioso alla ricerca del nostro fratello scomparso. Accompagnati da un cast di personaggi notevole, dovremo esplorare lo scenario e portare a termine missioni man mano più difficili per raggiungere finalmente il nostro obiettivo.
Ebbene, uno dei limiti del gioco su PS4 era proprio il frame rate poco consistente e la difficoltà a caricare le texture in determinati momenti, ma entrambe queste problematiche sembra siano state risolte su PlayStation 5, portando l'esperienza a 60 fotogrammi e regalandole dunque un impatto visivo completamente inedito.
Ghost of Tsushima
Anche nel caso di Ghost of Tsushima parliamo di una produzione first party che ha ricevuto un aggiornamento espressamente dedicato alla retrocompatibilità su PS5, e che infatti va a eliminare il lock a 30 fps per fare in modo che il gioco possa girare sulla nuova console Sony a 60 fotogrammi al secondo, guadagnando un bel po' di punti in termini di grafica e giocabilità.
La maggiore fluidità consente infatti di gestire gli affascinanti combattimenti all'arma bianca con una precisione inedita, effettuando scarti e parate nel momento giusto per aprire la difesa dell'avversario e affondare i nostri colpi. I miglioramenti si riflettono però anche sulla fase esplorativa, che a 60 fps diventa ancora più piacevole ed enfatizza ulteriormente gli splendidi paesaggi dell'isola di Tsushima.
God of War
Senza dubbio uno dei titoli più attesi alla prova della retrocompatibilità, God of War sarà presente nel pacchetto regalo della PlayStation Plus Collection e anch'esso trarrà vantaggio dalla maggiore potenza della console next-gen Sony grazie alla presenza di una modalità grafica con frame rate sbloccato, che su PS5 si traduce in 60 frame al secondo stabili.
Una gran bella notizia per chi ancora non aveva sperimentato la coinvolgente esperienza messa a punto da Santa Monica Studio, che di fatto reinventa il franchise donando grande profondità narrativa al viaggio di Kratos e di suo figlio Atreus fra le lande innevate delle terre del nord; ma anche per chi vuole rimettere mano al gioco, magari per completare le missioni secondarie disponibili nella sua vasta mappa.
Sekiro: Shadows Die Twice
Altro giro, altro titolo targato From Software retrocompatibile con PS5 e capace di approfittare della funzionalità Game Boost grazie alla modalità grafica con frame rate sbloccato. Se infatti Sekiro: Shadows Die Twice si spingeva fino a 45 fps su PlayStation 4 Pro, sulla nuova console Sony quel valore viene portato a 60 fotogrammi stabili.
Inutile dire quanto tale miglioramento giovi a un'esperienza del genere, in cui la precisione e la rapidità sono fondamentali per uscire vittoriosi da un duello all'arma bianca, a maggior ragione considerato l'alto grado di difficoltà del gioco. Un ottimo motivo per recuperare questo titolo, insomma, approfittando dei miglioramenti disponibili su PlayStation 5.
The Last Guardian
Con The Last Guardian entriamo nel campo delle curiosità e delle bizzarrie legate alla retrocompatibilità di PS5 e al Game Boost. La splendida avventura diretta da Fumito Ueda, disponibile nella PS Plus Collection, gira infatti a 60 fps sulla nuova piattaforma Sony ma solo a patto di utilizzare la versione su disco ed evitare di aggiornarla con le ultime patch.
Gli update rilasciati dagli sviluppatori per il gioco hanno infatti introdotto un lock a 30 fps in luogo del precedente frame rate sbloccato, e ciò impedisce ovviamente a PlayStation 5 di sfruttare le proprie capacità per spingere l'esperienza verso nuove vette in termini di fluidità e impatto visivo. Certo, rispetto ai cali e alle incertezze riscontrabili su PS4 anche una grafica a 30 fotogrammi stabili ha il suo perché.
The Last of Us Remastered
La remaster del primo episodio della serie targata Naughty Dog, disponibile nella PS Plus Collection e fra le esclusive migliori di sempre su PlayStation, dovrebbe trarre sostanziale beneficio dalla retrocompatibilità su PS5, anche in questo caso grazie alla presenza di una modalità grafica con frame rate sbloccato.
The Last of Us Remastered girerà dunque sulla nuova console Sony a 60 fotogrammi al secondo stabili, in attesa di un aggiornamento che possa migliorare ulteriormente la situazione, andando ad aumentare anche la risoluzione effettiva del titolo per ottenere un livello di dettaglio superiore.
The Last of Us 2
The Last of Us 2 è senza dubbio una delle esclusive più importanti di sempre per PS4, se non la più importante, ed è dunque del tutto lecito immaginare che il gioco potrà girare su PS5 in retrocompatibilità approfittando di una serie di miglioramenti, sebbene ad oggi un update non sia ancora stato annunciato ufficialmente.
La straordinaria grafica del gioco, che utilizza su PS4 Pro una risoluzione di 1440p e 30 frame al secondo, potrebbe senz'altro migliorare ulteriormente sulla nuova console Sony, puntando magari ai 60 fotogrammi come accaduto per Days Gone. Un boost del genere renderebbe ancora più coinvolgente l'azione adrenalinica dei combattimenti ma anche le fasi esplorative.
Until Dawn
Chiudiamo la nostra lista, inevitabilmente provvisoria visti i pochi aggiornamenti annunciati ufficialmente finora, con Until Dawn. Anch'esso presente nell'elenco dei giochi della PlayStation Plus Collection, l'horror game di Supermassive Games si conferma ancora oggi un'esperienza affascinante, un vero e proprio film interattivo in cui le nostre scelte possono fare la differenza fra la vita e la morte dei protagonisti.
Come gira il gioco su PS5? Pur senza un update specifico, si passa dai 30 fps problematici su PS4, pieni di cali e incertezze, a 60 frame al secondo abbastanza stabili, che magari verranno ulteriormente consolidati attraverso un intervento specifico da parte del team di sviluppo.