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PS5 e Xbox Series X: perché la nextgen se la prende con calma?

Quella di PlayStation 5 e Xbox Series X è una strategia di attesa e di non-annunci, mentre la curiosità degli appassionati cresce. Ne parliamo in questo video.

VIDEO di Francesco Serino   —   07/02/2020

Manca quasi un anno intero all'arrivo di PlayStation 5 e Xbox Series X. Ma quanto è divertente, ogni volta, godersi il ricambio generazionale delle console? E questa volta, fatevelo dire da chi per motivi anagrafici li ha vissuti quasi tutti, è uno spasso più del solito perché nel frattempo sono cambiate totalmente le regole d'ingaggio, e le armi di distruzione/comunicazione di massa.

C'è Microsoft che sembra un giocoliere che prova a camminare con due piedi nella stessa scarpa: da una parte deve spingere la sua nuova console perché è ancora parte integrante del suo business, ma si vede chiaramente che l'interesse della compagnia va da tutt'altra parte: a Project xCloud, a un Xbox che non è hardware fisico ma servizio universale. Non a caso, Phil Spencer ha indicato come rivali non la diretta concorrente, ma Google e Amazon con i loro servizi in streaming. Sony naturalmente non si sta facendo sfuggire l'occasione, combatte contro un nemico privo di gradi ma agli occhi degli hardcore gamer basta e avanza. Il problema è la strategia del silenzio che la divisione Computer Entertainment sta adottando e che sta facendo letteralmente uscire pazzi chi muore dalla voglia di saperne di più. Li vedi sbraitare sui forum, su Reddit, nei social: "Col cavolo che la prossima volta sto sveglio fino alle due di notte per vedere un logo identico a quelli vecchi". Ma lo sappiamo tutti che la prossima volta non solo starai sveglio fino alle due, ma probabilmente anche fino alle tre o alle quattro, se ce ne sarà bisogno. Anche perché più passa il tempo, più si avvicina la presunta data di uscita e più è probabile che venga rivelato qualcosa di interessante. Ed è tutto studiato per provocare queste emozioni, non è affatto un caso.

Anche sui social, Sony si sta muovendo su percorsi già tracciati, ma in modo totalmente diverso da quanto fatto soltanto sette anni fa, quando spianava la strada a PlayStation 4: ancora una volta sono i social il campo da gioco, ma invece dell'onnipresenza ostentata il precedente lancio, oggi Sony è presente nella sua assordante assenza. Un controsenso che funziona in quest'era digitale, e conferma la bravura di un reparto marketing che sa benissimo come muoversi in questi contesti. Basterà? Non lo sappiamo. Quel che sappiamo è che nonostante manchino soltanto otto mesi circa all'arrivo di queste nuove console (a patto che non vengano posticipate a sorpresa), di informazioni ne circolano ancora troppo poche. E questo significa che siamo soltanto agli inizi, e che il meglio deve ancora arrivare.