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Abbiamo provato Saints Row, il reboot della folle serie di Volition

Il nuovo Saints Row è in dirittura di arrivo, e lo abbiamo testato per alcune ore. Sarà un ritorno al passato, o ancora una volta un gioco completamente fuori di testa? Ecco la risposta.

PROVATO di Aligi Comandini   —   21/07/2022

Riteniamo che avere qualche fondamentale sulla serie Saints Row sia piuttosto importante per comprenderne l'evoluzione negli anni, dunque è il caso di cominciare il nostro discorso dai suoi albori. La saga di Volition nasce nel lontano 2006 come action open world incentrato sulla lotta tra gang; da subito si propone di essere un'esperienza eccessiva e scarsamente realistica, ma conquista una discreta fanbase di appassionati con i suoi personaggi memorabili e il suo mondo. Solo un piccolo problema: in quel campo il re è un giochino chiamato Grand Theft Auto, un tale "mostro invincibile" da costringere i Volition a un netto cambio di rotta (possibilmente capace di allontanare il loro marchio dai lavori di Rockstar). La strada scelta? Quella della demenzialità assoluta: Saints Row diventa una serie con alieni, scene d'azione completamente prive del benché minimo realismo, pericolosissimi dildo viola di gomma e ogni genere di amenità concepibile da mente umana.

Il piano funziona, gli ultimi capitoli diventano discreti successi commerciali e si prendono una fetta di pubblico superiore alle aspettative. Peccato che, abbandonando quasi del tutto le sue radici, il gioco perda fascino agli occhi di molti dei suoi fan originali e che nel tempo anche buona parte della sua fanbase "fresca" inizi a voler vedere qualche passo indietro da parte degli sviluppatori, magari in un titolo più rifinito e realistico.

È probabilmente anche per questo motivo che, quando esce Agents of Mayhem, il titolo vende sotto le aspettative: si tratta sempre di uno spin off di Saints, ma il cambio di struttura "a classi" unito al nuovo nome porta molti giocatori a ignorarlo. L'andazzo pressoché identico a quello visto nel quarto capitolo, poi, fa perdere le speranze anche a quella parte di community che voleva vedere una evoluzione nella saga, diventando un pesante chiodo sulla bara della serie.

Ora però Volition ha deciso di riprovarci e tenta di nuovo il colpaccio con un reboot. Abbiamo provato Saints Row per alcune ore e oggi possiamo finalmente dirvi come Volition ha cercato di ridare vita al suo pargolo. Un indizio: non hanno seguito la strada della finezza e della drammaticità... nemmeno lontanamente.

Il boss delle torte

Saints Row: Santo Ileso è un covo di criminalità, ma ha comunque degli scorci di tutto rispetto
Saints Row: Santo Ileso è un covo di criminalità, ma ha comunque degli scorci di tutto rispetto

Il nuovo Saints Row vi mette ancora una volta nei panni del "boss", seppur con una sostanziale differenza: la gang dei Saints ancora non si è formata e voi siete solo un mezzo criminale che cerca di campare nella brutale città di Santo Ileso, lavorando come mercenario per un esercito privato chiamato Marshall e portando a termine piccole rapine in compagnia dei vostri coinquilini. Le prime battute sono interessanti, soprattutto perché Santo Ileso sembra essere un posto dove la legalità non viene nemmeno considerata e tutti i vostri compagni di scorribande sono parte integrante di varie gang che controllano la metropoli. Si tratta di un cocktail esplosivo di eventi, che in effetti non ci mette molto a rovesciarsi dando fuoco a ogni cosa.

Raccontata così la storia del gioco potrebbe sembrare un ritorno alle radici più "seriose" della serie, tuttavia ci vuole pochissimo per capire come stanno realmente le cose. Fin dall'introduzione, infatti, il vostro alter ego si dimostra in grado di sopravvivere ad eventi che potrebbero radere al suolo un intero quartiere, oltre a dimostrare un talento naturale nelle carneficine. Il realismo in questo gioco non è propriamente di casa insomma, anche se bisogna dire che almeno gli alieni, i superpoteri e i mondi virtuali sono spariti dall'equazione. Per farvi un esempio cristallino dell'impatto generale, pensate alla serie Fast & Furious: ecco, diciamo che il paragone tra questo Saints Row e il primo capitolo è comparabile a quello tra il primo film di quella saga e gli ultimi. Siamo passati da sparatorie vecchio stile a battaglie su jet e treni in movimento, con automobili che sfidano ogni legge della fisica e personaggi in grado di uscire illesi da grandinate di proiettili. 'Murica.

Il team non ha pertanto voluto abbandonare le esagerazioni degli ultimi capitoli, ma ha abbassato leggermente la marcia delle assurdità nella trama principale per cercare di riavvicinarsi a tentoni ai fan storici. Dubitiamo che questa accoglierà il gioco a braccia aperte invero, ma non siamo contrari alla scelta dei Volition, perché se non altro le trovate fuori di testa di certe missioni ci hanno regalato più di una sonora ghignata. Le battute riuscite dopotutto non mancano e il caricaturale mondo di gioco rappresenta un ottimo palcoscenico per divertirsi senza troppi pensieri. I problemi, purtroppo, sorgono quando si va ad analizzare il resto.

Bachi di distruzione di massa

Saints Row: vi sembra uno scontro eccessivo? non avete visto niente
Saints Row: vi sembra uno scontro eccessivo? non avete visto niente

Ora, vogliamo mettere le mani avanti e precisare che, nonostante non manchi molto all'uscita del titolo, le demo da noi testate durante gli eventi preview sono spesso versioni piuttosto arretrate e quindi in generale più instabili rispetto al prodotto finito. Ciò detto, il nuovo Saints Row si è rivelato davvero più rozzo del previsto, sia dal punto di vista dei sistemi che da quello tecnico. Il gameplay dal canto suo sembra essere una discreta evoluzione rispetto a quello di Saints Row 4: i super poteri sono stati sostituiti da una basilare progressione del personaggio che permette di utilizzare abilità speciali molto utili - piazzare mine esplosive in combattimento, lanciare nemici con una granata nelle mutande, etc... - e comodamente utilizzabili in battaglia tra una crivellata e l'altra. I nemici, dal canto loro, sono più reattivi e diversificati, e alcuni di loro hanno delle corazze che ne impediscono l'eliminazione immediata, costringendo a calcolare in modo intelligente su quali bersagli concentrarsi durante le sparatorie (peccato che l'effetto "spugna" sia noiosetto quando si fanno troppo numerosi). Persino le battaglie a bordo di veicoli sono più interessanti, grazie a sportellate improvvise e alla possibilità di sparare dai tetti dei veicoli. Il problema è che queste migliorie al sistema fanno parte... beh di un sistema generalmente peggiorato nelle meccaniche base.

Abbiamo infatti trovato lo shooting più impreciso di quanto ci aspettassimo (peraltro con una fastidiosissima tendenza a mancare il bersaglio a distanza ravvicinata per via di una strana gestione delle aree di impatto delle armi da fuoco), il movimento un po' troppo grezzo, e l'intelligenza artificiale fin troppo propensa a comportamenti idioti nonostante le migliorie nella reattività generale.

Saints Row: gli Idols sono una delle gang cittadine. Hanno gusti 'particolari' nel vestiario
Saints Row: gli Idols sono una delle gang cittadine. Hanno gusti "particolari" nel vestiario

Per la cronaca, tutte queste mancanze vengono se non altro smorzate dagli eccessi del gioco: questo Saints Row ha una discreta varietà di missioni e oltre a quelle principali - prevedibilmente le più assurde e interessanti - non mancano consegne con fughe dalla polizia, corse in volo armati di tuta planante, e addirittura delle ridicole frodi assicurative in cui il piano del giocatore è letteralmente farsi investire da più auto possibile creando un disastro stradale. È un bel ventaglio di opzioni, che viene piagato per lo più dall'instabilità tecnica generale.

Durante la nostra tutto sommato breve (per un open world) prova abbiamo infatti incontrato una miriade di bug, e nemmeno trascurabili: armi inceppate permanentemente o "personaggi inceppati" che hanno garantito la nostra eliminazione durante scontri concitati; morti per via della fisica impazzita che ha scagliato il nostro veicolo nello spazio dopo aver toccato leggermente una roccia; e tutta una serie di altri fastidi che abbiamo osservato spesso in questo genere fin troppo ambizioso, ma mai con tale frequenza. Speriamo sinceramente che queste problematiche vengano sistemate a breve, perché, nonostante il gameplay non sia esattamente un capolavoro, la caciaronaggine generale ci ha comunque divertito durante la prova, e crediamo abbia una sua raison d'etre se apprezzata senza inciampi.

Be your own calamity

Saints Row: ok, questo è già uno scontro più vicino alle nostre aspettative
Saints Row: ok, questo è già uno scontro più vicino alle nostre aspettative

Le mancanze sopra sottolineate potrebbero far pensare a un gioco incapace di distinguersi realmente dalla massa, eppure il nuovo Saints Row ha dell'altra carne al fuoco che potrebbe se non altro garantire un'esperienza spassosa per chi non ha grandi necessità in termini di gameplay. L'ultima opera dei Volition abbraccia infatti la personalizzazione assoluta tanto quanto i suoi eccessi e, oltre a offrire un completissimo editor del proprio protagonista, ha dalla sua la possibilità di modificare nel dettaglio ogni arma utilizzabile e ogni veicolo in un comodo garage (che si sblocca in una delle prime missioni della storia). È una chicca pregevole, che va ad unirsi anche a degli elementi gestionali legati alla propria gang, dato che pare sia possibile acquistare attività per tutta la città, e sbloccare missioni specifiche legate a ognuna di loro per creare un vero e proprio impero criminale. Considerate che vi sono addirittura dei collezionabili con cui personalizzare il proprio quartier generale (una chiesa abbandonata, giustamente), e non ci stupirebbe se persino i vostri compagni fossero in qualche modo modificabili nel look durante l'avventura.

Saints Row: esplorare in auto non è l'unica strada
Saints Row: esplorare in auto non è l'unica strada

Questa enfasi sulla personalizzazione rappresenta una qualità non trascurabile in un open world del genere. Aggiunge personalità al tutto e, se unita ad attività abbastanza interessanti, potrebbe innalzare la qualità della campagna. Peccato che la nostra prova non sia durata abbastanza per testare a fondo il nostro ruolo di boss.

Se non altro, è confermata ancora una volta la cooperativa, un elemento comunque sempre apprezzato da molti nei Saints Row, e dovrebbe esser possibile ottenere delle capacità passive extra completando obiettivi vari durante il giocato, per un ulteriore tocco personale all'esperienza. Nel complesso quindi l'ultima opera di Volition dà l'impressione di avere un mare di contenuti, e potrebbe essere anche questa massa critica il motivo per le scarse rifiniture generali.

Il nuovo Saints Row ci è parso davvero poco rifinito, e i suoi problemi tecnici sono indubbiamente preoccupanti con così poco tempo prima della release. Nel complesso, però, il gioco di Volition sembra in grado di mantenere gli eccessi e le esagerazioni che hanno reso spassosi gli ultimi capitoli, pur con una narrativa di base meno assurda. Varietà e divertimento in questo mix di follie non mancano nonostante i problemi, e la personalizzazione estrema unita agli elementi gestionali potrebbe rappresentare una sorpresa e innalzare la qualità dell'esperienza. Beh, comunque vada, il reale valore del titolo lo scopriremo a breve.

CERTEZZE

  • Caciarone, esageratissimo, e a tratti spassoso
  • Personalizzazione estrema
  • Contenuti numerosi e variegati

DUBBI

  • Gameplay fin troppo rozzo, specialmente lo shooting
  • Tecnicamente tutt'altro che eccezionale, e zeppo di bug