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PSVR, per chi cerca esperienze diverse dal solito: una guida all’acquisto

In questo speciale abbiamo scelto cinque titoli per PSVR dall'approccio particolare.

SPECIALE di Davide Spotti   —   24/03/2019

Sony dimostra di continuare a credere nel progetto PSVR, come attestano le recenti dichiarazioni rilasciate dal chairman di SIE Worldwide Studios, Shawn Layden. Il visore per PS4 è attualmente la principale piattaforma per la realtà virtuale disponibile sul mercato, con oltre tre milioni di unità piazzate a livello mondiale e il primato nelle vendite ottenuto nel 2018. Il catalogo di titoli dovrà evidentemente continuare a crescere affinché la VR possa ritagliarsi uno spazio ancora più tangibile nel settore, tuttavia già negli ultimi tempi più di un'opera ha invogliato appassionati e semplici curiosi ad effettuare il grande passo, talvolta per merito di esperienze piuttosto particolari. In questo pezzo abbiamo selezionato per voi cinque giochi che, in un modo o nell'altro, offrono qualcosa di diverso dal solito. Scopriamoli insieme.

Playstation Vr

Sprint Vector

Lo scorso anno al catalogo di PlayStation VR si è aggiunto Sprint Vector, titolo appositamente pensato per la realtà virtuale, realizzato dallo stesso studio di sviluppo che si è occupato dell'action game Raw Data. La particolarità dell'opera risiede nel fatto di combinare la competizione atletica a un tipo di gameplay che trae ispirazione dal genere platform. Ciò che colpisce in Sprint Vector è soprattutto l'innovativo sistema di locomozione, che consente agli appassionati di correre, saltare e arrampicarsi a velocità sostenute nel corso della loro partita. Provenienti da ogni angolo dell'universo, i partecipanti alle folli competizioni proposte nel gioco devono cimentarsi con avvincenti sfide a ostacoli ricche di trappole e scorciatoie da apprendere, ma anche di power up di cui servirsi per acquisire vantaggio sui diretti avversari. Il gioco è liberamente fruibile sia in single player che in modalità multigiocatore; peraltro dopo il lancio gli sviluppatori hanno messo a punto anche una serie di contenuti aggiuntivi che sono serviti ad estendere ulteriormente la longevità del prodotto con nuove mappe e personaggi selezionabili. Se siete alla ricerca di un'esperienza interattiva in VR fuori dagli schemi, Sprint Vector potrebbe senz'altro fare al caso vostro.

Sparc

Realizzato da CCP Games, il team responsabile di EVE: Valkyrie, Sparc è un interessante gioco competitivo ideato per la realtà virtuale. Il titolo si trova già da tempo nella libreria di PlayStation VR, ed è per l'appunto orientato al versante multiplayer. Utilizzando i controller PlayStation Move si devono affrontare frenetici incontri uno contro uno contro altri utenti. Le partite prevedono di lanciare una sfera nella metà campo avversaria, sfruttando effetti e sponde per mettere a segno più reti rispetto all'altro concorrente. La particolarità risiede nella necessità di dosare le fasi di attacco e quelle di difesa, in quanto la sfera che dev'essere lanciata è anche la stessa che una volta innestata sull'altro braccio permette di attivare uno scudo con cui si effettuano le parate. Le sfide single player fungono sostanzialmente da tutorial per apprendere tutti i rudimenti sulle tecniche e le traiettorie più utili in partita, ma dopo aver fatto un minimo di esperienza ci si può lanciare negli scontri diretti con altri giocatori in carne ed ossa. Il vantaggio di Sparc è anche rappresentato dalla totale assenza di motion sickness, poiché la posizione del giocatore rimane sempre la stessa e l'unico oggetto in movimento è per l'appunto la sfera da indirizzare in rete. L'opera di CCP Games non brilla per varietà dei contenuti ma merita comunque di essere annoverata tra i titoli che esulano dagli schemi consolidati.

Deraciné

Deraciné ha segnato l'esordio di From Software - team di Dark Souls e Bloodborne - nel campo della realtà virtuale. Parliamo di un'opera piuttosto distante, per approccio e caratteristiche di gameplay, dagli altri titolo su cui ha lavorato l'azienda giapponese in passato. La storia narrata in Deraciné si svolge tra le mura di un collegio dove tre ragazzi e tre ragazze vivono le loro vite sotto la guida di un anziano direttore. Vestendo i panni di uno spirito, il giocatore viene incaricato di interagire in modo indiretto con ciascuno dei soggetti del racconto, accedendo alle loro memorie. Il movimento all'interno delle ambientazioni è affidato esclusivamente al teletrasporto, che garantisce di ridurre al minimo le problematiche di chinetosi sperimentabili durante la partita. Il giocatore deve dunque raccogliere una moltitudine di dettagli e indizi correlati ai soggetti che vengono ospitati nel collegio, e queste informazioni si rivelano indispensabili per portare a termine vari enigmi.

Moss

Attualmente la palma di miglior platform per PlayStation VR spetta di diritto ad Astro Bot: Rescue Mission, ma l'esperienza di gioco offerta da Moss risulta senz'altro più particolare. Pur mantenendosi aderente al genere puzzle platform, l'opera realizzata da Polyarc si distingue specialmente per la gestione delle inquadrature. Il mondo di gioco all'interno del quale si muove la piccola topolina Quill ricorda infatti una specie di diorama digitale interattivo: servendosi del pad tradizionale, il giocatore viene messo in condizione di osservare il fluire dell'azione da una posizione sopraelevata. In queste vesti "superiori" è possibile controllare i movimenti della protagonista e al contempo dare un contributo chiave alla risoluzione dei piacevoli enigmi ambientali presenti in ogni singola porzione dello scenario. Anche in questo caso parliamo di un'esperienza di gioco offerta completamente slegata da qualsiasi forma di motion sickness, perciò si adatta senz'altro a tutte le tipologie di giocatore.

Thumper

Thumper è uno di quei titoli che o si odiano o si amano. L'opera ideata da Drool, piccolo studio indie formato da ex dipendenti di Harmonix, è infatti un rhythm game abbastanza atipico, nel quale il fruitore viene reso partecipe di un'esperienza ludica dai contorni psichedelici e martellanti. La particolarità di Thumper è insita anche nella creatura controllata dal giocatore, una sorta di coleottero cromato che attraversa a grande velocità un binario sul quale sono distribuiti vari elementi con i quali interagire a ritmo di musica. Il gioco può essere liberamente fruito in modalità tradizionale, ma PlayStation VR è senz'altro in grado di esaltarne molto bene i punti di forza attribuendole ancora più fascino. Se non gli avete ancora dato un'occasione, e vi piacciono le esperienze interattive basate sul ritmo, non dovreste davvero lasciarvelo sfuggire.