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Samurai Warriors 5, il provato del nuovo musou Tecmo Koei

Il nuovo capitolo della serie action in stile Musou prodotta da Tecmo Koei sta per fare il proprio debutto su PC e console: abbiamo provato Samurai Warriors 5.

PROVATO di Tommaso Pugliese   —   03/06/2021

A quattro anni di distanza dall'ultimo episodio, la serie action in stile musou di Koei Tecmo si prepara a tornare su PC e console con una nuova avventura ambientata ai tempi del Giappone feudale, focalizzata in questo caso sulle gesta (ovviamente romanzate) del giovane condottiero Nobunaga Oda.

Abbiamo provato Samurai Warriors 5 in una versione fondamentalmente completa, su Steam, giocando i primi due capitoli della campagna e sperimentando dunque alcune delle novità introdotte per l'occasione dagli sviluppatori di Omega Force. Possiamo però dirlo fin da ora: non vi aspettate una rivoluzione.

Struttura

Samurai Warriors 5, la grafica in cel shading per i personaggi ha il suo perché.
Samurai Warriors 5, la grafica in cel shading per i personaggi ha il suo perché.

La campagna di Samurai Warriors 5 adotta una struttura del tutto simile a quella vista negli ultimi giochi della serie, con un set di missioni più o meno uguali in cui bisogna liberare di volta in volta le zone della mappa dalla presenza dei nemici, in particolare i comandanti. Incarichi da portare a termine per sbloccare man mano nuovi personaggi e percorsi alternativi che andranno ad arricchire il comparto single player.

Non ci sono dunque differenze sostanziali rispetto alla formula tradizionale di Samurai Warriors: gli autori si sono guardati bene dallo sperimentare nuovamente l'impostazione open world di Dynasty Warriors 9, che non aveva dato i risultati previsti, e si sono limitati a inserire degli elementi gestionali di cui però ancora non ci è concesso parlare, nonché un sistema di potenziamento più sfaccettato del solito.

Gameplay

Samurai Warriors 5 vanta un gameplay ampiamente già visto.
Samurai Warriors 5 vanta un gameplay ampiamente già visto.

Se la connotazione strutturale delle missioni di Samurai Warriors 5 è quella che ormai conosciamo alla perfezione, fondamentalmente immutata fin dagli esordi della serie Dynasty Warriors, come si presenta il gameplay di questo nuovo capitolo? Al netto di qualche modifica marginale, anche quello è esattamente come ce lo aspettavamo, con tutti i suoi limiti e una sistematica ripetitività.

Abbiamo avuto modo di parlarne più e più volte nel corso degli anni: sebbene negli ultimi tempi si sia cercato di irrobustire in qualche modo l'impianto di base, i Musou ci chiedono di ripetere ancora e ancora sempre le stesse manovre, affrontano centinaia di soldati tutti insieme e adottando un minimo di strategia offensiva solo nel momento in cui ci si trovi di fronte dei boss.

Samurai Warriors 5 ha per protagonista un giovane Nobunaga Oda.
Samurai Warriors 5 ha per protagonista un giovane Nobunaga Oda.

Le mosse speciali sanno essere anche in questo caso molto spettacolari, non c'è alcun dubbio, ma per il resto la formula è quella, non si scappa. La resa degli impatti è ampiamente migliorabile (da questo punto di vista Sengoku Basara di Capcom sa fare molto meglio, eppure non gode della medesima popolarità), gli scenari non hanno il minimo grado di interazione e l'intelligenza artificiale dei nemici è davvero modesta.

Alla fine si va alla ricerca di un minimo di varietà muovendosi fra i menu per il potenziamento del personaggio e la modifica del suo equipaggiamento, ma una volta tornati in battaglia la situazione è sempre la stessa e i tentativi di mischiare un po' le carte, ad esempio passando da un personaggio all'altro laddove possibile e assegnando ai tasti degli attacchi extra ricaricabili, non sono sufficienti a risollevare l'esperienza dalla sua tradizionale monotonia.

Realizzazione tecnica

Se vogliamo, una piccola ma gradevole sorpresa arriva dalla realizzazione tecnica del gioco, che adotta per la prima volta la tecnica del cel shading per i personaggi, strizzando così l'occhio ad atmosfere in stile anime che si adattano molto bene al contesto e che danno in assoluto il meglio durante le cinematiche o le sequenze scriptate degli attacchi speciali.

È un peccato che la stessa soluzione non sia stata utilizzata anche per gli scenari, che rimangono di stampo tradizionale, generalmente desolati e ampiamente già visti, pieni di asset molto generici. C'è invece da spezzare una lancia per quanto concerne l'ottimizzazione: nonostante i tantissimi nemici contemporaneamente sullo schermo, Samurai Warriors 5 gira su di una RTX 3070 a 4K con tutti gli effetti al massimo senza alcun problema nel mantenere i 60 fps costanti.

Samurai Warriors 5 si prepara a offrirci l'esperienza Musou di sempre, pur cambiando i personaggi, aggiungendo piccole modifiche e adottando per la prima volta un gradevole stile grafico in cel shading. Se conoscete la serie, sapete già esattamente cosa aspettarvi: un brawler in cui si combatte contro centinaia di nemici in contemporanea, spazzandoli via eseguendo sempre le stesse combo nell'attesa che la barra per le mosse speciali si ricarichi. Ci sono alcune novità dietro l'angolo, ma è ancora presto per parlarne. Saranno sufficienti a rivoluzionare l'esperienza? Ne dubitiamo.

CERTEZZE

  • Belli i personaggi in cel shading
  • Qualche piccola aggiunta al gameplay
  • La campagna promette di essere molto corposa...

DUBBI

  • ...ma anche ripetitiva e banale, come da tradizione
  • Scenari spogli e anonimi
  • Intelligenza artificiale non pervenuta