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Serum: abbiamo provato un survival che ha bisogno di tanto lavoro

Con premesse non originalissime e un comparto tecnico completamente da rivedere, Serum non convince al suo stato attuale e ha bisogno di molto altro lavoro.

Serum: abbiamo provato un survival che ha bisogno di tanto lavoro
PROVATO di Riccardo Lichene   —   27/01/2024

Capita spesso di incontrare titoli dal concept interessante e ambizioso che hanno nei problemi tecnici il loro tallone d'Achille. Questo, purtroppo, non è il caso di Serum, un survival che ad un'idea e una storia che sa molto di già visto aggiunge sostanziali problemi di ottimizzazione del gameplay e una qualità piuttosto bassa di asset e interazioni tra elementi. Noi abbiamo provato in anteprima la demo che verrà resa disponibile il prossimo 5 febbraio durante lo Steam Next Fest e non possiamo che consigliarvi di risparmiare tempo e aspettare almeno l'accesso anticipato perché, come lo abbiamo provato noi, questo gioco rasenta l'ingiocabilità.

Sviluppato da Game Island ed edito da Toplitz Productions, Serum è un titolo che prende in prestito dal film del 2011 In Time l'idea di avere un conto alla rovescia sul proprio polso. Se nel film con Justin Timberlake questo contava i secondi che restavano da vivere ai vari personaggi, in Serum il ticchettio sul vostro braccio indica i secondi rimasti prima che il Siero smetta di fare effetto. Questa sostanza, infatti, è l'unica barriera tra voi e una morte certa perché l'ambiente in cui vi risveglierete è avvelenato da una misteriosa sostanza verdastra. In questa prova in anteprima della demo di Serum, che uscirà il 5 febbraio, vi racconteremo dei contenuti che potrete aspettarvi e del perché è meglio aspettare ancora un po' prima di acquistarlo perché, allo stato attuale, potrebbe trattarsi di un'esperienza molto deludente.

Tutto sa troppo di già visto

Serum non ha delle premesse originali e ha un gameplay poco originale che ha da aggiungere alla sfera dei survival solo un timer impiantato nel braccio, che ricorda al giocatore il tempo di efficacia del siero
Serum non ha delle premesse originali e ha un gameplay poco originale che ha da aggiungere alla sfera dei survival solo un timer impiantato nel braccio, che ricorda al giocatore il tempo di efficacia del siero

In Serum si vestono i panni di Adam, un uomo che si è offerto volontario per lavorare sul Siero, l'unica sostanza in grado di fermare gli effetti della nebbia tossica che sta avvelenando il mondo. Dopo un filmato introduttivo, che racconta di come il protagonista fosse sul punto di tornare a casa "dopo una semplice operazione", vi risveglierete in una fognatura, vicino a un cadavere e senza la minima idea di cosa sia successo per farvi arrivare lì. Nel giro di pochi minuti troverete una radio ed entrerete in contatto con un supervisore che si offrirà di farvi da guida per uscire dall'inferno in cui vi trovate.

A questo punto vengono spiegati i sistemi di gioco e, purtroppo, non c'è davvero nulla di nuovo. All'interno della casa diroccata, che fungerà da base, ci sono un tavolo per il crafting, dove realizzare armi, trappole e Siero, e un sotterraneo dove coltivare alcune specie di piante e animali per estrarne le risorse necessarie a sviluppare i vari tipi di potenziamento. Da qui partirete alla scoperta di diversi biomi (poi raggiungibili tramite una funicolare una volta completati) dove vi aspettano nuovi nemici, nuovi pericoli e nuovi ingredienti per realizzare tipologie alternative di Siero.

La premessa di Serum è proprio quella di un gioco survival dove, grazie alle ricette di "chi è stato lì prima di voi", potrete sopravvivere e scappare. Ogni bioma ha il suo ingegnere, morto da tempo e a volte trasformato in uno zombie, a cui dovrete strappare i codici di accesso per accedere all'area successiva in un ciclo di gameplay visto e stravisto tra meccaniche non originali e una narrativa banale e poco ispirata. Serum, almeno nella sua demo, non ha una storia intrigante da raccontare o innovazioni nel gameplay che giustifichino la solita narrativa del lupo solitario perso in un ambiente ostile da cui potrà emergere solo se raccoglierà abbastanza piantine e ucciderà abbastanza cinghiali mutati per costruire il prossimo oggetto della lista.

I (molti) problemi tecnici di Serum

Serum è un gioco che ha bisogno ancora di tanto lavoro perché oltre ad avere una storia poco intrigante e un gameplay non originale, è anche costellato di problemi tecnici
Serum è un gioco che ha bisogno ancora di tanto lavoro perché oltre ad avere una storia poco intrigante e un gameplay non originale, è anche costellato di problemi tecnici

A peggiorare ancora di più la situazione di Serum ci pensano i suoi problemi tecnici. Il primo che abbiamo incontrato sono stati gli imponenti cali di framerate che, nell'area iniziale, quasi ci hanno impedito di giocare. Solo selezionando le impostazioni grafiche al minimo e riavviando il gioco siamo riusciti a raggiungere i 30 fotogrammi a secondo, oltretutto assolutamente non stabili. Poi, in almeno tre occasioni, siamo passati attraverso un muro o caduti attraverso il pavimento per finire bloccati sotto la mappa senza possibilità di uscita. Quest'azione ha anche attivato un salvataggio, quindi l'unica opzione per uscire dall'impasse è stata morire facendo esaurire il timer.

Il combattimento ascia alla mano, poi, è stato particolarmente deludente non solo per la scarsa qualità del sistema di rilevamento dei colpi, ma anche per l'intelligenza artificiale dei nemici. Anche un miniboss, che bisogna affrontare per progredire con la campagna, è stato facilmente sconfitto semplicemente tenendo premuto un tasto a e girandogli in tondo continuandolo a colpire. In tutti gli ambienti ci ha sorpreso in negativo la qualità degli asset utilizzati che ci sono parsi generici e privi di personalità.

Alcuni asset di Serum sono proprio brutti e hanno bisogno di molto lavoro di fino per essere presentabili
Alcuni asset di Serum sono proprio brutti e hanno bisogno di molto lavoro di fino per essere presentabili

L'ultimo problema abbastanza grave che abbiamo riscontrato è stato nel sistema di progressione; ad un certo punto ci veniva richiesto di indagare un luogo della mappa circondato da un gas venefico in grado di ucciderci in pochi istanti, anche con la protezione del Siero. Una volta raggiunta l'area (abbiamo scoperto poi) la missione si sarebbe dovuta aggiornare per dirci di tornare alla base alla ricerca di un modo per combattere il gas. Prima di individuare l'esatta posizione della mappa in grado di fa scattare l'interruttore col quale far progredire la narrazione della missione abbiamo dovuto ricominciare il gioco due volte. Questo perché c'è un timer nella demo che ogni 45 minuti di gioco cancella l'intero salvataggio.

Serum, al momento, è un gioco che non è pronto sotto tutti i punti di vista. A livello narrativo la storia raccontata è davvero banale e sa moltissimo di già visto. A livello di gameplay ci siamo trovati di fronte al solito survival poco originale e a tutto questo si aggiungono i diversi problemi tecnici. Agli sviluppatori serve decisamene più tempo per perfezionare il tutto se non dal punto di vista narrativo almeno del gameplay e dare ai Sieri un ruolo più centrale e dinamico. Serve anche un lungo processo di analisi dei bug perché l'esperienza, allo stato attuale, ostacola attivamente i giocatori.

CERTEZZE

  • Potenziale minimo di ambientazione e storia

DUBBI

  • Problemi tecnici a non finire
  • Poca originalità delle meccaniche
  • Tutto sa di già visto