Quantic Dream non farà più giochi esclusivi per le console PlayStation. Dopo 12 anni di collaborazione, che hanno portato alla creazione di Heavy Rain, Beyond: Due Anime e Detroit: Become Human, lo studio francese tornerà a sviluppare giochi multipiattaforma.
La rottura tra Quantic Dream e Sony è arrivata in corrispondenza con l'acquisto di alcune quote di minoranza dello studio francese da parte del colosso cinese NetEase. Un investimento che permetterà allo sviluppatore di assumere nuovi dipendenti e investire in nuove tecnologie per arrivare pronto all'appuntamento con le console di nuova generazione. David Cage e Guillaume de Fondaumière, i due amministratori delegati di Quantic Dream, hanno dichiarato nel corso di un'intervista a Venturebeat che questo è un nuovo inizio per la compagnia.
Ma chi è NetEase? Attualmente è il sesto produttore di videogiochi al mondo, e sta investendo molto anche nel mercato occidentale. Infatti sta lavorando a Diablo Immortal con Blizzard, con Bungie per una nuova ip e ha investito 30 milioni di dollari in Second Dinner, ovvero lo studio dell'ex director di HeartStone, Ben Brode, attualmente al lavoro su un nuovo progetto con licenza Marvel.
Quantic Dream è invece uno studio molto noto a tutti gli appassionati di videogiochi. Nato nel 1997, a Parigi, il team francese è stato tra i pionieri della narrazione interattiva, con avventure dalla forte impronta cinematografica, ricche di quick time event, dove le scelte del giocatore portano sempre a importanti cambiamenti nella trama. Nei primi anni lo studio aveva attirato l'attenzione con Omikron: The Nomad Soul e Fahrenheit, per poi cominciare la propria collaborazione esclusiva con Sony. Una partnership durata 12 anni e che è culminata con lo straordinario successo di Detroit: Become Human, titolo che è ormai vicino a raggiungere le 3 milioni di copie vendute su PlayStation 4.
E' proprio per capitalizzare questo successo e la crescente domanda di avventure del genere che Quantic Dream vuole tornare a essere uno sviluppatore multipiattaforma. L'obiettivo è quindi quello ampliare lo studio da 150 a 300 dipendenti e costruire un engine multipiattaforma che possa offrire esperienze sempre più vicine a quelle cinematografiche. Nessuna novità è invece prevista per quanto riguarda la visione dello studio. A quanto pare il publisher cinese non avrà influenze sulle scelte creative del team, che continuerà a essere guidato da Cage e da tutti quegli sviluppatori che hanno costruito la storia della compagnia.
Negli scorsi mesi, tuttavia, Quantic Dream ha avuto anche diversi problemi legali. Alcuni ex dipendenti, infatti, hanno accusato Cage e i vertici della società di aver creato un ambiente di lavoro tossico, caratterizzato da sessismo, razzismo e orari massacranti. Nonostante abbia perso un primo processo contro un ex dipendente, lo studio ha sempre respinto le accuse e ha invitato i vertici di NetEase a indagare sulla cultura del lavoro all'interno delle sede di Parigi prima di firmare l'accordo. Inoltre ha tenuto a sottolineare che ogni ora di straordinario viene pagata e che c'è grande attenzione per la parità tra i sessi, una media di dipendenti donna superiore alla media, nessun squilibrio salariale basato sul sesso e la presenza di 5 capi sezione donna su 9 totali. Al momento è quindi difficile ipotizzare collegamenti tra l'allontanamento da Sony e le dispute legali, anche se non è da escludere che la casa nipponica abbia deciso di prendere le distanze per evitare qualsiasi ripercussione alla propria immagine.
Ciò che è certo è che presto potremo tornare a vedere un gioco di Quantic Dream sulle console Microsoft e su PC, dove lo sviluppatore francese potrà spingere al massimo le proprie competenze tecniche. Mentre rimaniamo in attesa di saperne di più sui nuovi progetti in cantiere presso lo studio francese, vi aspettiamo nei commenti, per sapere cosa ne pensate della separazione tra Sony e Quantic Dream.