La cosa bella della Summer Game Fest, nello specifico dei Play Days, è l'atmosfera rilassata. All'E3 eri costretto a saltare da un appuntamento all'altro, appuntamenti mai nei paraggi, saettando continuamente in mezzo a una folla oceanica di persone. Qui invece c'è sempre tempo, tutto o quasi è a portata di mano e, complice il numero esiguo di visitatori, in una situazione simile anche gli sviluppatori tendono a rilassarsi sui loro comodi divanetti in ecopelle. Nello stesso contesto abbiamo avuto il piacere di fare la conoscenza con la carismatica Sharna Jackson, e provare questo nuovo e affascinante Saltsea Chronicles.
Avventure marittime
Personalmente non conoscevo i lavori di questo team, ma prima di scrivere questo articolo sono andato a ricostruirne la carriera dalla quale spicca il gioco Mutazione, datato 2019. Anche se tematicamente totalmente diverso, Saltsea Chronicles ha dei punti di contatto decisamente marcati con questa avventura che, a quanto pare, ha riscosso un buon successo sia di pubblico che di critica. Mutazione è costruito attorno a una scrittura di prim'ordine, una gameplay di semplice esplorazione, una storia guidata e una trama tematicamente trasversale ma raccontata con un occhio di riguardo al pubblico più giovane. Saltsea Chronicles sfrutta gli stessi punti di forza, ma prova ad ampliarne la magnitudine da praticamente ogni punto di vista, incominciando proprio da un'ambientazione più accattivante.
L'ambientazione e il cast di Saltsea Chronicles hanno un respiro più ampio, la storia teen del gioco precedente si trasforma in un'avventura marittima zeppa di personaggi più o meno strampalati, dipanata attraverso dozzine di ambientazioni tanto belle da sembrare piccoli diorami che appenderesti al muro di casa senza nessun problema. Lo scopo del gioco è quello di ritrovare il capitano della nave su cui siamo imbarcati, ma Saltsea Chronicles include anche altri misteri da dipanare e tanti personaggi da conoscere e arruolare. La ciurma della nave avrà un ruolo importantissimo nel gameplay perché ogni volta che ormeggeremo da qualche parte potremo scegliere chi portare con noi e, nel caso, sfruttarne conoscenze e abilità. Inoltre tra di loro potranno emergere incomprensioni da risolvere, e altre interazioni di cui ci è stato accennato ma delle quali non conosciamo ancora i dettagli.
Relax
Saltsea Chronicles è un gioco che sembra scorrere imperterrito e senza sosta verso il finale; la sua durata cambierà in base alla curiosità di ciascuno di noi nell'esplorare mare e isole, come dalle piccole grandi scelte che saremo chiamati a fare lungo l'avventura. Bivi che donano al gioco un'inaspettata profondità, afferrata senza fortunatamente rinunciare alla sua squisita natura di avventura narrativa così ben prodotta, avvolgente e confortante. Nemmeno qui del resto si rischia di morire, il game over non è un preoccupazione che vi porterete dietro giocando a Saltsea Chronicles che invece, con tutto il cuore, spera di rapirvi e cullarvi, cullarvi e rapirvi, nei suoi semplici gangli e nel suo efficace stile audiovisivo.
Uno stile inconfondibile
L'ispirazione da libro stampato ci porta a una grafica che ricorda prepotentemente le rotondità irresistibili di Annette Tison e Talus Taylor, autori di Barbapapà, mentre la musica è stata affidata a Eli Rainsberry, bravissima musicista di cui potete ascoltare i quattro album su Spotify. In Saltsea Chronicles è presente anche un gioco di carte con il quale passare il tempo tra un viaggio e l'altro: lo abbiamo provato e si è rivelato decisamente impegnativo, peccato che proprio quando stavamo finalmente per capirci qualcosa il tempo a nostra disposizione è giunto tristemente al termine. Lasciandoci effettivamente con l'amaro in bocca perché avremmo volentieri continuato a giocare, belli comodi sul divano, acqua fresca a portata di mano e durante le ultime ore di una giornata passata a trottare a destra e a sinistra. Esperienza rilassante, tutta da leggere, quella proposta da Saltsea Chronicles. Sarà abbastanza?
Saltsea Chronicles è atteso entro la fine dell'anno su PS5, Switch e su PC Steam, dove del resto Die Gute Fabrik hanno già il loro pubblico. La cosa interessante di questo progetto è che non si accontenta di essere un'avventura grafica narrativa totalmente passiva, ma prova ad aggiungere a una formula rodata un po' di profondità in più: una trama interattiva, la scelta tutt'altro che secondaria di chi portare con voi durante l'esplorazione, e un gioco di carte ad alto pericolo assuefazione.
CERTEZZE
- Ottimo stile grafico
- Dialoghi ipnotizzanti
- Musica scelta perfettamente
DUBBI
- Scegliere chi portarsi dietro sarà divertente o stressante?
- Quanto cambierà la trama ad ogni partita?
- Il gioco di carte sarà troppo difficile?