La fuga disperata di Jill Valentine attraverso una Raccoon City infetta è stata un boccone dolceamaro, come potete leggere nella recensione di Resident Evil 3, il primo vero scivolone di Capcom dopo una serie di giochi ma anche espansioni (si pensi a Monster Hunter: World - Iceborne) di un certo pregio. Ad affiancare il remake del terzo capitolo c'è Resident Evil: Resistance, un gioco a sé che mette cinque giocatori a confronto: uno nel ruolo del crudele Mastermind e gli altri come sfortunate cavie, sfruttati al fine di ottenere dati sulle loro prestazioni mentre combattono per sopravvivere e forse scappare dai laboratori dove sono rinchiusi. Pur consapevoli che l'ultima esperienza multigiocatore di Capcom, Umbrella Corps, sia stata fra le più dimenticabili legate al brand Resident Evil, Resistance è comunque un progetto singolare che mescola la strategia all'istinto di una disperata lotta contro il tempo. Lo si può definire un piacevole passatempo ma questo non vuole dire che non abbia una propria logica alla quale sottostare se si intende uscirne vincitori, anzi: coordinarsi con i compagni - da un lato - e passare continuamente da una telecamera all'altra mentre da una remota sala comandi si impedisce la fuga delle suddette cavie è un compito tutt'altro che semplice, o da affidare al caso. Occorre quantomeno seguire delle regole basilari, perché perdere il controllo della situazione è più facile di quanto si pensi: ecco alcuni consigli per diventare dei Mastermind impeccabili, oppure Sopravvissuti efficienti.
Mastermind
Il primo consiglio in assoluto può sembrarvi banale ma è per questo che lo si sottovaluta spesso: bloccate le porte. Farlo impedisce agli altri giocatori di portare a compimento un obiettivo, o li ritarda nel tentativo, per un breve periodo di tempo consentendovi di infliggere loro danni (diminuendo così il tempo a disposizione) sia riempiendo una stanza di creature sia utilizzando qualche trappola di sorta. Bloccare una porta è semplice, basta inquadrarla con la telecamera e tenere premuto il tasto corrispondente, ma tenente ben presente che dovrete aspettare venti secondi prima di poterlo fare di nuovo: controllate cosa stanno facendo i sopravvissuti e agite di riflesso evitando di sprecare occasioni preziose. A volte bloccare un ingresso può essere utile a prendere tempo per piazzare nemici oltre lo stesso, non per forza solo nella stanza in cui avete bloccato le cavie. Valutate di volta in volta la situazione.
Il secondo consiglio ricalca quello che puntualmente fanno i protagonisti di un qualsiasi film horror: dividersi. Isolate i sopravvissuti gli uni dagli altri per avere maggiori possibilità di liberarvene. Soprattutto se siete alle prime armi e la squadra avversaria è molto comunicativa o tende a rimanere unita potreste incontrare difficoltà a portare a termine i vostri propositi. Il metodo più ovvio per separarli è bloccare le porte, l'altro è piazzare una trappola sul terreno ogni qualvolta se ne presenta l'occasione: queste possono bloccare la cavia per un tempo che va dai cinque ai dieci secondi e se i compagni non si accorgono della situazione avrete modo di riempire la stanza con un paio di zombi, o pensarci personalmente sfruttando qualche carta telecamera. Il momento migliore per focalizzarsi su questo obiettivo è quando la squadra si divide per recuperare più in fretta le chiavi: in base alla situazione valutate l'utilizzo della vostra B.O.W. personale per spazzar via uno o più personaggi. Infine, nel caso quasi tutto il gruppo si fosse riunito all'uscita, concentratevi sul sopravvissuto mancante e scaricategli addosso tutto quello che avete.
Con il terzo consiglio vi invitiamo a combinare efficacemente le vostre carte: il Mastermind è uno stratega per definizione, nonostante le differenze che intercorrono tra i vari personaggi adibiti al ruolo, perciò gettare in gioco qualunque carta vi capiti è il modo migliore per sprecarla. La sinergia si può creare in diversi modi: ad esempio, riallacciandoci all'utilizzo delle trappole a terra, potete subito installare una torretta sulla telecamera e bersagliare il sopravvissuto senza che possa reagire. Oppure, nel casto stiate utilizzando Daniel Fabron, attivare il Tyrant e sfruttare in sicurezza la mossa letale (vale anche per G-Birkin, che però è molto lento sebbene possa a volte entrare in stato di furia e velocizzare i suoi movimenti). Ancora, se due sopravvissuti si trovano bloccati in una stanza per un motivo o un altro, valutate l'utilizzo di non morti umani e licker, oppure cani zombi, potenziati dallo stato berserk. Esiste inoltre una carta che, se giocate, riduce il costo di abilità usate con la telecamera da cui si sta osservando: è un asso nella manica incredibile, se sapete come gestirlo. Potreste persino voler aspettare di avere accumulato diversi punti azione e solo poi attivarla: l'importante è che non la giochiate e subito dopo prendiate possesso di una creatura, sarebbe un vero spreco.
Quarto consiglio, non siate frettolosi. Valutate la situazione di volta in volta e valutate anche la possibilità di lasciar proseguire i sopravvissuti attraverso una stanza per sfruttare l'occasione in un secondo momento: nonostante le partite in Resident Evil: Resistance siano dettate da un ritmo febbrile è bene prendersi alcuni secondi per raccogliere le idee e capire cosa fare. Osservate e pianificate, anticipate le mosse dei sopravvissuti concedendo loro spazio per illuderli di essere al sicuro, ostacolateli se necessario piazzando zombi o trappole in punti strategici per prendervi ancora più tempo e preparare una sorpresa davvero letale nella stanza successiva. Non cedete, insomma, alla tentazione di riversare loro contro tutto il vostro repertorio: specie perché, quando il gruppo è al completo, sbarazzarsene diventa davvero complicato.
Ultimo consiglio, non perdete mai di vista i progressi dei sopravvissuti. Di nuovo, può sembrare un suggerimento banale ma è il primo, soprattutto quando ancora state imparando, a passarvi di mente. Ve ne accorgerete nel momento in cui il gruppo di sopravvissuti sarà arrivato all'uscita e voi avrete sprecato le vostre carte più efficaci in precedenza. Questo ovviamente vale finché non raggiungete la terza e ultima area di gioco: in quel caso sentitevi in dovere di fermarli in ogni modo possibile, sempre con un certo criterio.
Sopravvissuti
Anzitutto, valorizzate il gioco di squadra. L'individualismo non è solo dannoso per voi ma anche per i vostri compagni. È un consiglio che fa il paio con la scelta del personaggio prima di cominciare la partita: una volta costruito un gruppo omogeneo, cercate l'intesa in game per economizzare il tempo e non vanificare i vostri sforzi. Ovviamente l'utilizzo del microfono semplifica la vita ma nel caso non riusciate a comunicare con il resto della squadra cercate comunque di fare del vostro meglio osservando i reciproci comportamenti: capite chi mettere in prima linea e chi tenere nelle retrovie, soprattutto fate un ottimo uso delle abilità uniche di ciascun sopravvissuto. Pianificate ogni mossa nei limiti del possibile e non gettatevi a testa bassa guidati dalla fretta o dall'illusione che la strada sia libera: il Mastermind può bloccarvi in qualsiasi momento, facendovi credere che non ci siano pericoli.
Questo ci spinge per direttissima al secondo consiglio: conoscete il vostro personaggio. Come già accennato, ognuno si distingue per caratteristiche uniche che lo rendono essenziale nell'economia del gruppo. Le abilità da hacker di January possono ostacolare il Mastermind mandando in tilt una telecamera; in quanto tank, Tyrone può garantirvi del tempo per infliggere più danni possibile; le capacità di Becca con le armi da fuoco si rivelano un salvavita quando il Mastermind decide di giocare pesante chiamando la sua B.O.W.; Martin può costruire mine e stordire i nemici con il suo manganello; Valerie è il vostro medico da campo e dispone anche di due slot in più nello zaino; essendo un pugile, Samuel può infliggere serissimi danni nel corpo a corpo e dispone inoltre di un'abilità che gli permette di scattare in avanti, azzerando la distanza con i nemici e rivelandosi molto utile nelle fasi iniziali.
Terzo consiglio, conservate le risorse. Un aspetto interessante di Resident Evil: Resistance è che i proiettili si adattano a ogni tipo di arma, perciò non dovete preoccuparvi di fare distinzioni. Ad affiancarle ci sono le armi corpo a corpo, perfette per eliminare le creature più deboli e lente ma anche per distruggere gli obiettivi chiave. È opportuno conservare le munizioni per la fase finale, quando assieme al Mastermind vi giocherete il tutto per tutto. In termini di risorse, tenete d'occhio l'area circostante in cerca di un corriere zombi: eliminarlo vi porterà più di una gradita sorpresa - come già avete avuto modo di testare nei Ghost Survivors di Resident Evil 2.
Quarto e ultimo consiglio, investite al meglio i crediti durante la partita: quando un giocatore ne raccoglie un po', anche gli altri ricevono qualcosa ma di base ciascuno ha una propria riserva alla quale attingere, perciò sentitevi liberi di fare acquisti (senza attardarvi troppo) in linea con il vostro personaggio. Focalizzatevi sulle munizioni ma non scordate di comprare un'arma più efficace nell'area 2 o 3, così da difendervi al meglio.