È davvero difficile alle volte comprendere reazioni e comportamenti della fanbase di Sonic. Per carità, trattandosi di una serie segnata da stravolgimenti continui e alti e bassi paragonabili a quelli di montagne russe incredibilmente tortuose, non è poi così complicato immaginarsi una community spesso in preda al caos, eppure risulta alquanto arduo giustificare l'astio di alcuni giocatori nei confronti del comunque valido Sonic Colours.
Colours, infatti, è da molti considerato uno dei titoli della serie più riusciti, per via di un buon level design e in generale di un gameplay piuttosto riuscito, ma c'è una non sottovalutabile fetta di fan che lo disconosce perché lo considera un passo indietro rispetto a quanto fatto con gli altri Sonic 3D, o non apprezza le scelte fatte dal Sonic Team nel suo sviluppo. Ed è vero, Colours è un Sonic che rischia pochino, tuttavia ciò non significa che sia un titolo da cancellare dalla storia del marchio... anche per questo risulta piuttosto interessante scoprire cosa SEGA ha combinato con la versione Ultimate: una vera e propria remaster in arrivo a breve, che abbiamo avuto modo di vedere in azione recentemente per scrivere la nostra anteprima di Sonic Colours Ultimate.
Dovevamo inizialmente provarla, ma alcuni disguidi ci hanno permesso solo di osservarla; detto ciò, i video mostrati erano in alta definizione e ci hanno permesso di scoprire un po' di sane informazioni sul gioco. Vediamo.
Ravvivare i colori
Partiamo dalle motivazioni che portano Sonic Colours ad essere un titolo controverso. In parole povere, quest'opera di SEGA è stato un tentativo di cancellare tutto ciò che di male era stato fatto con il fin troppo conosciuto Sonic '06: considerando che di elementi maligni in quel gioco ce n'erano in quantità gargantuesche, la scelta del Sonic Team è stato un parziale ritorno alle radici con una fusione tra gameplay 2D e 3D nei livelli, e fasi tridimensionali alle volte più brevi e semplicistiche di quelle in due dimensioni.
Colours è dunque un titolo con delle limitazioni di design, dal ritmo che alle volte diventa un po' compassato e dai livelli un po' più "guidati" rispetto ad altri Sonic, che però non perde il passo per via di mappe calcolate degnamente, meccaniche comunque solide e l'inserimento dei Wisp, piccole creature aliene che donano al protagonista dei poteri alquanto peculiari mentre si sfreccia per i vari "atti". Una gran percentuale del pubblico ha apprezzato molto questa struttura, anche in virtù del balzo qualitativo enorme rispetto ai passi falsi precedenti; parte della fanbase più hardcore però ad oggi critica il titolo proprio per i suoi limiti, spesso ignorando le caratteristiche positive che lo contraddistinguono.
Colours Ultimate, dal canto suo, non è certo un rimaneggiamento complesso: è una remaster con dei ritocchi contenutistici, che si concentra prevalentemente sul comparto tecnico. Da quanto visto, se non altro, sembra senza dubbio alcuno un lavoro fatto con criterio, seppur non tutte le scelte fatte ci siano parse oculate. Paradossalmente, proprio una delle novità meccaniche non ci ha convinto appieno.
un nuovo gusto di wisp?
Parliamo dei Wisp di giada, già comparsi in Sonic Racing, ma novità assoluta di Colours, implementati in alcuni livelli sotto forma di trasformazione fluttuante che permette a Sonic di passare attraverso gli ostacoli e raggiungere facilmente punti specifici. L'idea non è male, ma l'applicazione non è dissimile da una versione molto rallentata di un Wisp razzo, che diminuisce la velocità di un titolo già non tra i più frenetici della saga. Non se ne sentiva particolarmente il bisogno e pare più un extra messo lì per far numero che qualcosa di calcolato con grande attenzione.
Poco da recriminare invece sul resto. Il comparto tecnico regge il colpo grazie all'ottimo upscaling ad alte risoluzioni (il 4k è previsto, ovviamente) e a 60FPS il gioco sarà indubbiamente un piacere da vedere in movimento.
Negli atti sono stati poi inseriti dei salvataggi Tails a forma di testa dell'allegro volpino, che fungono da checkpoint aggiuntivi e sono argutamente posizionati in zone dove la morte da caduta è piuttosto facile. Vi è anche un sistema di personalizzazione dedicato al protagonista che permette di modificare guanti e scarpe, e persino una nuova modalità chiamata Rival Rush, dove è possibile sfidare Metal Sonic in corse velocissime con in palio premi non meglio precisati.
Il lavoro tecnico peraltro non si limita a un secco upscaling: molti effetti grafici dei Wisp sono stati rifatti praticamente da zero (meno chiaro, ma indubbiamente più piacevole, quello dei laser Wisp ad esempio), la soundtrack è stata interamente remixata ed è ancora ottima, e infine persino le cutscene sono state riadattate alle nuove risoluzioni. Insomma, un lavoro magari non rivoluzionario, ma più che valido per chi vuole rigiocare Colours o non ne ha mai avuto occasione.
Sonic Colours Ultimate non rivoluzionerà certo il mondo delle remaster, e Colours stesso non fa parte dell'olimpo dei platform (o della sua stessa serie), ma tra i capitoli "moderni" di Sonic è indubbiamente uno dei più godibili e apprezzati, e il lavoro fatto sul gioco da SEGA ci è parso quantomai valido. Probabilmente, dunque, sarà un'ottima occasione per rivivere quest'avventura del porcospino blu. Non resta che attendere il lancio.
CERTEZZE
- Il gioco base rimane solido e godibilissimo
- Buon lavoro fatto sul comparto tecnico, con qualche aggiunta interessante
DUBBI
- Il wisp di giada non ci convince pienamente e diminuisce un po' il ritmo
- Non sappiamo come il gioco giri su Switch al momento