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SBK Team Manager: provato alla Gamescom

Tra i tanti giochi visti alla Gamescom, abbiamo testato anche un curioso manageriale per piattaforme mobile, tutto italiano

PROVATO di Aligi Comandini   —   10/09/2018

Fiere come la Gamescom e l'E3 non sono di norma un posto eccelso per mostrare i titoli minori: con la massa di pubblicazioni di quei giorni gli sviluppatori indipendenti vengono schiacciati da un mare di anteprime dedicate ai tripla A, e perdono così qualunque possibilità di attirare l'attenzione del grande pubblico. Eventi come il PAX sono sicuramente più indicati per prodotti di questo tipo, ma ciò non significa che non gli si possa dare spazio dopo che le acque si sono calmate. Con SBK Team Manager noi abbiamo fatto così: dopo aver provato il titolo a Colonia lo abbiamo tenuto in saccoccia per un po'. Non farà esplodere teste, certo, ma si tratta comunque di un curioso manageriale made in Italy, che sulle piattaforme mobile va a coprire una nicchia ormai da troppo tempo abbandonata.

Un paddock pieno di amore

I DTales hanno uno storico più che valido nel mondo mobile, ma un manageriale dedicato alla Superbike è una nuova sfida, ben diversa dai racing game del passato. Un titolo di questo tipo è, detta terra terra, matematica allo stato puro: una massa di statistiche e opzioni pensate per permettere al grande pubblico di sentirsi un vero manager, ma che devono essere gestite per non limitare l'accessibilità del prodotto. L'equilibrio non è facile da raggiungere: se si esagera con i numeri tutto diventa troppo ingarbugliato e poco divertente, laddove un eccesso di elementi semplificati potrebbe far crollare la profondità dell'esperienza. La software house ha quindi cercato di mescolare a dovere le due cose, con un titolo ricco sì di opzioni, ma non eccessivamente "pesanti" durante le lunghe fasi di gara.

Sbk Team Manager 1

Volete un primo esempio? Le qualifiche non vanno affrontate a testa bassa, ma richiedono semplicemente di toccare due barre dedicate alla concentrazione del pilota e al traffico in pista. Una volta fatto otterrete immediatamente i tempi necessari al piazzamento, calcolati in base alle prestazioni del vostro team e alle capacità del vostro atleta (che inizialmente, per ovvie ragioni, saranno tutt'altro che eccezionali). Anche le gare sono alquanto intuitive, ma richiedono tutt'altro sforzo, tanto da risultare quasi un mini strategico in tempo reale dai comandi limitati. Mentre il vostro corridore si butta nella bagarre infatti, vi verrà dato modo di modificare il suo stile di guida (aggressivo, difensivo o neutrale), e di utilizzare dei "power up" in grado di avvantaggiarlo. Non si tratta di roba alla Mario Kart ovviamente, bensì di ordini ricaricabili che azzerano temporaneamente il rischio di incidenti (molto elevato se si corre in modo aggressivo) e il consumo delle gomme.

Sbk Team Manager 2

Prevedibilmente, usare a dovere queste abilità permette di guadagnare qualche posizione anche quando si è relegati a fine classifica, e garantisce risultati sufficienti a migliorare gradualmente lo status della propria squadra. Come giusto che sia, però, il gioco non si riduce a questo: le opzioni sono molteplici, e si ha la chance di agire sulle risorse del paddock nel dettaglio, arrivando a modificare il team di meccanici, i contratti con gli sponsor, la messa a punto della moto, e persino l'area accoglienza con rinfreschi vari. Pure la notorietà del proprio pilota sale di gara in gara, ma in questo caso il suo sviluppo non è altrettanto curato, e manca ad esempio qualunque rapporto con la stampa (anche se gli sviluppatori stanno valutando di inserire opzioni simili) o la rivalità con gli altri corridori. Insomma, le basi per un ottimo manageriale mobile ci sono, resta da vedere cosa il team riuscirà ad aggiungere prima del lancio.

SBK Team Manager è un progetto mobile promettente, che offre già un discreto ventaglio di opzioni, ma può migliorare sensibilmente con qualche aggiunta significativa qua e là. Di certo la nicchia a cui i DTales puntano non è particolarmente affollata, e un titolo curato di questo tipo potrebbe essere un gran colpo per la casa italiana. Vedremo fino a che punto riusciranno a rifinire il loro pargolo prima del lancio.

CERTEZZE

  • Interessante ventaglio di opzioni
  • Buon equilibrio tra complessità e intuitività

DUBBI

  • I "power up" durante le gare vanno bilanciati a dovere