Sekiro: Shadows Die Twice è un gran videogame, e come buona parte dei titoli di From ha portato la rete a riempirsi di guide, topic zeppi di speculazioni legate al suo background narrativo, ed elaboratissimi insulti diretti ai suoi nemici più ostici. Se negassimo di non aver a nostra volta urlato ogni genere di amenità verbale ad alcuni di questi antagonisti mentiremmo spudoratamente, ma questo non significa che la campagna principale ci abbia trasmesso solo ira nei confronti dei suoi boss. Battaglie memorabili, infatti, non mancano di certo nella nuova creatura di Miyazaki, e oggi vogliamo elencare e descrivere le nostre preferite, sperando che ce ne aspettino molte altre altrettanto memorabili nei giochi futuri della casa giapponese (o in qualche DLC di qualità dedicato a Sekiro stesso). Ah, ovviamente ci sono grossi spoiler nell'articolo, quindi leggete a vostro rischio e pericolo se non avete ancora completato il tutto.
Lady Butterfly (Falena)
Tralasciando la sua traduzione in italiano non proprio letterale, Falena è uno dei primi boss davvero impegnativi incontrati nell'avventura del Lupo, e sicuramente anche quello che vanta l'arena più suggestiva di tutto Sekiro. Questa anziana shinobi vi metterà a dura prova all'interno di un magnifico tempio buddista in fiamme, danzando tra fili invisibili e prodigandosi in acrobazie degne della migliore delle ginnaste. Non è facile tenere testa ai suoi attacchi improvvisi, ai suoi rapidi shuriken, e alle combinazioni di arti mariziali che inizia a eseguire ogni volta che vi avvicinate troppo; e le cose si complicano persino di più quando, nella seconda fase, Falena inizia a far uso di illusioni e proiettili energetici imparabili. Il lento divampare del fuoco che circonda questa instancabile guerriera avrà pure un che di rasserenante, ma batterla per noi ha rappresentato un'incredibile scarica di adrenalina, e crediamo di non esser stati i soli ad esultare sguaiatamente alla sua sconfitta.
Scimmia Guardiana
La boss fight preferita di Miyazaki, Scimmia Guardiana, è l'incarnazione della sottile infamia del director, ma al contempo anche della sua genialità. Già la prima fase dello scontro con questo gigantesco primate è spettacolare come poche altre, per via della sua impressionante agilità e aggressività, e della natura bestiale e imprevedibile di certe sue mosse (arriva addirittura a tirarvi addosso i suoi escrementi, giusto per farvi capire). La seconda parte è però ben altra cosa: dopo aver tagliato di netto la testa del mostro, si rialzerà più arzillo di prima, armato di enorme katana, e pronto a mandarvi al creatore con il suo stesso cranio in pugno, peraltro ancora perfettamente in grado di urlare. È una battaglia completamente folle, inquietante, e in grado di spingervi al limite... almeno fin quando non imparerete a prendere le misure degli attacchi scoordinati di questo nemico troppo cresciuto. Capiamo perché sia la favorita del "buon" Hidetaka.
Gufo (padre)
Il primo grosso spoiler dell'articolo arriva qui, d'altronde non vi abbiamo avvertito a caso nel primo paragrafo. Non abbiamo però selezionato la boss fight "obbligatoria" con il padre del Lupo, bensì la seconda, completamente facoltativa, che potrete affrontare in una versione alternativa della Tenuta Hirata portando a termine certi specifici eventi. Già nella sua forma base, difatti, il Gufo è un temibile avversario, capace di infliggere danni posturali mostruosi e davvero arduo da arginare; più giovane di tre anni e nello stesso tempio in cui avete incontrato Falena, però, ha a disposizione una serie di trucchi extra che rendono lo scontro ancor più interessante e difficile, tra cui la capacità di teletrasportarsi grazie a un rapace magico che lo segue di continuo. Questo scontro metterà a dura prova le vostre capacità, ed è il giusto prezzo da pagare per ottenere uno dei migliori finali del gioco.
Monaca corrotta
La battaglia della demo di Sekiro è anche quella che più di ogni altra dimostra quanto il gioco possa venir facilitato se si comprendono i punti deboli dei suoi nemici. Pur sembrando uno scontro in tre fasi, in realtà la sfida contro la monaca può venir ridotta a una singola fase finale se ci si arrampica rapidamente sui giusti rami e la si elimina con un balzo. Tale strategia lascia da uccidere una versione del boss ben diversa da quella originale, dove il set di mosse cambia sensibilmente e diventa necessario adottare una strategia difensiva di toccata e fuga per facilitarsi la vita, salvo non si sia davvero abili nelle parate in serie. Certo, anche se si decide di affrontarla normalmente la boss fight non è da meno, e obbliga a prevedere pattern d'attacco estremamente diversificati, oltre che a difendersi dal raggio notevole dell'alabarda della monaca. Qualunque sia il modo in cui deciderete di affrontare questo ostacolo, comunque, si tratta davvero di un gran momento.
Emma e Isshin
Anche in questo caso si parla di un grosso spoiler, e siamo ancora di fronte a una boss fight combinata del tutto facoltativa, perché esclusiva di chi decide di ottenere il finale Shura (quello cattivo). Anche se attivabile a due terzi del gioco, però, questa battaglia non ha nulla da invidiare a quella finale "vera", perché si tratta di uno scontro all'arma bianca contro due maestri dotati di pattern d'attacco che vanno appresi alla perfezione per sopravvivere, in un'arena che non permette peraltro di allontanarsi liberamente senza problemi da alcune delle mosse nemiche più devastanti (questo è particolarmente vero nel caso di Isshin, che è una furia della natura). La drammaticità di quest'epico duello sottolinea alla perfezione i punti di forza del sistema di combattimento di Sekiro, e ci piace al punto da averci spinto a completare almeno una volta il gioco prima del tempo.
Drago Divino
Una delle boss fight più facili del gioco quella con Drago Divino, ma al contempo anche una delle nostre preferite, perché artisticamente magnifica e misteriosa come non mai. La battaglia contro il drago è una sorta di grossa cutscene interattiva, che fa sorgere un quantitativo mostruoso di domande legate alla narrativa del gioco, e il cui tempo viene scandito dai fulmini rispediti in volto all'enorme creatura che ci sta sfidando. Ci piace da morire, e stiamo ancora cercando di comprenderne l'esatta natura.
Isshin, il maestro
L'ultimo boss del gioco è una prova titanica per qualunque giocatore, anche per i più esperti. Lo scontro con Isshin non solo vi costringe ad eliminare ancora una volta il già ostico Genichiro, ma lo fa sembrare un gioco da ragazzi, per via della varietà mostruosa di mosse che suo "nonno" dimostra di possedere nelle fasi successive. Il bello è che, nonostante nessuna delle tre fasi di Isshin sia semplice da superare, From ha pensato bene di modificare sensibilmente i pattern del boss ad ogni pallino consumato, rendendo uno scontro già di per sé brutale ancor più terrificante. Superate il santo della spada, e potrete dire di aver davvero assorbito in toto le meccaniche di Sekiro. Nulla, nel gioco, vi sembrerà più così difficile dopo questa vittoria.